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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 7.1897

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Eusebio, Federico: Sul Museo Civico d'Alba e sopra alcune scoperte archeologiche nel territorio albese
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https://doi.org/10.11588/diglit.11589#0219

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* SUL MUSEO CIVICO D'ALBA, ECC.

205

A Magliano alcune buche per piantamenti, fatte in un campo rasente
allo stradale che vien da Alba, incontrarono a non più che un metro
di profondità uno strato di terreno scuro e grasso, misto di numerosi
avanzi spettanti ad abitazione, che da rottami di tegoloni e d' anfore
sparsi pel cavaticcio riconobbi d' età romana. Allargai allora io stesso
alcune delle fosse e ne trassi, oltre nuovi pezzi laterizi, innumerevoli resti
di vasi di varia sorta, cioè cocci ed anse di olle, d'anfore, di cadi, in terra
rossa o giallastra ; frammenti òàpalinae e d'altri recipienti in terra rossa
più fina, alcuni ornamentati in rilievo; minuzzoli di coppe e calici in terra
nera finissima e leggerissima, ornati a loro volta di linee e fregi per lo
più ad incavo : nulla d'intero o prossimo all'intero. Da uno dei manovali
fu pure trovata una moneta (MB) di Faustina minore, che acquistai e in-
sieme con la mia messe fittile tenni in serbo pel Museo. — Nelle vacanze
autunnali, quando la fine del raccolto agricolo tornerà a permetterlo,
estenderò ancora gli scavi, e proverò intanto se da tutta quella minu-
taglia possa ricostruirsi in tutto od in parte la figura di qualche vaso.
Ad ogni modo resterebbe già sempre notevole per sè stessa la collezione
frammentaria , che rappresenta fin d' ora per lo meno un centinaio di
vasi diversi.

Mentre attendevo allo scavo un contadino mi rammentò che anni fa
nell'aia della cascina, a cui spetta quel campo, si scoperse una tomba
formata di tegoloni e contenente olla , balsamario di vetro , ecc. , che
non seppe dirmi come andassero a finire.

Un altro mi disse che tegole di quella sorta trovò una volta egli stesso
in una vigna, ch'egli possiede sul dosso della collina a nord-ovest del
capoluogo.

Un terzo astante, ch'era stato presente al trovamento delle tombe da
me accennate nell'alinea segnato con asterisco (pag. 202), ricordò d'a-
verci visti, abbastanza ben conservati, due scheletri di statura straordi-
naria, di cui l'uno aveva accanto, disfatti ornai dalla ruggine, i resti
che parevano d'una spada.

Chiuderò con l'accennare come poche ore prima di ripartire per Ge-
nova acquistassi pel Museo una grossissima anfora stata trovata anni
sono in una vigna dei dintorni della città.

Genova, 22 aprile 1901.
 
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