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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc. 5
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Carabellese, Francesco: Il restauro angioino dei Castelli di Puglia
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0419

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IL RESTAURO ANGIOINO DEI CASTELLI DI PUGLIA 365

rizzazione ; e con Amerigo di Mondragone, provveditore generale dei castelli di Puglia, vigi-
lava i lavori che si stavano eseguendo a Castel del Monte.1

Maestro Nicola di Molfetta, impegnatosi ad incastellare a travatura tutto il muro di
Lucerà, aveva dato con i suoi litigi e disappunti molto filo da torcere alla regia corte, la
quale dovette costringerlo con la forza a compiere l’opera promessa. E mentre durava questa
lite, come spesso accadeva coi cavillosi appaltatori che avevan preso ad estaglio con l’in-
tento di guadagnarci una fortuna, il maestro d’ascia e legname di Molfetta moriva nello
aprile 1277, onde si dovè procedere contro quei ricchi concittadini di lui, che erano entrati
garanti presso la regia corte.

Ma ormai l’opera di Lucerà volgeva al suo termine, ed il re assegnava al noto Gof-
fredo de Bosco Guglielmo che vi era preposto, la guarnigione necessaria per la guardia
della fortezza.2

Quando re Carlo passava per Lucerà, ne’ suoi continui e faticosi giri per le provincie del
regno, e vi si fermava a breve soggiorno, poteva ammirare l’opera grandiosa che con mirabile,
collaborazione compivano maestri pugliesi, ultimi epigoni della scuola artistica di Federico II,
e maestri più fortunati scesi col conquistatore dalla Francia. E per distrarsi dalle cure sempre
più gravi del difficile governo di popolazioni rimpiangenti ancora il passato, egli trovava nel
castello di Lucerà il nano Busaydo, il regio giocoliere e buffone che lo esilarava, e gli altri
Saraceni, custodi, come già ai bei tempi del grande imperatore svevo, del regio serraglio. Ma
la vista delle fiere bestie addomesticate dai domatori arabi richiamava il pensiero di re Carlo
a quell’ Oriente latino, dove l’ambizioso principe veniva colorendo un nuovo disegno d’espan-
sione politica, da Costantinopoli a Gerusalemme.3

A compiere le mura della fortezza di Lucerà intese per gran parte del 1278 maestro Ric-
cardo da Foggia, mentre maestro Giordano da Monte S. Angelo fu occupato a quelle di Man-
fredonia.4 Riccardo dovè fare sempre qualche corsa a Melfi, attorno al cui castello si lavorò
molto per tutto quest’anno, finché ne rimase eletto protomagister il provenzale Bonsilino. An-

1 Ac. 96 « Quia significavi nobis Americus de Mon-
tedragone provisor castrorum nostrorum Apulie... Ouod
in turribus castri nostri sancte Marie de Monte fa-
ciende sunt bertesce et quatuor guaytarole et omnes
fenestre eiusdem castri ferrande sunt » si faccia fare
subito: al giustiziere di Basilicata. 8 aprile 1277.

Ac. 105 sostituisce a — magistro Iohanne de Tulio
magistro carpenterie magister Petrus de Angicurt a
riparare Melfi. 4 agosto.

Ac. 124 per la fabbrica di Mola e Bari con notizia
di maestro Pietro di Angicurt e maestro Giovanni de
Tulio, dia ad estalio. 11 luglio, importante e simili
sgg. ac. 1251, 23 luglio.

Ac. 128 che si acceleri l’opera ordinata in castro
Baroli io agosto.

2 Reg. 1 ac. 16 — penultimo martii V ind. (1277)
Nohe. Scriptum eit eidem Iustitiario Capitinate. Cum
octo armigeris equitibus et ducentis servientibus pe-

ditibus ad custodiam fortellicie Lucerie Saracenorum
cum Goffrido de Bosco Guillelmi milite, preposito
operis eiusdem fortellitie, per nostrani curiam depu-
tati gagia eorum prò tribus mensibus » fino al 1 giu-
gno venturo siano dati.

Reg. 27 ac. ni. Quia quondam magister Nicolaus
de Melficta simili cum magistro Petro de Salpis convenit
curie nostre fieri facere ad extalium tabulamentum
circumcirca muros fortelicie castri nostri Lucerie—si

continui subito rivolgendosi contro notario Matteo de
Iuvenatio magistro Marino et magistro Tominio de
Melficta fideiussori del primo. Brindisi 7 aprile. —
Ac. 1 io* magister Nicolaus de Melficta huiusmodi
opere Lucerie imperfecto de medio et sublatus — pro-
ceda contro. Roma 13 febbraio al giustiz. Terre Bari.

3 V.° Junii, V* ed. aput Venusium gagi prò Bu-
saydo de Luceria Saracenorum camere nostre nano.
Reg. 1 ac. 16*, 1277.

Ac. 17 mandamus quaternus Pascali Belfecto, Ro-
gerio, Mactheo de Elia, Gentili et Abdelassis saracenis
de Luceria saracenorum leoparderiis... pio leopardis,
leone, leuntia et tabacco eorum commissis custodie
ac vestimentis eorumque leopardorum et lassias ac
tappeta necessaria prò leopardis ipsis prò anno IIIT
ind. vi paghino de pecunia baiulationis Lucerie.

4 Reg. 1 ac. Domino Guidoni de Alamannia
justitiario Capitanate, conferma convenzioni fatte con
magister Jordanus de Monte sancti Angeli per com-
piere le mura di Manfredonia. 1278 febbraio impor-
tante.

Ac. 103-4 a magistro Riccardo de Fogia per com-
piere le mura di Lucerà 1278 febbraio 19. Sono sempre
documenti importanti.

Ac. iog Gualterius de Uniusa in opere murorum
Manfredonia.

L'Arte. XI, 47.
 
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