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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc. 2
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Giordani, Paolo: Baccio Pontelli a Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0151

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BACCIO PONTELLI A ROMA

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e si mantennne invariabile attraverso gli anni successivi, finché venne rimpiazzato dalle
volte a sesto acuto, importate dall’arte gotica.1 Però è un segno speciale, come questo carat-
tere si mantenesse costante a Roma, e non venisse mai snaturato.

Lo abbiamo ritrovato nel Duecento e, nel Quattrocento, riappare alla stessa guisa, seguendo
sempre le stesse linee, applicato sempre alle stesse costruzioni. Nel cortile del castello che
gli Orsini costruirono a Bracciano riappare, per quanto con maggiore freddezza prodotto ;

Bracciano, Portico interne del castello degli Orsini
(Fotografia Moscioni)

le sgusciature si fanno troppo sporgenti e generano come un senso di pesantezza grande.
Seguiamone il contorno.

Dai capitelli basgi con un abaco pesante, che si confonde con i listelli e i caulicoli, si
innalza la volta, la sagomatura grave, a taglio di coltello, grava proprio nel centro dell’abaco
e si porta, seguendo una linea circolare, al centro, dove s’incontra con le sagomature prove-
nienti dal muro di fondo quasi sempre liscioi II chiostro di San Giovanni in Laterano sembra
accordare al motivo un carattere nuovo, ma non lo muta, solo la sagomatura si allegerisce,
mediante riporti di calcina posti ad angolo acuto.

Ma, come dicemmo, dal chiostro di San Lorenzo, dove si afferma e si produce la prima
volta, il motivo si mantiene intatto fino al castello di Bracciano. Intatto, s’intende, proprio
in costruzioni al tutto locali, caratteristiche, appunto come il chiostro del Laterano e il castello
degli Orsini.

Enlart, Les origìnes francaises, ecc., pag. 12.
 
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