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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 7.1897

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Molinari, Vittorio: Sepolture antiche scoperte a Canelli
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https://doi.org/10.11588/diglit.11589#0325

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SEPOLTURE ANTICHE SCOPERTE A CANELLI

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maggiori l'orlo della bocca è alquanto rovesciato all'infuori ;
intorno ad alcune poi girano linee incavate regolari che ne
rendono la superficie ondulata, e ne costituiscono l'unico
ornamento, poiché non vi ha alcuna traccia di disegni o
figure. La terra cotta è di pasta piuttosto fina, di colore
rosso-giallognolo.

Su ciascuna urna erano poste una o due pietre greggie
che ne chiudevano la bocca.

Ogni urna conteneva frammenti di ossa umane, recanti
traccie di carbonizzazione.

Nessuna moneta fu rinvenuta nelle urne. Una sola di
esse conteneva, misti alle ossa, alcuni frammenti di ferro,
che furono diligentemente raccolti dal sottoscritto. Tra essi
sono notevoli: un frammento di coltello o pugnale, che
appare dovesse avere una impugnatura di legno : — una
fibula appartenente al tipo La-Tène.

Nel terreno che circondava le urne si trovarono fram-
menti di carbone vegetale. Le pietre che servivano a chiu-
dere l'apertura delle urne serbano evidenti traccie di fuoco,
e sono probabilmente le stesse che avevano servito alla
formazione del rogo. Tenendo anche presente la notevole
profondità a cui furono trovate, le urne debbono quindi
riferirsi ad un'epoca molto antica nella quale era in uso
una cremazione rudimentale, i cui avanzi ossei venivano
raccolti nell'urna funeraria e sotterrati forse nello stesso
luogo ove la cremazione erasi fatta.

Secondo ogni probabilità, le urne scoperte a Canelli
risalgono ai tempi dei Liguri Stazielli, i più antichi abita-
tori della regione dei quali si abbiano sicure notizie.

Torino, 13 gennaio 1904.

Vittorio Molinari.
 
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