DOI Heft:
Fasc. 2
DOI Artikel:D'Ancona, Paolo: Un ignotto collaboratore del Beato Angelico (Zanobi Strozzi)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0135
UN IGNOTO COLLABORATORE DEL BEATO ANGELLCO
brevissime indicazioni vasariane. Infatti, come già abbiamo accennato in principio, il Vasari
solo menziona di sfuggita il pittore nella Vita dell’Angelico, notandone la straordinaria ope-
rosità, ed appena accenna senza specificarne i soggetti ad alcuni lavori ch’egli avrebbe
eseguiti per chiese di Firenze : una tavola per Santa Maria Novella, una tavola pervenuta
dal monastero camaldolese di San Benedetto nella chiesetta di San Michele, una tavola per
Santa Lucia, un’altra per San Romeo, senza contare il ritratto di Giovanni di Bicci de’Medici
e quello di Bartolomeo Valori, eseguiti in uno stesso quadro e conservati nella guardaroba
ducale. 1 Al breve elenco il Baldinucci 2 aggiunse un colmo di Nostra Donna che Benedetto
di Aldobrandino di Giorgio donò nel 1470 a Francesco suo figliuolo in occasione del suo
matrimonio, e il Milanesi3 una tavola fatta nel 1436 per Santa Maria Nuova, tavola che dai
Zanobi Strozzi : Il Sermone di Gesù sul Monte
Firenze, Museo di San Marco - (Fotografia Alinari)
Libri d’Entrata e Uscita dello Spedale, sappiamo fruttò all’artista il pagamento di 25 fiorini
d’oro.
Al novero delle sue opere noi possiamo aggiungere « una croce dijfinta di legno per
morti» per la quale riscosse dal convento di San Marco nel 1448 tre fiorini larghi. 4
Tuttavia di questo e di altri lavori suoi è difficile dar contezza oggi, perchè il biografo
non ne specificò il soggetto e perchè nella soppressione degli ordini regolari le opere di
arte hanno corso varia fortuna. Però tanto il Milanesi quanto il Cavalcasene non esitarono
a creder salvo dal generale naufragio il ritratto di Giovanni di Bicci, che venne già ritro-
Vasari, ediz. cit. II, pag. 520,
Baldinucci, op. cit., voi. I, pag. 502.
3 Vasari, ediz. cit. II, pag. 521, in nota.
4 Vedi documenti nell’appendice.
brevissime indicazioni vasariane. Infatti, come già abbiamo accennato in principio, il Vasari
solo menziona di sfuggita il pittore nella Vita dell’Angelico, notandone la straordinaria ope-
rosità, ed appena accenna senza specificarne i soggetti ad alcuni lavori ch’egli avrebbe
eseguiti per chiese di Firenze : una tavola per Santa Maria Novella, una tavola pervenuta
dal monastero camaldolese di San Benedetto nella chiesetta di San Michele, una tavola per
Santa Lucia, un’altra per San Romeo, senza contare il ritratto di Giovanni di Bicci de’Medici
e quello di Bartolomeo Valori, eseguiti in uno stesso quadro e conservati nella guardaroba
ducale. 1 Al breve elenco il Baldinucci 2 aggiunse un colmo di Nostra Donna che Benedetto
di Aldobrandino di Giorgio donò nel 1470 a Francesco suo figliuolo in occasione del suo
matrimonio, e il Milanesi3 una tavola fatta nel 1436 per Santa Maria Nuova, tavola che dai
Zanobi Strozzi : Il Sermone di Gesù sul Monte
Firenze, Museo di San Marco - (Fotografia Alinari)
Libri d’Entrata e Uscita dello Spedale, sappiamo fruttò all’artista il pagamento di 25 fiorini
d’oro.
Al novero delle sue opere noi possiamo aggiungere « una croce dijfinta di legno per
morti» per la quale riscosse dal convento di San Marco nel 1448 tre fiorini larghi. 4
Tuttavia di questo e di altri lavori suoi è difficile dar contezza oggi, perchè il biografo
non ne specificò il soggetto e perchè nella soppressione degli ordini regolari le opere di
arte hanno corso varia fortuna. Però tanto il Milanesi quanto il Cavalcasene non esitarono
a creder salvo dal generale naufragio il ritratto di Giovanni di Bicci, che venne già ritro-
Vasari, ediz. cit. II, pag. 520,
Baldinucci, op. cit., voi. I, pag. 502.
3 Vasari, ediz. cit. II, pag. 521, in nota.
4 Vedi documenti nell’appendice.