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Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 2) — Florenz, 1786

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https://doi.org/10.11588/diglit.3577#0073

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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI 55

LXIV.

MERCURIO

OPERA DI DI OS CO RI D E,

Incifa in Corniola.
DEL MUSEO DEL CONTE DI CARLISLE A LONDRA.

TRalafciate tutte le cofe ofcure, e divulgate intorno alla favola della nafcita di Mercurio
abbracceremo l'opinione dell'antico poeta Eliodo d'effer egli figliuolo di Giove e di Ma-N
ia (i), ed accenneremo brevemente i di lui attributi, onde non recherà maravigliale tanti
antichi monumenti efiftono di quello Nume. Imperocché appreflò gli Antichi quefto Dio fu in-
ventore delle arti (2), e della Lira (3), Prefidente della Mercatura (4), dei combattimenti (5), dei
fogni (6), delle ftrade (7), e dei viaggiatori, Protettore dei ladri (8), Dio della Eloquenza (9),
Arbitro della guerra, e della pace (io), e della morte, e della vita (11), e Principe delle
leggi (ii). I Poeti, ed altri Scrittori hanno tramandate delle memorie intorno a Mercurio,
alle quali aggiungerò Diodoro Siculo (13), avere egli inventato i pefi, e le mifure, ed infatti
fi vede frequentemente negli antichi peli la teda di Mercurio.

ElTendo adunque quefto Dio di tali e tante prerogative refo celebre nell' antichità, non
deve del tutto recar maraviglia, che fia flato con particolar culto venerato ancora dalle bar-
bare Nazioni, e che gì'ifteflì Re della Tracia, al riferir di Erodoto (14), aveffero fomma venera-
zione di Mercurio.

Quella gemma che non ha certamente l'eguale in bellezza, e che ottimamente corrifponde
al foggetto rapprefentatovi, fi può annoverare tra le più fingolari opere di Diofcoride. In elfa

fi ve-

(1) Helìod. Generat. v. 938.

Maia di Atlante a Giove fé Mercuri»
Degli Dei immortali araldo gloriofo.
Cinque differenti Mercurii fon mentovaci da Cicerone de
Nat. Deor. lib. 3. cap. u.

(1) C. lui. Caef. Comment. de Bello Gali. lib. 6. cap.
17 Onorano principalmente il Dio Mercurio , del quale ci
fono moltiffime (iatue ■ Dicono che quefti e V inventore dt tutte
le arti, che egli è il Duce dette ftrade, e dei viaggi, e giu-
dicano che efjo abbia un gran potere per far guadagnar dena-
ri , e per la mercatura .

(3) Ovid. lib. 5. Fair. v. 103.

......E tu Mercurio

Ritrovator dell' incurvata lira
Vedi Orazio lib. 1. Od. io. v. 6.

(4) Ovid. loc. cit. v. 6"7i. e Plauto Stich. Aft. 3. Se. 1.

Rendo gr'izie a Nettunno, alle tempefte >
Ed a Mercurio che mi fu a" aiuto
Nella mia mercatura, e co'guadagni
Refe quattro volte maggiore V aver mio.
Ed Arnobio lib. 3. p. 149. E perchè Mercurio è il Dio
de' Mercanti, e perchè dal commercio fcambievole dei
Paefi dipende la confervazione del mondo, e la grata fo-
cietà degli uomini, perciò meritamente fi dice confer-
vatore del mondo, come è in un ifcrizione pubblicata
da Guglielmo Fleetwood Infcr. Antiq. Sylloge p. 25.
MERCVRIO • MAXIMO- CONSERVATORI-ORBIS.
($) Orfeo nell'Inno fopra Mercurio p 313. e Pindaro
Olymp. Od. 6. p. jr.

Mercurio che i certami, e che dei premi
Reg^e la forte

E Pitia Ode a. p. 15.

E Mercurio che prefiede alle pugne.
(6") Omero Inno fopra Mercurio v. 14. e Ateneo lib. 1. p. I6.

(7) Teocrito Idil. 25. v. 4. p. ijf.

L'ira potente di Mercurio io temo,
Ch' alla cuftodia delle ftrade è Nume,
Che fopra gli altri Dei quefto fi accende
Di fero /"degno contro chi prefume
Al bifognofo pajjcggìer di o/lare
Il libero fentier eh' altrove il guida .
Vedi Seldeno de Dih Syris Syntagma 2. cap. IJ.

(8) Euripide nella Tragedia di Refo Aft. 1. Sci. v.116.

Il Figliolo di Maia, il Dio Mercurio ,
Che a fcaltrì ladri, iuvolator prefiede.

E Omero nell'Inno di Mercurio v. 291.

Quefto enor poi tra gì' immortali avrai :
Sarai chiamato ognor Duce dei ladri.

E Prudenzio contro Simmaco lib. 1. v. 86".

Chi il primo nel rubar fu efperto e deftro,
Fu di quefi" arte agi' altri anche maeftro.

(9) Ovidio Falli lib. f. V. 6"Ó"8. e Orazio lib. I. Ode Io.
c Macrobio lib. 1. cap. 12. e Aten. lib. I. p- io".

(io) Ovidio loc. cit. v. 66$.

Arbitro fei dell' armi e dtlla pace
Prefo gli Dei cele/li , e gf infernali.

(11) Orfeo Inno fopra Mercurio p. 359. e Orazio loc.
cit. e Omero nell'Odiffea lib. 24.

(12) Fornuto della Natura degli Dei cap. \6. dove fo-
no moltiflime cofe fpettanti a Mercurio.

(13) Vedi Diodoro Sìculo lib. 5. pag. 390. dove fon
molte cofe rifguardanri quefto Nume.

(14) Herod. lib. 5. cap. 6. e Giul. Cef. Comment. loc.
cit. e Tacito de moribut Gcrmanorum cap. 9.
 
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