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Bullettino di archeologia cristiana — 1.1863

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Nr. 1 (Gennaro 1863)
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Scoperta d'una cripta istorica nel cemetero di Pretestato
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Appendice alle iscrizioni di data certa pubblicate nel primo tomo delle inscriptiones christianae urbis romae: epitaffio dell'anno 406
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https://doi.org/10.11588/diglit.17350#0014

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a quello dell'età della pace. Le note caratteristiche di letto il nostro graffito. Laonde è chiaro, che anche vo-
questi due stili ho cercato nel capo ultimo dei citati lendo noi essere cauti e non prendere a rigore de'ter-
prolegomeni. Uno dei caratteri più manifesti del primo mini la legge, che discende da quello che ho detto,
stile sono le acclamazioni segnatamente quelle, che dal- la scienza della cristiana epigrafia non ci consentirà
l'antica semplicità, brevità ed eleganza non si dipar- di assegnare all'iscrizione da me divulgata un'età più
tono. Queste nelle iscrizioni dell' età della pace non recente dei tempi incirca di Costantino e de' primi suc-
furono in uso; perchè il loro stile epigrafico è d'in- cessori di lui. Nè diverso ragionamento convien fare
dole istorica e talvolta anche oratoria; e le schiette sull'iscrizione veduta dal JJosio, che invoca il refrige-
e fervide acclamazioni de'primitivi epitaffi sono sfoghi rio dal martire Ippolito; che anzi il titolo di domnus
spontanei di religiosa pietà e di cari affetti, senza un cioè dominus, ivi dato ad Ippolito in luogo di sanctus,
riguardo alla memoria de'posteri. Perciò l'acclamazio- ne conferma l'antichità. Perocché i martiri furono a
ne del nostro graffito di per se si dimostra figlia dello cagion d' onore chiamati dapprima domini e poscia (io-
stile più antico e difforme da quello, che dominava mini sancii e sancii senz' altro aggiunto. Nella nostra
nell'età trionfale del cristianesimo. Ed una prova strin- acclamazione poi con modo più arcaico nè domini nè
gente della verità di questa sentenza ce la dà la stessa sancti, ma soltanto martijres sono appellati. La quale
voce refrigeri, cioè refrigeret. Essa, eh' è di uso solen- per tutte queste osservazioni e questi confronti dee es-
ile nelle acclamazioni per i defonti, non s'incontra mai sere stimala o una voce, che ci viene dall' età delle
in 1340 tra epitaffi e frammenti forniti di date poste- persecuzioni, o un eco di queir età vicinissimo ad essa,
riori a Costantino; mentre al contrario nelle poche iscri- e più antico di S. Ambrogio, di S. Agostino, di S. Pao-
zioni di anno certo anteriori a quel principe non man- lino e degli altri scrittori ecclesiastici, che sogliono es-
ca di comparire, anzi ci viene innanzi proprio in un sere citati intorno a questo argomento del patrocinio
epitaffio dell'anno 291 rinvenuto nel cemetero di Pre- dei martiri in prò dei defonti (2).
testato (1) ed in quella parte di esso, nella quale abbiam

(1) V. Inscr. christ. t, l. p. CXV. c pag. 23 n. 17. (2) Vedi su quest'argomento Marini, Papiri diplom. p. 244.

Appendice alle iscrizioni di data certa pubblicate nel primo tomo delle
INSCP.IPT10NES CHMSTIANAE URBIS UOMAE.
Epitaffio dell'anno 406.

La discussione, che ha chiuso l'articolo precedente, Ma questa negligenza non nuoce alla chiarezza della
dimostra di quanto uso dee essere nella cristiana ar- data ; essendo noto , che Probo fu collega d'Arcadio
cheologia la serie delle iscrizioni di data certa. La quale soltanto nel sesto consolato di lui ; ed in siffatti casi
serie, come ho detto nel mio proemio, verrò accrescendo il numero del consolato fu spesso taciuto (3). L'arca
con la pronta pubblicazione delle epigrafi ad essa spe!- sepolcrale fu inumata all'aperto cielo fuori del cemetero
tanti, e che di giorno in giorno tornano in luce. Sia sotterraneo; il qual fatto è conforme alla legge rivelata
la prima quella d'un'arca marmorea testé discavata dalle tavole statistiche sopra citate, che dopo l'anno 400
nell'agro Yerano presso la basilica di S. Lorenzo. Ne i sepolcri sotterranei debbono essere stimali rarissimi
dò il disegno nella pagina seguente; e l'iscrizione si e frequentissimi i non sotterranei. 11 dettato dell'epi-
legge così: Depositus Licentius vir clarissimus vili idus grafe bene risponde alla distinzione dei due stili, quello
Nobenbres (Novembres) Arcadio Angusto et Anicio Probo dell'età delle persecuzioni, e quello dell'età della pace.
viro durissimo consulibus. Le fogliette tra le lettere sono Benché qui non sia ombra di oratoria pompa di pa-
inlerpunzioni, delle quali da una iscrizione africana role, pur non v'è traccia di quella maniera di sem-
testò sapemmo, che gli antichi le chiamarono hederac plicità, o di quell'indole affettuosa, che fu propria delle
dislinguentes (1) ; il ramoscello è di palma. La data ci primitive memorie. Il carattere di questo epitaffio è
conduce all'anno sesto del secolo quinto, cioè al 406 prettamente istorico; quindi il titolo di vir clarissimus,
di Cristo, nel quale furono consoli Arcadio per la sesta che ci insegna la dignità senatoria del defonto, e le
vol'ae Anicio Petronio Probo. L'ommissione del numero note dell'anno con la voce consulibus tutta distesa,
del consolato di Arcadio è veramente colpevole negli- che così non appare mai prima degli anni 343,348 (4).
genza di chi scrisse o di chi incise in pietra questo La nomenclatura però del defunto non è quale si aspet-
titelo; perocché giusta le regole del datare quel numero terebbe in un epitaffio istorico : il personaggio chia-
non doveva essere ommesso, e fu sempre notato nelle rissimo è nominalo col solo cognome Licentius senza
romane iscrizioni, che di quest'anno già avevamo (2). menzione de'suoi gentilizi. Ed anche questo è conforme

(1) Rcnier, Inscr. de l'Algerie N. Ì891.

(2) V. Inscr. Christ. t. 1. p. 235-39.

(3) V. 1. c. Proleg. p. Ul.

(4) V. 1. c. p. XXI.
 
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