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ADOLFO VENTURI
del Redentore nel sepolcro Gianelli. E nonostante che la statua sia testimonianza delle
forme stanche dello scultore essa vince per la ragionevolezza e la nobiltà le statue vicine
di Andrea Alessi e di Niccolò Fiorentino. Morto Mattia Corvino (6 aprile 1490), Giovanni
Dalmata tornò probabilmente al paese natale, ed eseguì dapprima la statua di San Gio-
vanni Evangelista giovane ; più tardi, nel cader della vita, l’altra di San Tommaso.
* * *
Oltre di Giovanni Dalmata dobbiamo parlare di Paolo di Antonio da Ragusa, che nel 1447,
garzone o lavorante di Donatello a Padova,1 ricevette due pagamenti, uno alla presenza di
Fig. 22 — Giovanni Dalmata : Statua di S. Tommaso nella cappella Orsini
Trau, Cattedrale
Francesco Squarcione. Ma nessuna opera, ad eccezione di due medaglie, ci chiarisce l’arte
dello scultore raguseo. Si pensa a lui, vedendo i peducci su cui s’imposta l’arco della porta
d’entrata nel palazzo de’ Rettori a Ragusa, perchè, nelle figure che adornano quei peducci, scor-
gonsi molti caratteri donatelliani, e richiami ai putti musicanti, che si stavano eseguendo per
il Santo, quando Paolo di Antonio fu a Padova. Vero è che anche Michelozzo lavorò nel
palazzo, ma la forma donatelliana delle figurette de’ peducci è più viva e fresca che non
in Michelozzo. Si vedono putti che suonano un organo e una tromba adorna di pennone ;
1 Gloria, op. cit., pag. 9, documento del 21 novembre.
ADOLFO VENTURI
del Redentore nel sepolcro Gianelli. E nonostante che la statua sia testimonianza delle
forme stanche dello scultore essa vince per la ragionevolezza e la nobiltà le statue vicine
di Andrea Alessi e di Niccolò Fiorentino. Morto Mattia Corvino (6 aprile 1490), Giovanni
Dalmata tornò probabilmente al paese natale, ed eseguì dapprima la statua di San Gio-
vanni Evangelista giovane ; più tardi, nel cader della vita, l’altra di San Tommaso.
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Oltre di Giovanni Dalmata dobbiamo parlare di Paolo di Antonio da Ragusa, che nel 1447,
garzone o lavorante di Donatello a Padova,1 ricevette due pagamenti, uno alla presenza di
Fig. 22 — Giovanni Dalmata : Statua di S. Tommaso nella cappella Orsini
Trau, Cattedrale
Francesco Squarcione. Ma nessuna opera, ad eccezione di due medaglie, ci chiarisce l’arte
dello scultore raguseo. Si pensa a lui, vedendo i peducci su cui s’imposta l’arco della porta
d’entrata nel palazzo de’ Rettori a Ragusa, perchè, nelle figure che adornano quei peducci, scor-
gonsi molti caratteri donatelliani, e richiami ai putti musicanti, che si stavano eseguendo per
il Santo, quando Paolo di Antonio fu a Padova. Vero è che anche Michelozzo lavorò nel
palazzo, ma la forma donatelliana delle figurette de’ peducci è più viva e fresca che non
in Michelozzo. Si vedono putti che suonano un organo e una tromba adorna di pennone ;
1 Gloria, op. cit., pag. 9, documento del 21 novembre.