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Repertorium für Kunstwissenschaft — 21.1898

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Malaguzzi Valeri, Francesco: Il palazzo e la cappella dei Notai in Bologna
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https://doi.org/10.11588/diglit.68268#0177

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II palazzo e la cappella dei Notai in Bologna.
Di Francesco Malaguzzi Valeri.
Facciamo seguito alla serie di monografie di storia d’arte bolognese
ehe possono interessare in qualche modo gli studiosi tedeschi, trattando
questa volta del palazzo dei notai e della loro cappella in S. Petronio. All’
Interesse ehe presenta la storia della loro costruzione e decorazione, di cui
fino ad ora mancavano notizie di qualunque sorta, si unisce quello
particolare di trovare unito a questi due notevolissimi monumenti il nome
di alcuni artisti tedeschi e sopratutto di Giacomo da Ulma, il celebre
pittore di vetrate. In altro nostro scritto ehe dedicheremo esclusivamente
agli artisti della Germania ehe lavorarono in Bologna nei secoli XV e XVI
vedremo infatti ehe il loro numero e la loro importanza e molto maggiore
di quello ehe si sospettava fino ad ora.
Il palazzo dei notai e tra i monumenti ehe chiudono la caratteristica
piazza maggiore di Bologna l’unico ehe attendeva ancora una illustrazione,
sebbene di costruzione antichissima e degna sotto ogni rapporto di attirare
l’interesse dello studioso. Avendo intrapreso delle ricerche storiche ed
archivistiche per redarre la storia di quell’edificio, ci siamo imbattuti
in cos'i gran messe di documenti inediti e preziosi per la storia dell’ arte
dal XIII al XVI secolo da invogliarci subito a trattare diffusamente, su
quella guida sicura, l’argomento, includendovi l’illustrazione della cappella
dei notai in S. Petronio e perche sorge a pochi passi dalla residenza dei
notai stessi e perche la sua storia e strettamente collegata a quella del
palazzo.
Fin dal secolo XII il Popolo di Bologna creava esso stesso i notai
ma l’imperatore Federico II incominciö a crearli nelle diverse cittä soggette;
in seguito quella nomina spettb al Popolo e al Podesta.
La prima matricola della compagnia dei Notai e del 1220:
lo statuto o costituzione e dell’ 11 luglio 12-16: la compagnia era presie-
duta da dei consoli e piü tardi anche da un proconsole, detto poi
correttore. Fin dal 1283 il capo del collegio dei notai, vista la impor-
tanza della compagnia ehe racchiudeva in parte il meglio della cittadinanza,
e ehe durava in carica sei mesi, fu ammesso alle adunanze dei Consigli
della cittä. Uno dei fondatori e benefattore del Collegio de’ Notari del
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