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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc. 5
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Carabellese, Francesco: Il restauro angioino dei Castelli di Puglia
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0422

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372

FRANCESCO CARABELLESE

Un lavoro simile si stava facendo ai castelli di 'frani, Barletta, Brindisi e Melfi, mentre
di sana pianta si costruiva quello di Mola di Bari con le mura della piccola terra di villeg-
giatura, di cui re Carlo aveva tanto bisogno, senza poter trovare mai il tempo per goder-
sela.1 In questi due anni 1278-79 piovvero gli ordini di lui all’Argicourt, a maestro Riccardo
di Barberia ed agli altri maestri e protomaestri e giustizieri, per completare tutto.* 1 2

L’Angicourt aveva voluto addirittura intaccare l’organismo della costruzione fredericiana,
e apportarvi profonde innovazioni nel Castello barese, che è difficilissimo riuscire ad identi-
ficare, forse per lo stato d’immensa mina, in cui è oggi ridotto.3 Egli ancora nel 1277
otteneva dal re di abbattere il muro vecchio, che era nel castello, e servirsi dei materiali
di risulta per quello che non era più un semplice restauro, ma una nuova costruzione. Fu
appunto il lavoro del 1278, quando si mettevan le mani innovatrici anche sulla fabbrica
di Castel del Monte, per dare al gioiello fredericiano que’ restauri che aspetta ancora dal

governo italiano.

operis Melfìe mandi lignamina, prò opere castri Melfie
19 febb. e simili sgg. Ac. 228t ferro prò fenestris fa-
ciendis in castro Bari iuxta provisionem magistri Petri
de Angicuria 8 marzo. Lo stesso per le porte di Mola
23 marzo e simili sgg. ac. 229. Ac. 230 nomina —
magistrum Guidonem de monasterio sancti Iohannis
— superastantem et prothomagistrum operis palacio-
rum et cisterne que fiunt in terris Mauli et Villenove
6 aprile.

1 Ac. 245t al giustiziere di terra d’Otranto, spese
per — prò parte Iohannis Mari superastantis operis
turris que dicitur Iti caballu et Alberici Burgundi stipa -
rastantis operimi curie que fiunt tam intus quam
extra castrum nostrum Brundusii — Bari 18 nov. 1278.

Reg. 30 ac. « 19 ajudici Bisancio de Vigiliis ma-
gistro salis curie in Apulia — compri ferro per— ma-
gistro Riccardo preposito marraminum operis castri
Melfie. 1278 Melfi 7 ottobre. Ac. 20 idem— magistro
Riccardo de Barbaria prothomagistro operis castri
Melfie, 15 ottobre. Ac 2it spese prò opere Lucerie,
e simili. Ac. 73 ferro prò opere palatii castri Bari iuxta
provisionem magistri Petri ed Angicuria — conferma
8 marzo 1279.

2 Reg. 25 ac. 144 in Castellano castri Bari. « Quia

magister Petrus de Angicurt in curia nostra presens

Francesco Carabellese.

exposuit, quod magistri extallerii operimi que de novo
fiunt de mandato nostro in castro Bari debent habere
lapides muri veteris, qui erat in eodem castro et dirai
debet » lo faccia, 4 agosto 1277.

Ac. 165 a magistro Petro de Angicurt, che affretti
l’opera di Lucerà, 2S agosto.

3 Reg. 21 ac. 22 « nomina Egidio de Capua alla
custodia — palatii nostri sancti Nicandri — Terre Bari
5 giugno, e simili. Ac. 60 conferma a Iannoctus de
Culant fi 1 ius et heres quondam Harnulfi de Culant —
San Nicandro e altre terre 1277.

Ac. 220t •— in forma de reparationibus castroriim
quod reparari faciat castrum sancte Marie de Monte.
Nomina idebriet terrarum que castrum ipsum reparare
debent. Monopolum, Betoctum et Botantum. 6 apri-
le 1278. Ac. 223. Al giustiziere di Terra d’Otranto
che affretti il compimento dell’opera del castello di
Brindisi per la prossima estate, e a quello di Basili-
cata simili prò opere castri Melfie 24 aprile, t Ma-
gister Petrus de Baro estallerius murorum terre Mauli
et operis castri Bari — spese, 26 aprile, e simili. Cfr.
per Mola: Ricordi storici di Mola di Bari dell’are.
Giusrppe De Santis, . N«poli, Eugenio, 1880, doc. in
Appendice.
 
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