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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 3
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Alcune curiose notizie su Fra Luca Pacioli
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0260

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226

EVELYN

ordina et exorta e prega in exegutione delle sue lettere, quando saremo giunti al Borgho e habia rive-
vuto in mano le chiavi del Convento.

« Con questo che lasciato el dare e l’avere fra lui e me altra dieta exegutione ogni nostra diffe-
rentia fra lui e me e il convento sia rimessa in li magnifici homini: Messer Jacomo Venuti, Messere
Nicolo Rigi e Baldino Gratiani, e che verso di me al medesimo s’oservi quanto sonano dette lettere e
così lui di sua mano sottoscriverà essere contento, etc. » .

(Segue la dichiarazione firmata da Fra Christofano).

Nell’ottobre dell'anno seguente 1512.sorse un altro litigio tra M.° Luca Pacioli e un suo concit-
tadino Pietro da Filicaia, come appare dalla lettera scritta dall’ufficio Custodie et Balie civitatis fior, al
Spett. Comm? et Capitanus Burgi:

«... M.° Luca di Bartolommeo Paciuolo ha narrato al nostro uficio, come più (volte) depose in
serbanza apresso a Pietro da Filicaia proveditore costì, tre casse di sue robbe et altre robbe a rifuso,
cioè fuori di dette casse ; et desiderando decto M.° Luca retavere decte sue cose dal decto Pietro (che)
recusa restituirle, etc. ».

Questa lite si prolungò, a quanto pare, per molti mesi, perchè, sempre a proposito del medesimo
affare, è la seguente lettera in data del 26 aprile 1513:

«... Car.mo Concivi nostro ... etc ...

« Egli è stato qui dinanzi al nostro Magistrato M.° Luca Ordinis Minorimi di costì, el quale pre-
tende che Piero da Filicaia suto costì nostro proveditore habbia di suo molte robbe et richiederci di
summarca justitia ; et perchè a noi non consta quale e quante sieno le robbe sua et lui afferma costì
poterlo provare, vogliamo che a stanzia di decto M.° ìmcha facci per il tuo Cavaliere esaminare tucti
quelli testimoni che per lui si seranno producti circa tale cosa ; et di poi receptis competentibus mer-
cedibus, ci manderai copia al nostro magistrato et noi ad rem partem administreremo ragione et justitia.
Nec plura.

« Florentie in palatio nostro guelfo die XXVI Aprilis 1513. Capitanei inclite partis Guelfe civ. Fior.».

Indirizzata al «Nobile Viro Francesco de Temperanis hon. Capitaneo et Comm.0 Burgi nostro con-
civi Cari.m0».

* * #

Qui finiscono le notizie inedite su Fra Luca Pacioli. Ma è da sperare che nell’Archivio di San Se-
polcro (riordinato adesso in modo perfetto, dalla dotta ed intelligente attività del ben noto ed erudito
archivista, marchese dott. Degli Azzi) si possano trovare ancora molti altri documenti preziosi intorno
a Luca Pacioli, e sopra tutto, al suo illustre maestro Piero della Francesca.

Evelyn.
 
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