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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 7.1897

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Assandria, Giuseppe; Vacchetta, Giovanni: Augusta Bagiennorum: bene vagienna; scavi, museo, antichità romane trovate sul suo territorio
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https://doi.org/10.11588/diglit.11589#0044

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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI

dallo stesso nella sua Corona reale stampata in Cuneo nel
1655 ed in altri successivi scritti accennato esserne stata
verisimilmente la capitale.

Molti autori dopo di lui affermarono che Bene doveva
esser stata la capitale dei Bagienni e lo provarono col
numero grandissimo di antichità, lapidi, tombe, monete,
ruderi di antichi edifizi e monumenti ivi usciti alla luce
del giorno, che dimostrano esser stata questa la sede di
una cospicua città, dall'essere la principale fra quelle che
votavano colla tribù Camilia a cui erano ascritti i Bagienni
e dalla similitudine del nome attuale con quello che dalle
antiche carte le era attribuito, che si potè provare aver su-
bito questa trasformazione : da Bagienne si cangiò in Bajenne,
quindi in Baenne, in Benne e finalmente in Bene, a cui per
distinguerla da altra città omonima esistente in Lombardia
e per rammentare la sua antica origine venne nel 1862 ag-
giunto il nome di Vagienna.

In vari punti del territorio di Bene vennero trovate an-
tichità romane, ma in maggior numero nella frazione
Roncaglia, ove si vede ancora fuor di terra un lungo
muro con direzione Nord Est creduto da monsignor Della
Chiesa un acquedotto e dal prof. Carlo Promis un aggere
o muro di difesa alla città verso la pianura, la qual con-
gettura escludiamo assolutamente perchè tutti gli avanzi
della città si trovano più a notte ; un altro rudere d'antico
edifizio, da vari scrittori creduto un anfiteatro, e dal Pro-
mis giudicato un castrum stativum ossia castello che ser-
viva alla difesa della città verso il Mondalavia ; il che finora
non abbiamo potuto constatare.

Più oltre un grosso masso rettangolare di muratura emer-
gente sui campi circostanti ed alcune altre traccie di muri
apparenti a fiore di terra costituiscono quanto resta visibile
dell'antica città.
 
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