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Baudi di Vesme, Alessandro: Atti della società: (1903)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.11589#0317
ATTI DELLA SOdETÀ
303
Il socio Carbonelli presenta una tavola di forma tonda,
sopra una faccia della quale, convessa, è dipinta la Ver-
gine col Bambino. Questa tavola, del secolo xv, come pare,
proviene da Alessandria ed appartenne alla famiglia Bor-
riglione.
Lo stesso socio presenta una daga antica trovata a Sil-
vano d'Orba ed un pugnale scoperto a Balzola.
Il socio Vacchetta presenta due avanzi di fibule smal-
tate scoperte a Bene Vagienna, nell'autunno del 1899, sotto
il sedime di una strada romana. Esamina di qual natura
sia il lavoro di smalto, e cita in proposito le opinioni del
Delaborde, del Viollet-le-Duc e del Gondakoff sullo smalto
degli antichi.
Il socio Rondolino legge un suo lavoro su alcune iscri-
zioni romane inedite di Bruino, di Sangano e di Roppolo.
Il socio corrispondente De Iordanis dice di aver avuto
notizia dell'esistenza di una lapide romana, probabilmente
inedita, a Salussola.
Il presidente esprime il desiderio che questa lapide sia
ricercata, e che si trovino certe iscrizioni di quel luogo
pubblicate dal Durandi nel libro Dell' antica condizione del
Vercellese (1766) e ripudiate come falsificazioni da epigra-
fisti moderni. Una di esse già fu trovata dal dott. Luigi
Schiaparelli e pubblicata negli Atti della R. Accademia
delle scienze, XXX, p. 195. Egli vorrebbe che si rinvenis-
sero anche le altre per dimostrare che il Durandi può averle
lette male e male pubblicate, senza essere un falsario. Le
iscrizioni false del Piemonte occidentale, pubblicate in altri
suoi libri, gli erano state comunicate dal noto falsario Giu-
seppe Meyranesio.
Adunanza dell'11 marzo. — Presiede il presidente Fer-
rerò, il quale commemora il socio corrispondente Luigi
303
Il socio Carbonelli presenta una tavola di forma tonda,
sopra una faccia della quale, convessa, è dipinta la Ver-
gine col Bambino. Questa tavola, del secolo xv, come pare,
proviene da Alessandria ed appartenne alla famiglia Bor-
riglione.
Lo stesso socio presenta una daga antica trovata a Sil-
vano d'Orba ed un pugnale scoperto a Balzola.
Il socio Vacchetta presenta due avanzi di fibule smal-
tate scoperte a Bene Vagienna, nell'autunno del 1899, sotto
il sedime di una strada romana. Esamina di qual natura
sia il lavoro di smalto, e cita in proposito le opinioni del
Delaborde, del Viollet-le-Duc e del Gondakoff sullo smalto
degli antichi.
Il socio Rondolino legge un suo lavoro su alcune iscri-
zioni romane inedite di Bruino, di Sangano e di Roppolo.
Il socio corrispondente De Iordanis dice di aver avuto
notizia dell'esistenza di una lapide romana, probabilmente
inedita, a Salussola.
Il presidente esprime il desiderio che questa lapide sia
ricercata, e che si trovino certe iscrizioni di quel luogo
pubblicate dal Durandi nel libro Dell' antica condizione del
Vercellese (1766) e ripudiate come falsificazioni da epigra-
fisti moderni. Una di esse già fu trovata dal dott. Luigi
Schiaparelli e pubblicata negli Atti della R. Accademia
delle scienze, XXX, p. 195. Egli vorrebbe che si rinvenis-
sero anche le altre per dimostrare che il Durandi può averle
lette male e male pubblicate, senza essere un falsario. Le
iscrizioni false del Piemonte occidentale, pubblicate in altri
suoi libri, gli erano state comunicate dal noto falsario Giu-
seppe Meyranesio.
Adunanza dell'11 marzo. — Presiede il presidente Fer-
rerò, il quale commemora il socio corrispondente Luigi