Overview
Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

DOI Heft:
Fasc. 1
DOI Artikel:
Bibliografia
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0122

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext


BIBLIOGRAFIA

letta rappresentante la Madonna si riconnette strettamente
alla Madonna della collezione Stroganoff: e insieme rappre-
sentano una corrente artistica non lontana da quella che pro-
dusse il trittico d’ Harbaville.

21. Reymond (Marcel), L'architecturedestombeaux
Médicis. {Gazette des Beaux-arts, s. Ili, t. XXXIX,
pag. 17-34; Paris, 1908).

Dei parecchi disegni di progetti per le tombe Medicee i
due (al Louvre e al British Museum) che più si avvicinano
alla forma attuata non hanno i difetti architettonici che oggi
si riscontrano nell’opeva di Michelangiolo. Il contrasto tra
l’idea e l’esecuzione si spiega. Concepito il monumento nei
tempi felici di Leone X, esso era espressione di trionfo e
di gioia; eseguito sotto Clemente VII, durante le sciagure
della patria, si atteggiò a dolore. Nella nuova fase non potè
o non volle l’artista abbandonare il progetto primitivo, e
cosi il monumento, composto quasi dai frammenti di questo
progetto, riuscì architettonicamente mancante.

22. Ricci (Corrado), Le Meduse degli Uffizi. {Vita
d’arte, voi. I, pag. 1-10; Siena, 1908).

L’una è quella attribuita a Leonardo da Vinci per un
forzato riferimento ad un passo vasariano, ma che, per il
suo allontanarsi dalla tradizione iconografica italiana, per il
colore e per la virtuosità nella trattazione degli animali, si
mostra ad evidenza' opera di un fiammingo, cui, del resto,
l’attribuiscono anche i vecchi inventari delle Gallerie; l’altra
è di Michelangelo da Caravaggio, cui è ascritta fin dal 1604
da Gaspare Murtola e poi dal Marino e dal Bellori.

23. Simoni (Dario), Sulla statua di Cosimo I De’
Medici in Pisa. {Miscellanea storico-letteraria a Fran-
cesco Mariotti, pag. 63-65 ; Pisa, 1907).

Pubblica un documento relativo al trasporto in Pisa del
blocco di marmo che doveva servire per la statua decretata
dall’Ordine Equestre di Santo Stefano al suo fondatore Co-
simo I. L’opera, come è noto, è del Francavilla, su disegno
di Giambologna. Il trasporto ebbe luogo l’8 ottobre 1593.

24. Supino (J. B.), L’incendio del duomo di Pisa.
{Miscellanea storico-letteraria a Francesco Mariotti,
pag. 115-132; Pisa, 1907).

Pubblica vari documenti relativi all’incendio del 1595.
Interessante la notizia data dal commissario del Granduca,
il Capponi, che Michelangelo aveva altra volta divisato di
levare il secondo ordine di colonne, cioè « la corsia delle
cappelle di qua et di là, perchè la chiesa veniva più spa-
tiosa et manco offuscata ».

25. Toscanelli (Nello), Il campanile dì Pisa. {Mi-
scellanea storico-letteraria a Francesco Mariotti, pa-
gine 254-257 ; Pisa, 1907).

Riproduce una ricostruzione da lui immaginata del pro-
getto iniziale del campanile.

26. Zippel (Giuseppe), Per la storia del palazzo di
Venezia. {Ausonia, a. II, pag. 114-136; Roma, 1907).

Accennate alle somiglianze che il Palazzo di Venezia ha
con il Castello papale di Sorgue, di cui non rimangono se
non pochi avanzi informi e un disegno del secolo xvii, lo Z.
dimostra esaurientemente che non come fu creduto il Palaz-
zetto^rappresenta un’aggiunta posteriore al 1467, bensì che

nel '67 la fabbrica era « arrivata al piano sovrastante alla
corona di mensolette che recinge le sue fronti esterne », sì
che rimaneva solo da fare il loggiato superiore. Quanto al
Palazzo lo Z. tratta diffusamente dei ritardi che subì nella
sua costruzione, e dell’ influsso che poi esercitò sull’architet-
tura non solo di Roma, ma anche di Viterbo e di Perugia,
con il motivo sopratutto delle sue finestre a crociera.

Biografia artistica.

27. Bayet (C.), Giotto - \Les Maitres de l’art\. —
Paris, Librairie de l’art ancien et moderne, 1907.

L’insigne storico dell’arte bizantina ha voluto penetrare
nel mondo moderno, scrivendo di Giotto. Avremmo deside-
rato ch’egli spiegasse maggiormente il suo acume di critico,
la larghezza delle sue cognizioni; ma il libro, scritto per di-
vulgare la cultura artistica, non gli ha permesso di andare
in fondo a tanti problemi, che aspettano ancora conferma
e consenso dagli studiosi sui risultati moderni. Sfortunata-
mente l’A. non ha avuto modo di discutere, ad esempio
sulla pittura anteriore all’andata di Giotto in Assisi; e nep-
pure di distinguere nelle storie di San Francesco della ba-
silica superiore, quali appartengono a Giotto e quali no. Egli
pur facendo qualche parte alle moderne ricerche, si è mo-
strato molto, forse troppo ligio alla tradizione.

28. Beth (J.), Zu Cranachs Missalien-Holzschnitten.
{Repertorium fiir Kunstwissenschaft, a. XXX, pag. 501
e 513; Berlin, 1907).

29. Cantalamessa (Giulio), Un pensiero sul Cor-
reggio. {Vita d’arie, voi' I, pag. 33-35; Siena, 1908).

Il Correggio, contraddicendo ad una legge generale, non
ha avuto preparatori alla sua arte, ma un seguito di due
secoli.

30. Contarini (Ettore), La casa ove nacque il pit-
tore Bartolomeo Ramenghi in Bagnacavallo. -—Faenza,
tip. Novelli e Castellani, 1907.

È una breve dissertazione in cui con la scorta di tre do-
cumenti catastali degli archivi di Ravenna e Bagnacavallo
si dimostra errata la tradizione che designava come nativa
del Bagnacavallo la casa già di proprietà Vaccolini come at-
testa tutt’ora una lapide di recente collocazione. La tradizione
ebbe appunto origine dal defunto proprietario della casa pro-
fessor Domenico Vaccolini. La casa de’ Ramenghi sorgeva
invece nell’altra parte della città presso Porta Inferiore, ma
non è riuscito all’A. di identificarla.

31. Filippini (Enrico), 1 primi disegni del Pier-
marini. {Augusta Perusia, a. II, pag. 153-155; Pe-
rugia, 1907).

L’A. dà notizia di aver appreso da un catalogo della bi-
blioteca firmiana stampato a Milano nel 1783 che esistevano
in quella raccolta otto disegni di Giuseppe Piermarini, del-
l’Arco di Benevento. Non ostante le ricerche l’A. non è riu-
scito a rintracciarli : essi furono tuttavia incisi e pubblicati
a Napoli nel 1770 da Carlo Nolli.

32. Ghirardini (Gherardo), Nicola Pisano. {Mi-
scellanea storico-letteraria a Francesco Mariotti, pa-
gine ju-114; Pisa, 1907),
 
Annotationen