LA SCULTURA DALMATA NEL XV SECOLO
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Fig. 7 — Giorgio da Sebenico e continuatori : Porta di Sant’Agostino
Ancona, Chiesa di Sant’Agostino
fabbrica della cattedrale, della sagrestia, del battistero sino al 1451, anno in cui si recò a Zara,
quindi di là a Venezia e da ultimo in Ancona. Nei dieci anni che dimorò a Sebenico, si
assentò dal 1444 al 1447 per eseguire a Spalato una cappella, ora distrutta, nella chiesa di
San Rainero, appartenente alle monache benedettine; nel 1448 tornò a Spalato per costruire
nella cattedrale la cappella di Sant’Anastasio martire. Nell’ottobre del 1451 stipulò in An-
cona il contratto per la loggia dei Mercanti, ma dal 1452 al 1454 lavorò a Sebenico per
collo, mentre un altro si arrampica sul braccio sinistro, e un terzo sta arrancato sul forte
fianco destro. Altri due genietti si tengono al manto, che scorre tra le belle dita affusolate
della divina, e cade a’ suoi piedi.
Gli storiografi, il Fosco e il Gianuizzi, hanno fornito gli elementi per una monografia
dell’artista. Le notizie si possono riassumere così: nel 1441 andò a Sebenico, dove attese alla
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Fig. 7 — Giorgio da Sebenico e continuatori : Porta di Sant’Agostino
Ancona, Chiesa di Sant’Agostino
fabbrica della cattedrale, della sagrestia, del battistero sino al 1451, anno in cui si recò a Zara,
quindi di là a Venezia e da ultimo in Ancona. Nei dieci anni che dimorò a Sebenico, si
assentò dal 1444 al 1447 per eseguire a Spalato una cappella, ora distrutta, nella chiesa di
San Rainero, appartenente alle monache benedettine; nel 1448 tornò a Spalato per costruire
nella cattedrale la cappella di Sant’Anastasio martire. Nell’ottobre del 1451 stipulò in An-
cona il contratto per la loggia dei Mercanti, ma dal 1452 al 1454 lavorò a Sebenico per
collo, mentre un altro si arrampica sul braccio sinistro, e un terzo sta arrancato sul forte
fianco destro. Altri due genietti si tengono al manto, che scorre tra le belle dita affusolate
della divina, e cade a’ suoi piedi.
Gli storiografi, il Fosco e il Gianuizzi, hanno fornito gli elementi per una monografia
dell’artista. Le notizie si possono riassumere così: nel 1441 andò a Sebenico, dove attese alla