ATTI DELLA SOCIETÀ
197
■R. Deputazione sopra gli studi di Storia patria, membro
della Commissione conservatrice dei Monumenti di anti-
chità e belle arti della provincia di Torino, membro per-
petuo dell' Istituto di belle arti di Vercelli, mia patria
diletta, e finalmente per non parlare di molte altre onorifiche
cariche dal medesimo coperte, era il buono ed amato Pre-
sidente di questa nostra Società. Le molte pubblicazioni
rimasteci dell'egregio Claretta chiaramente attesteranno che
amava di vero amor patrio questa sua diletta Torino, e
noi tutti che l'abbiamo avvicinato, non possiamo fare a
meno di asseverare ch'egli era un grande galantuomo, un
uomo servizievole, di una onestà e rettitudine a tutta prova,
sicché resterà sempre fra di noi cara e venerata la sua
memoria. »
Il socio segretario Ferrerò ricorda che il Claretta era
l'ultimo di quei valorosi indagatori delle memorie archeo-
logiche ed artistiche del Piemonte, che, ventisei anni
fa, gettarono i fondamenti della Società di Archeologia e
Belle Arti, in servigio della quale sempre si è adoperato
il Claretta, che negli Atti di questa Società lasciò pur
traccia de' suoi studii e delle sue ricerche.
Comunica quindi le condoglianze pervenute alla Società
da Socii assenti e da Istituti scientifici.
Il socio Toesca di Castellazzo aggiunge che la perdita
del Claretta è stata dolorosamente sentita dal Consiglio
Provinciale di Torino, a cui l'egregio estinto apparteneva.
Dopo aver approvato l'invio di condoglianze alla famiglia
Claretta, la Società leva l'adunanza in segno di lutto.
Adunanza del 30 maggio 1900. — Il -vice-presidente
Leone invita il socio Baudi di Vesme a fare da segretario
nell'assenza del socio segretario Ferrerò impedito di assi-
stere all'adunanza.
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■R. Deputazione sopra gli studi di Storia patria, membro
della Commissione conservatrice dei Monumenti di anti-
chità e belle arti della provincia di Torino, membro per-
petuo dell' Istituto di belle arti di Vercelli, mia patria
diletta, e finalmente per non parlare di molte altre onorifiche
cariche dal medesimo coperte, era il buono ed amato Pre-
sidente di questa nostra Società. Le molte pubblicazioni
rimasteci dell'egregio Claretta chiaramente attesteranno che
amava di vero amor patrio questa sua diletta Torino, e
noi tutti che l'abbiamo avvicinato, non possiamo fare a
meno di asseverare ch'egli era un grande galantuomo, un
uomo servizievole, di una onestà e rettitudine a tutta prova,
sicché resterà sempre fra di noi cara e venerata la sua
memoria. »
Il socio segretario Ferrerò ricorda che il Claretta era
l'ultimo di quei valorosi indagatori delle memorie archeo-
logiche ed artistiche del Piemonte, che, ventisei anni
fa, gettarono i fondamenti della Società di Archeologia e
Belle Arti, in servigio della quale sempre si è adoperato
il Claretta, che negli Atti di questa Società lasciò pur
traccia de' suoi studii e delle sue ricerche.
Comunica quindi le condoglianze pervenute alla Società
da Socii assenti e da Istituti scientifici.
Il socio Toesca di Castellazzo aggiunge che la perdita
del Claretta è stata dolorosamente sentita dal Consiglio
Provinciale di Torino, a cui l'egregio estinto apparteneva.
Dopo aver approvato l'invio di condoglianze alla famiglia
Claretta, la Società leva l'adunanza in segno di lutto.
Adunanza del 30 maggio 1900. — Il -vice-presidente
Leone invita il socio Baudi di Vesme a fare da segretario
nell'assenza del socio segretario Ferrerò impedito di assi-
stere all'adunanza.