LE OPERE DE' PITTORI FERRARESI DEL '400
43i
Quanto sarebbe utile riallacciare alla storia delle collezioni questo o quel dipinto, avere
notizia dei loro passaggi da luogo a luogo ! Ma ciò non si può chiedere in un catalogo per
i conoscitori d’arte, e si deve aspettare da un futuro catalogo storico. I quadri del Cossa
posseduti dallo Spiridon a Parigi si trovavano nella raccolta del conte Ubaldo Beni di
Gubbio, e partirono d’Italia senza essere stati ancora determinati. Ricevuta la nuova attri-
buzione chi avrebbe mai, per mezzo di essa, saputo ricordare i quadri del Beni? Ora tali
identificazioni sono assai difficili, per i moltiplicati trapassi degli antichi dipinti da luogo a
luogo, da raccolta a raccolta; e così opere d’arte che furono oggetto di studio serio ed
utile, tornano le tante volte, prive d’ogni fede di battesimo, davanti ad intenditori che cer-
cano con isforzo a ridar loro una patria, una famiglia e un nome.
Noi assistiamo alla liquidazione degli ultimi resti del patrimonio artistico privato d’Eu-
ropa, una parte del quale entra nei Musei pubblici, una parte va a formare il patrimonio
artistico privato d’America. Fin che le cose entrano nei Musei pubblici, la loro provenienza
in molti casi rimane nota ; ma quando esse emigrano in America la provenienza spesso
rimane ignorata e misteriosa. Un conoscitore come il Berenson può tuttavia chiarire in molti
casi il mistero ; e noi gli serbiamo riconoscenza per quel che ha fatto e farà a prò della storia
della pittura italiana.
* * *
D’altri pittori ferraresi del '400, il Berenson non fa menzione. Di Ercole Grandi, che
svolse la sua maggiore attività nel secolo successivo, diremo in seguito, trattando del cata-
logo delle opere dei maestri ferraresi del '500. Del Bianchi Ferrari che rappresenta la scuola
modenese, diremo pure altra volta, discorrendo delle opere d’arte dei maestri emiliani. Ma
chiudiamo quest’articolo, con qualche commento al catalogo del Berenson dei maestri ferraresi
anteriori al 1500, così compilato:
Berlino, Museo, 113 A, Atalanta (scuola di Ercole Roberti); Bologna, Galleria, 592, Ma-
donna col Battista e Sant’Antonio (scuola del Cossa); Bologna, San Giovanni in Monte,
quinta cappella a sinistra, parete a sinistra, Madonna con due angeli (scuola del Cossa) ;
Bologna, San Petronio, terza cappella a destra, San Girolamo (affine al Cossa) e quinta cap-
pella a sinistra, Apostoli in nicchie (scuola del Cossa); Chantilly, Museo Condé, 16A, Mi-
niatura con « Turris Sapientiae » (affine a Ercole de’ Roberti); Cremona, Museo, 384, Cro-
cifissione (affine al « Noli me tangere » del Bianchi a Modena) ; Dresda, Galleria, 44, Natività
(scuola del Cossa); Dublino, Museo, Ritratto di un giovane con liuto (forse una tarda pittura
del Tura) ; Edinburg, Museo, 1, Battista e San Michele (da uno degli assistenti del Cossa a Schi-
fanoia) ; Ferrara, Palazzo Schifanoia, affreschi della scuola del Cossa; Firenze, Raccolta Spencer
Stanhope, Villa Nuti, Predella in tre parti conia Vita della Vergine (scuola del Cossa); Firenze,
Marchese Massimiliano Strozzi, Villa Strozzi, Due muliebri figure allegoriche (scuola del
Tura) — Due vedute architettoniche (scuola del Cossa); Francoforte sul Meno, Museo, 6, Ma-
donna (scuola d’Èrcole Roberti); Lille, Museo, 214, Madonna con il Battista, San Pietro ed
angeli (scuola del Tura e del Cossa) ; Locko Park (presso Derby), Raccolta Drury-Lowe,
Profilo di un giovane estense (affine al Cossa); Londra, National Gallery, 1127, Ultima cena
(affine a Ercole de Roberti) ; Londra, Sir Kenneth Muir Mackenzie, Donna con manto bianco ;
Magonza, Museo, 103, 106, Allegoria e Trionfo della Castità (scuola di Ercole Roberti);
Milano, Museo Poldi-Pezzoli, 597, Carità (affine al Tura); Modena, 49, Ritratto di giovane
(affine al Bianchi); Newport negli Stati Uniti d’America, Raccolta Theodore M. Davis, Ve-
scovo (alfine al Cossa); Nonantola (tra Bologna e Modena), Chiesa abbaziale, parete a destra,
Fresco con l’Annunciazione e con Santi (scuola del Cossa) — Sagrestia, Ascensione (mano
stessa); Padova, Museo, 424, Nave degli Argonauti (forse antica copia di Ercole de’ Ro-
berti); Parigi, Museo del Louvre, 1167, Madonna e Angioli (tra il Bianchi, il Grandi ed il
Francia) ; Parigi, Museo delle Arti decorative, Cristo in croce (scuola d’Èrcole de’ Roberti) ;
Parigi, Raccolta Dreyfus, Ritratto di Giovanni Bentivoglio e di sua moglie (forse G. F.
43i
Quanto sarebbe utile riallacciare alla storia delle collezioni questo o quel dipinto, avere
notizia dei loro passaggi da luogo a luogo ! Ma ciò non si può chiedere in un catalogo per
i conoscitori d’arte, e si deve aspettare da un futuro catalogo storico. I quadri del Cossa
posseduti dallo Spiridon a Parigi si trovavano nella raccolta del conte Ubaldo Beni di
Gubbio, e partirono d’Italia senza essere stati ancora determinati. Ricevuta la nuova attri-
buzione chi avrebbe mai, per mezzo di essa, saputo ricordare i quadri del Beni? Ora tali
identificazioni sono assai difficili, per i moltiplicati trapassi degli antichi dipinti da luogo a
luogo, da raccolta a raccolta; e così opere d’arte che furono oggetto di studio serio ed
utile, tornano le tante volte, prive d’ogni fede di battesimo, davanti ad intenditori che cer-
cano con isforzo a ridar loro una patria, una famiglia e un nome.
Noi assistiamo alla liquidazione degli ultimi resti del patrimonio artistico privato d’Eu-
ropa, una parte del quale entra nei Musei pubblici, una parte va a formare il patrimonio
artistico privato d’America. Fin che le cose entrano nei Musei pubblici, la loro provenienza
in molti casi rimane nota ; ma quando esse emigrano in America la provenienza spesso
rimane ignorata e misteriosa. Un conoscitore come il Berenson può tuttavia chiarire in molti
casi il mistero ; e noi gli serbiamo riconoscenza per quel che ha fatto e farà a prò della storia
della pittura italiana.
* * *
D’altri pittori ferraresi del '400, il Berenson non fa menzione. Di Ercole Grandi, che
svolse la sua maggiore attività nel secolo successivo, diremo in seguito, trattando del cata-
logo delle opere dei maestri ferraresi del '500. Del Bianchi Ferrari che rappresenta la scuola
modenese, diremo pure altra volta, discorrendo delle opere d’arte dei maestri emiliani. Ma
chiudiamo quest’articolo, con qualche commento al catalogo del Berenson dei maestri ferraresi
anteriori al 1500, così compilato:
Berlino, Museo, 113 A, Atalanta (scuola di Ercole Roberti); Bologna, Galleria, 592, Ma-
donna col Battista e Sant’Antonio (scuola del Cossa); Bologna, San Giovanni in Monte,
quinta cappella a sinistra, parete a sinistra, Madonna con due angeli (scuola del Cossa) ;
Bologna, San Petronio, terza cappella a destra, San Girolamo (affine al Cossa) e quinta cap-
pella a sinistra, Apostoli in nicchie (scuola del Cossa); Chantilly, Museo Condé, 16A, Mi-
niatura con « Turris Sapientiae » (affine a Ercole de’ Roberti); Cremona, Museo, 384, Cro-
cifissione (affine al « Noli me tangere » del Bianchi a Modena) ; Dresda, Galleria, 44, Natività
(scuola del Cossa); Dublino, Museo, Ritratto di un giovane con liuto (forse una tarda pittura
del Tura) ; Edinburg, Museo, 1, Battista e San Michele (da uno degli assistenti del Cossa a Schi-
fanoia) ; Ferrara, Palazzo Schifanoia, affreschi della scuola del Cossa; Firenze, Raccolta Spencer
Stanhope, Villa Nuti, Predella in tre parti conia Vita della Vergine (scuola del Cossa); Firenze,
Marchese Massimiliano Strozzi, Villa Strozzi, Due muliebri figure allegoriche (scuola del
Tura) — Due vedute architettoniche (scuola del Cossa); Francoforte sul Meno, Museo, 6, Ma-
donna (scuola d’Èrcole Roberti); Lille, Museo, 214, Madonna con il Battista, San Pietro ed
angeli (scuola del Tura e del Cossa) ; Locko Park (presso Derby), Raccolta Drury-Lowe,
Profilo di un giovane estense (affine al Cossa); Londra, National Gallery, 1127, Ultima cena
(affine a Ercole de Roberti) ; Londra, Sir Kenneth Muir Mackenzie, Donna con manto bianco ;
Magonza, Museo, 103, 106, Allegoria e Trionfo della Castità (scuola di Ercole Roberti);
Milano, Museo Poldi-Pezzoli, 597, Carità (affine al Tura); Modena, 49, Ritratto di giovane
(affine al Bianchi); Newport negli Stati Uniti d’America, Raccolta Theodore M. Davis, Ve-
scovo (alfine al Cossa); Nonantola (tra Bologna e Modena), Chiesa abbaziale, parete a destra,
Fresco con l’Annunciazione e con Santi (scuola del Cossa) — Sagrestia, Ascensione (mano
stessa); Padova, Museo, 424, Nave degli Argonauti (forse antica copia di Ercole de’ Ro-
berti); Parigi, Museo del Louvre, 1167, Madonna e Angioli (tra il Bianchi, il Grandi ed il
Francia) ; Parigi, Museo delle Arti decorative, Cristo in croce (scuola d’Èrcole de’ Roberti) ;
Parigi, Raccolta Dreyfus, Ritratto di Giovanni Bentivoglio e di sua moglie (forse G. F.