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Bullettino di archeologia cristiana — 1.1863

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Nr. 2 (Febbrajo 1863)
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Del sepolcro di S. Cirillo nella basilica di S. Clemente
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Epitaffio di Flavio Magno insigne oratore
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https://doi.org/10.11588/diglit.17350#0022

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u —

per indicare, che la persona era vìva. Rari sono
gli esempi di questo nimbo nel secolo ottavo, com-
muni nel nono , e di questa età è il più antico
scrittore, che ne fa menzione, Giovanni diacono nella
vita di s. Gregorio (lib. IV. cap. 88). Ed infatti ai
due lati della testa veggiamo lettere, che segnano
il nome di un pontefice vissuto nel mezzo del secolo
nono. Esse sono tanto illanguidite, che in parte quasi
più non si scorgono ; ma alquanto più visibili erano
(piando furono scoperte. Alla sinistra poche più ne
rimangono, la loro posizione però facilmente dimostra,
che vi fu scritto sanctissimus. Segue a destra DOM
(dominus) LEO, le quali parole cospirano col nimbo
quadrato a farci intendere, che l'immagine è d'un pon-

tefice tuttora in vita; ai defonti non davansi i titoli di
sanctissimus dominus. Le solenni sigle PP colla seguente
voce ROMAMJS, visibilissime quando furono dapprima
scoperte, sono precedute da tre lettere ora quasi perdute
e nella prima scoperta meno cancellate; chiare erano le
RT colla lineetta sopra, segno di abbreviatura. Laonde
è d'uopo scegliere fra TeRTius e QuaRTus; piccola dif-
ferenza in quanto all'età; chè tra il terzo ed il quarto
Leone corsero appena trenta anni. Io vidi la curva del Q
manifesta, la quale ora è scomparsa, ed anche altri
1' hanno veduta. Perciò non esito ira il terzo ed il
quarto Leone; ed affermo, che di quest'ultimo è l'im-
magine, che ora divulgo.

Epitaffio di Flavio ì

Coli' arca sepolcrale di Licenzio , che ho divul-
gato nel primo bullettino , ne esci dalla terra anco
un'altra, la quale sebbene priva della data del tempo,
pur non solo per la compagnia, in che è stata trovata,
ma anco per indizi istorici è da assegnare alla prima
metà del secolo quinto. Ecco il testo dell'iscrizione,
che il lettore vedrà disegnata nella prossima pagina:
Flavius Matjnus vir clarìssimus rhetor Urbis aelernae,
cui tantum ob meritum suum detulit senatus amplis-
simus, ut sat idoneum judicarct, a quo lex dignitatis
inciperet ; praeceptor fraudi* ignarus et intra breve
tempus universae patriciae soboli lectus magister; elo-

5110 insigne oratore.

quentiae ita inimitabilis saeculo suo, ut tantum veteribus
possit aequari.

Le parole cui tantum detulit senatus amplissimus
ut sat idoneum judicaret, a quo lex dignitatis inciperet,
significano, che il senato giudicò meritevole il retore
Flavio Magno d'essere il primo a rivestire la dignità
dalla legge accordata ai professori. Che questo sia il
senso delle allegate parole lo ricavo dalla legge di
Teodosio II promulgala nel 423, nella quale ai
pubblici professori delle bello lettere e delle scien-
ze approvali dal senato, dopo venti anni di pro-
fessione è concessa la dignità della comitiva ordinis pri-
 
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