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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 2
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Venturi, Adolfo: Un' opera sconosciuta di Leon Battista Alberti
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0189

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UN'OPERA SCONOSCIUTA DI LEON BATTISTA ALBERTI

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Il monumento a Niccolò III fu inaugurato nel 1451, e ben presto, nel dicembre del 1454,
sorse accanto ad esso l’altro dedicato a Borso, opera dello stesso Baroncelli, terminata dai
suoi aiuti

Il primo monumento mostrava la statua equestre posta sopra un arcone all’antica nel fio-
rito stile del Rinascimento; mentre Donatello in Padova non aveva ancora esposto sulla piazza
del Santo la statua del Gattamelata, quella del marchese Niccolò III era eretta sulla piazza
ferrarese. Donatello aveva già scolpito il gran basamento della statua equestre, non distaccan-
dosi dall’idea funeraria, quale si era determinata a Firenze in duomo, coi simulacri dei con-
dottieri Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino; e così il destriero del Gattamelata cavalca sui
trofei posti sopra un’edicola funebre. A Ferrara, quello di Niccolò III era ideato sopra un

Fig. 3 — Colonna base al monumento di Borso d’Este
Ferrara.

arco trionfale. L’Umanesimo, che non aveva dato tutta la modernità al più moderno fra gli scul-
tori, Donatello, l’aveva già imposta a P'errara. Davanti alla cattedrale, presso il castello estense,
per la prima volta dopo la statua equestre di Teodorico in Ravenna, risorgeva all’aria aperta
il monumento eroico per eccellenza, per volontà del principe umanista Lionello d’Este. Nasce
spontaneo il pensiero che nel 1444, quando Leon Battista Alberti fu eletto giudice nella gara
fra i due scultori disegnasse l’arco trionfale su cui doveva posarsi il cavallo del Baroncelli e
la statua di Antonio di Cristoforo. Nella divisione del lavoro per la statua equestre, non è
tenuto conto del basamento, il quale ha membrature così largamente classiche e tante affinità
con le forme architettoniche dell’Alberti a Rimini (fig. 1) da rafforzare l’ipotesi che il classico
Fiorentino, mentre stava, come egli ha detto, disoccupato a Ferrara, suggerisse a Lionello
l’idea del monumento trionfale romano (fig. 2).

La colonna non addossata al muro è stata rifatta, probabilmente sul modello dell’originale,
ma tutto il resto è abbastanza conservato. Nei pennacchi dell’arco si rivedono i clipei che sono
nelle arcate della fronte del tempio malatestiano a Rimini ; nel (regio della trabeazione ricorre
 
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