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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 3
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Alcune curiose notizie su Fra Luca Pacioli
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0259

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ALCUNE CURIOSE NOTIZIE SU FRA LUCA PACI OLI

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Il famoso matematico fu, a quanto pare, un frate poco ascetico... — Ciò viene provato chiara-
mente da alcuni antichi documenti ritrovati pure, in questi ultimi giorni nell’Archivio comunale di San
Sepolcro, e che, stante la scarsità di notizie intorno al Pacioli, potranno forse interessare gli studiosi.

Risulta che il celebre frate doveva essere un elemento assai turbolento e indisciplinato, perchè un
carteggio, a proposito del suo contegno poco edificante, passò tra il superiore del convento di San Fran-
cesco in San Sepolcro ed il generale dell’Ordine francescano, nell’anno 1509.

Questi documenti consistono in una lettera ufficiale e nella minuta della medesima.

Ecco la lettera nella sua antica dizione :

i Pater Generalis S. Francisci Rev.m in Christo, pater generalis, salutem... etc...

Per essare la nostra Comunità devota del glorioso divo P'rancesco et essendo il popolo nostro
supra modum aftèctionato alia vostra religione, non possiamp senza dolore intendere et veder cose le
quali sieno vergogna dell’Ordine nostro: imperò pregamo vostra Paternità Rev.d che proveda allo honore
del Convento qui di San Francesco nostro et vostro, et precipue provediate che Maestro Lucha(Paciouli)
sia privo di certa sua Bolla et offitii et administratione omnimodo la quale esso habbia obtenuta a
sommo Pontefice sive medio vestro sive aliter, puoi che non indichiamo che similicom missioni sieno
ad alcuno proficto del Convento, ma più presto a iactura et danno, lo maxime atento che esso M.° Lucha
non è homo da governo nè di tale conditione che possa castigare et correggere quia ipse edam ob ea
que quotidie intelligimus et videmus corrigendus esset, et per tal causa el convento antedicto ne patisce
d’elemosina et d’altre cose le quali longo sarii vestre contarle... Et impertanto moti zelo caritatis
iterimi pregamo V. R. S. che alli bisogni di detto Convento proveda come più a pieno quella dal pre-
sente latore sarà imformata, el quale non solimi de consensu fratrum vene ad essa, ma edam exhortato
da tucti noi a li quali precipua cura è della vostra religione.

« Siamo certissimi che cum prudentia solita V. R. S. curerà in modo tale che le cose bene et come
si convelle intenderanno. Nec alia.

4 Ex. Burgo Die XII Decembris 1509».

E curioso di notare come questa lettera ufficiale sia stata lievemente modificata! Nella minuta,
scritta, forse, sotto ad una prima impressione di sdegno contro il malvisto Fra Luca, alcune espressioni
sono più vivaci, più vibrate; come, per esempio, ove dice: perche egli non e homo da governo in parte
alchuna ne anche di vita tale che possa carreggiare et castigare; ma li suoi portamenti sono pubblice degni
d'essere castigali, in modo che dà cattivo esemplo a tucio il popolo et danno al vostro et nostro Convento, et
pare che in tutto habbia perso ornni discrezione... etc.

Questa strana lettera, nel suo vecchio stile mezzo latino, mezzo italiano, fa nascere la curiosità in
noi di sapere qual cosa di più sulla condotta fra Luca Pacioli !

Forse che còl suo ingegno ed il suo sapere egli si sarà mostrato superbo e prepotente con i suoi
più rozzi ed ignoranti compagni religiosi; e che si sarà valso un po’ troppo dell’autorità e della libertà
che gli concedeva il privilegio della sua Bolla papale !

Quali furono i peccati che destarono tanto scandalo tra i suoi pii confratelli?

Ciò rimarrà un mistero, finché qualche altro documento non verrà a schiarirlo 1

•» * •»

Che maestro Luca fosse di umore litigioso, fanno prova due altri documenti inediti.

Il primo tratta di una differenzia tra il Pacioli ed un certo Fra Christofano d’Ambrogio de’lo stesso
convento, intorno al « guardianato di San Francesco».

Pare che, per avere giustizia, Fù-a Luca abbia ricorso all’autorità fiorentina che, a sua volta, scrisse
al Capitano et Commissario Burgi el primo genaro 1511, per ordinargli di accomodargli la faccenda al
Conspecto della Nobiltà dei Conservadori di Borgo.

Ciò fu fatto; ed ecco il sunto del documento dell’accordo «infra fratre Christofano e M.° Luca
Pacioli , scritto di mano di Luca stesso, in grossa irregolare calligrafia...

« Intendendo io M.° Lucha Paciuolo dal Borgo San Sepulcro, Ordinis Minori, come el nostro
R.m P. V. Generale Apostolico M.° Gometrio da Lisbona haver scripto certe lettere al Convento et a
me particolare; e perciò frate Christofano e io dal Mag.° Capitano et Cornili.0 Antonio de Duti Nasi
essere mandati que a la excelsa Signoria vostra a le decisioni di quelle, pertanto in questo dì, summo
mane in aurora, lo cercai et feci cercare tandem retrovato, siamo convenuti insieme e così li prometto
a lui e a ciascuno degli altri del Convento di far tanto quanto el f.r prefato M.° Gometrio mi comanda

L’Arte. XVII, 29
 
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