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CORRIERI
la vivida lucentezza dei loro colori smaltati, per Tele-
ganza e la grazia delle composizioni.
Ma uno soprattutti ci mostra l’apogeo a cui era
giunta quest’arte delicata sotto Luigi XV, ed è quello
di proprietà della signora Bianchi, formato da ricche
stecche in madreperla scolpite e incrostate d’oro, con
una pagina che è tutta una festa di colori, un vero
inno alla dama cui esso era destinato, a M.me de Pom-
padour, che è rappresentata seduta ai piedi di un al-
bero in mezzo alla campagna verdeggiante, mentre
Luigi XV, inginocchiato ai suoi piedi le presenta, dopo
la caccia, la zampa del cervo ucciso. Esso è attribuito
e non senza fondamento al pennello di J. A Vanloo.
Fig. 3 — Scatolina di Sassonia, secolo xvm
con ritratto di Augusto III
Di ventagli Luigi XVI ci offrono alcuni preziosi
esemplari le copiose raccolte di S. M. la Regina Madre,
della duchessa di Mondragone, del conte P. Antonelli;
altri di vario tipo, sempre di raro interesse storico o
artistico, sono raccolti nelle varie vetrine.
Le sezioni più importanti della mostra, dopo quella
dei ventagli, sono costituite dalle tabacchiere, dalle
miniature e dagli orologi, sezioni alle quali il comi-
tato della Mostra ha concesso di buon grado larga
ospitalità, benché formate da oggetti che non si rife-
riscono strettamente all’ornamento femminile. Quasi
può dirsi che ognuno di questi piccoli oggetti ha una
storia sua particolare, per la persona che in esso è
rappresentata od a cui è originariamente appartenuto,
storia che ne aumenta di gran lunga il valore intrinseco.
Fra le tabacchiere quelle napoleoniche tengono il primo
posto, e fra queste il primissimo è incontrastabilmente
dovuto a quella che reca nel coperchio la miniatura
del Re di Roma Cfig. 2) firmata Isabey. L’arte del
celebre miniaturista francese sembra avere qui con
centrato tutte le sue eminenti qualità nella esecuzione
accuratissima di questo ritratto, cosi vivo e così grande,
diremo, nelle sue piccole dimensioni ; fu questa la ta-
bacchiera preferita da Napoleone, e costituì uno degli
oggetti più cari all’Imperatore durante i tristi giorni
di Sant’ Elena.
Un altro ritratto del Re di Roma in età un poco
più avanzata che nella miniatura della tabacchiera, di
mano ignota, ci è offerto da un medaglione esposto
della signora Elena Serventi Longhi. Ad Isabey stesso
si debbono poi due altre miniature finissime, Luna
montata a medaglione rappresentante Paolina Bor-
ghese, l’altra legata a braccialetto, col ritratto di Ca-
rolina Murat.
Fra le altre tabacchiere del periodo napoleonico,
alcune delle quali recano sul coperchio il ritratto
dell’Imperatore, una specialmente presenta un inte-
resse storico, se non artistico, di prim’ordine; ed è
quella fatta fare da Napoleone I in ricordo della presa
di Vienna, con una pietra del selciato della città con-
quistata. Essa è decorata all’esterno con una medaglia
d’oro commemorativa e due monete antiche incastonate
nel coperchio, e porta internamente questa iscrizione :
« Napoléon fit faire cette tabatière avec line pierre
du pavé de Vienne et s’en servit en souvenir de la
conquète de cette ville » (fig. 2).
Queste tabacchiere dell’ Impero, che storicamente
sono le più importanti, completano le collezioni delle
altre di non minore interesse artistico, dell’epoca di
Luigi XV e XVI. Fra queste ultime rifulge per lo
splendore dell’oro e degli smalti quella esposta dalla
principessa Chigi e recante nel coperchio una leggia-
drissima figura di giovinetta, in atto di cucire, tolta,
crediamo, da una pittura di Greuze.
Alle tabacchiere fanno degno riscontro le scatoline
smaltate di Sassonia, di vario tipo e di varie dimen-
sioni, fra le quali notiamo specialmente quella con
una veduta dell’antica città di Bamberga, e quella
recante nell’interno del coperchio un ritratto di Au-
gusto III elettore di Sassonia, tolto da un dipinto di
A. Pesne (fig. 3).
La sezione delle miniature oltre a quelle sopra ri-
cordate che sono senza dubbio fra le più pregevoli ed
interessanti, è costituita da numerosissimi esemplari,
di varie epoche e di varie scuole. Miniature bolognesi
e fiorentine degli ultimi anni del sec. xvi e dei primi
del xvii, miniature inglesi e francesi della fine del
sec. xvnr,e sopratutto miniature dei primi del sec, xix,
recanti spesso ritratti di personaggi illustri, come quello
della Duchessa di Berry, di Alxandrine de Bleschamp,
del principe Napoleone figlio di Luigi re d’Olanda,
di Cristina figlia di Luciano Bonaparte, di Re Giu-
CORRIERI
la vivida lucentezza dei loro colori smaltati, per Tele-
ganza e la grazia delle composizioni.
Ma uno soprattutti ci mostra l’apogeo a cui era
giunta quest’arte delicata sotto Luigi XV, ed è quello
di proprietà della signora Bianchi, formato da ricche
stecche in madreperla scolpite e incrostate d’oro, con
una pagina che è tutta una festa di colori, un vero
inno alla dama cui esso era destinato, a M.me de Pom-
padour, che è rappresentata seduta ai piedi di un al-
bero in mezzo alla campagna verdeggiante, mentre
Luigi XV, inginocchiato ai suoi piedi le presenta, dopo
la caccia, la zampa del cervo ucciso. Esso è attribuito
e non senza fondamento al pennello di J. A Vanloo.
Fig. 3 — Scatolina di Sassonia, secolo xvm
con ritratto di Augusto III
Di ventagli Luigi XVI ci offrono alcuni preziosi
esemplari le copiose raccolte di S. M. la Regina Madre,
della duchessa di Mondragone, del conte P. Antonelli;
altri di vario tipo, sempre di raro interesse storico o
artistico, sono raccolti nelle varie vetrine.
Le sezioni più importanti della mostra, dopo quella
dei ventagli, sono costituite dalle tabacchiere, dalle
miniature e dagli orologi, sezioni alle quali il comi-
tato della Mostra ha concesso di buon grado larga
ospitalità, benché formate da oggetti che non si rife-
riscono strettamente all’ornamento femminile. Quasi
può dirsi che ognuno di questi piccoli oggetti ha una
storia sua particolare, per la persona che in esso è
rappresentata od a cui è originariamente appartenuto,
storia che ne aumenta di gran lunga il valore intrinseco.
Fra le tabacchiere quelle napoleoniche tengono il primo
posto, e fra queste il primissimo è incontrastabilmente
dovuto a quella che reca nel coperchio la miniatura
del Re di Roma Cfig. 2) firmata Isabey. L’arte del
celebre miniaturista francese sembra avere qui con
centrato tutte le sue eminenti qualità nella esecuzione
accuratissima di questo ritratto, cosi vivo e così grande,
diremo, nelle sue piccole dimensioni ; fu questa la ta-
bacchiera preferita da Napoleone, e costituì uno degli
oggetti più cari all’Imperatore durante i tristi giorni
di Sant’ Elena.
Un altro ritratto del Re di Roma in età un poco
più avanzata che nella miniatura della tabacchiera, di
mano ignota, ci è offerto da un medaglione esposto
della signora Elena Serventi Longhi. Ad Isabey stesso
si debbono poi due altre miniature finissime, Luna
montata a medaglione rappresentante Paolina Bor-
ghese, l’altra legata a braccialetto, col ritratto di Ca-
rolina Murat.
Fra le altre tabacchiere del periodo napoleonico,
alcune delle quali recano sul coperchio il ritratto
dell’Imperatore, una specialmente presenta un inte-
resse storico, se non artistico, di prim’ordine; ed è
quella fatta fare da Napoleone I in ricordo della presa
di Vienna, con una pietra del selciato della città con-
quistata. Essa è decorata all’esterno con una medaglia
d’oro commemorativa e due monete antiche incastonate
nel coperchio, e porta internamente questa iscrizione :
« Napoléon fit faire cette tabatière avec line pierre
du pavé de Vienne et s’en servit en souvenir de la
conquète de cette ville » (fig. 2).
Queste tabacchiere dell’ Impero, che storicamente
sono le più importanti, completano le collezioni delle
altre di non minore interesse artistico, dell’epoca di
Luigi XV e XVI. Fra queste ultime rifulge per lo
splendore dell’oro e degli smalti quella esposta dalla
principessa Chigi e recante nel coperchio una leggia-
drissima figura di giovinetta, in atto di cucire, tolta,
crediamo, da una pittura di Greuze.
Alle tabacchiere fanno degno riscontro le scatoline
smaltate di Sassonia, di vario tipo e di varie dimen-
sioni, fra le quali notiamo specialmente quella con
una veduta dell’antica città di Bamberga, e quella
recante nell’interno del coperchio un ritratto di Au-
gusto III elettore di Sassonia, tolto da un dipinto di
A. Pesne (fig. 3).
La sezione delle miniature oltre a quelle sopra ri-
cordate che sono senza dubbio fra le più pregevoli ed
interessanti, è costituita da numerosissimi esemplari,
di varie epoche e di varie scuole. Miniature bolognesi
e fiorentine degli ultimi anni del sec. xvi e dei primi
del xvii, miniature inglesi e francesi della fine del
sec. xvnr,e sopratutto miniature dei primi del sec, xix,
recanti spesso ritratti di personaggi illustri, come quello
della Duchessa di Berry, di Alxandrine de Bleschamp,
del principe Napoleone figlio di Luigi re d’Olanda,
di Cristina figlia di Luciano Bonaparte, di Re Giu-