L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (31.1928)

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liberismo è sicuro nel Monrealese che, come buona parte dei pittori del ’6oo non solo di
Napoli ma dell’Italia meridionale tutta, per un tempo dell’attività sua si mosse nell’or-
bita del maestro. Il San Paolo (N. io) della R. Pinacoteca di Napoli, di tessuto pittorico
simile al San Pellegrino della Corsini, presenta oltre ad una analoga tipologia, un altro
elemento di diretto riberismo: si osservi il particolare archeologico del frammento di stàtua
a destra di chi guarda e si confronti, per ritrovarlo uguale, al ritratto dello scultore Gam-
bazo del Prado, del Ribera. Eppure nessuno dubita dell’attribuzione del San Paolo a
Novelli. Una strana, sottile simiglianza d’espressione trovo nello sguardo penetrante
del San Pellegrino e del putto bellissimo portato dal possente S. Cristoforo del Museo dei
Benedettini di Catania, opera degnissima e certa del Monrealese.
Infine, da un documento1 risulta che il San Pellegrino della Galleria Corsini di Roma
proviene dalla raccolta Tesorone di Napoli, nella quale era già attribuito al Monrealese.
Sappiamo poi che nella raccolta di don Francesco d’Avalos, marchese del Vasto, passata
al Museo di Napoli, erano sei copie dal Monrealese, (così indicate nel testamento, circa 1863)
una delle quali riproduce il quadro della Corsini.
Tutte le ragioni dunque per credere il presunto San Giacomo riberesco dell’Alte Pina-
kothek di Monaco, copia del San Pellegrino di Pietro Novelli della Galleria Corsini di Roma.
Giuseppe Delogu.

1 Devo alla squisita cortesia del prof. De Rinaldis questa notizia.