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Bullettino di archeologia cristiana — 1.1863

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Nr. 11 (Novembre 1863)
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Escavazioni nel cemetero di Callisto
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https://doi.org/10.11588/diglit.17350#0089

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Il Bullonino esce l'ultimo dì d'ogni mese 1)1 ^1^1^ |"TWT d ^\ ''c 'lsso<'iaz'on' si ricevono in Koma dtllìi

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I ™ I Jl J IJ 1 1 li 1 V dal sig Pietro di Giacinto Marietti.

DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

DEL CA\;. GIOVANNI BATTISTA DE ROSSI

ANNO I. Roma Novembre 1863. N.° 11

Escavatili nel cemetero di Callisto.

All'entrare del Novembre, tornando la stagione nel
nostro clima propizia ai lavori sotterranei, per antico
e provvido costume ricominciano le escavazioni nelle
catacombe romane. La Commissione di sacra archeo-
logia ha ordinato, che si proseguano ad eslrarre le
terre e le macerie, ond' è ingombra tanta parte del
nobilissimo cemetero di Callisto. Prima che le nuove
scoperte m'invitino a ragionare di cpiesl' impresa, adem-
pirò la parola data nell'annunziare la chiusura delle ca-
tacombe alla fine di Maggio; narrerò cioè quali la-
vori e con quanto frutto sono stati fatti in quella fa-
mosa necropoli durante quest' anno.

Il cemetero di Callisto da un antico pellegrino,
che lo veniva visitando ed ammirando, chiamato la Ge-
rusalemme de' martiri (1), era celebre al pari delle ba-
siliche medesime degli apostoli per cagione della se-
poltura ivi data a tanti romani pontefici dai principii
del secolo terzo a quelli del quarto, da Zeffirino a
Melchiade. 11 maggior numero di questi pontefici fu
deposto nella nota cripta rinvenuta nel 18a4, e che
chiameremo papale , perchè manifestamente destina-
ta ai sepolcri de' papi fin dai primi anni del secolo
III. Lateralmente a questa cripta s' interna un'ampia
e profonda via fiancheggiata da cinque cubicoli sepol-
crali insigni per pitture singolarissime, il cui soggetto
è principalmente 1' iniziazione cristiana pel battesimo
e per l'eucaristia. Ivi il mistero eucaristico con sì re-
ligioso silenzio nascoso ai profani è velato sotto forme
simboliche a noi , che ne abbiamo il secreto e la
chiave, trasparenti e di chiara intelligenza. Il pesce,
segno arcano e vero geroglifico di Cristo, ivi è in varii
modi applicato all'eucaristia; di guisa che il simbolo
medesimo, che designa 1' IX9Y2, cioè Gesù Cristo fi-
glio di Dio Salvatore designa altresì il paneconsecralo.
Più eloquente maniera di professare la reale presenza
di Cristo nell' Eucaristia non poteva trovare la primi-
tiva e simbolica arte cristiana. Intorno a quesle pit-
ture e al loro valore ed interpretazione vegga chi ne
ha desiderio quanto ho scritto nella dissertazione De
ckmtianis monumenti* '1/pùv exhibentibus (2). Ora di

(1) GERUSALE C1V1TAS ET ORNAMENTUSl MARTYRUM DM,
iscrizione gradita da un violatore circa il secolo quinto stilla porta della
cripta de' pontefici.

(2) Pitra, Spicil. Solesm. T. Ili p. 545 -577.

fronte a questi cubicoli sono aperte sette vie sotter-
raneo tutte fra loro parallele e c ollocate dietro la cri-
pta papale. Le quali essendo dalla volta al piano colme
di terra, circa il principio dello scorso anno la Com-
missione predetta pose mano a sterrarle e frugarle in
ogni senso ; e nel Maggio dell'anno corrente l'opera
è stata compiuta, lo l'avevo assai desiderata, perchè
oltre la prosecuzione delle regolari ricerche intraprese
in lutto il cemetero di Callisto, pareami poterne spe-
rare due speciali utilità.

Le preziose pi (ture , che ho accennato, forse le
più importanti di (piante ne conosciamo allusive al
mistero eucaristico, sono communemente riputate del-
la prima mela del secolo terzo. Quando ne divulgai
un saggio nella dissertazione citata, accennai parec-
chi indizi ed argomenti, coli' ajuto de' quali parve-
nu poter confermare la predetta età di quegli af-
freschi, che io congetturava essere stali fatti circa gli
anni di papa Fabiano (236 - 250) (1). Quegli ar-
gomenti erano dedotti da più capi, e non ultimo era
quello delle iscrizioni rinvenute nei predetti cubicoli
e nella via, che ad essi mena. Ora lo sterro di tutte
le vie contigue mi dava speranza e di ricuperare i
frammenti, che mancavano a parecchie di quelle iscri-
zioni, e di rinvenirne un buon numero di altre e con-
temporanee alle prime, l'esame delle quali avrebbe po-
tuto meglio dichiarare e stabilire il punto importan-
tissimo dell'età de' sepolcri posti tutt' attorno a quei
nobili cubicoli del cemetero di Callisto. Anche una se-
conda utilità io sperava, di rinvenire cioè qualche brano
dei primitivi epitaffi de' pontefici deposti in quel ce-
metero. Non che io credessi i loro sepolcri essere me-
scolali a quelli de' semplici fedeli lungo le vie del
sotterraneo ; ma perchè soli quattro e non interi es-
sendo gli epitaffi rimasti fra le rovine della cripta pa-
pale, io mi lusingava che gì' imperiti fossori de' passati
tempi o 1 barbari devastatori di ogni età penetrati colà
entro a manomettere ogni cosa avessero disperso pel-
le vie contigue i frantumi de' preziosi epitaffi ponti-
ficali. La prima speranza s' è verificata oltre la mia
aspettazione; la seconda non è stata al tutto delusa.

Innanzi che noi penetrassimo in queste vie altri le
avevano frugale e poscia nuovamente riempite di terra.

(1) L. c. p. 570. Ivi per errore è scritto Antero in luogo di Fabiano.
 
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