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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 17.1914

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Fasc. 5-6
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Maione, Italo: Fra Giovanni Dominici e Beato Angelico, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24141#0399

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FRA GIOVANNI DOMINICI E BEATO ANGELICO

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feroce, come in Giotto; l’unico angelo, accennando all’alto, dice che Cristo è risorto; le pie
donne, di Cui il pittore della Cappella dell’Arena aveva fatto a meno, danno movimentazione
alla scena.

Nell’Apparizione di Cristo a Maddalena, Beato Angelico ha seguito, come nella prece-
dente, l'esempio del Dominici, che rappresentava la figura di Cristo sotto la veste d’ortolano.
« Vero extimabat ortulanum esse ». Il Redentore non ha più la bandiera, ma la marra. « IIle vo-
cavit eam, et illa cognovit Cristum; in solitudine apparuit»1 (fig. io).

Ed ora, se dal regno della terra c’ innalziamo al cielo, come non vedere nell’arte dello

Fig. g — Beato Angelico : La Resurrezione in San Marco a Firenze
(Fotografia Alinari).

Angelico tutto il regno d’amore, la visione tutta del beato tradotta in arte figurativa? Tutto
quel mondo di luce e di speranza, di chiarore affascinante che fa sognare l’anima dinanzi ai
quadri dell’Angelico, quelle schiere d’angeli, dipinti, per dirla con una frase del prof. Ven-
turi, con il fiato, quel cielo tutto stelle e splendore che accoglie la Vergine per imporle la
corona, che incanta i padri che guardan dalla terra, tutto quel mondo è il regno della visione
più pura che il Dominici apriva all’anima umana (fig. 11).

« Or apri, di Cristo diletta sposa, si dice nel libro della Carità, questo forzerino, e ricerca
quanti gioielli dentro vi ti manda l’amante tuo sposo, e non ristare di congridare: amor amando,
or d’esser tuo verrà mai il bramato quando? Come tu apri nel colmo di sopra, truoviti mandati

Cod. Barb., Lat. 425, pag. 114.
 
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