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archeologia e belle arti
Si dice che la tomba su cui si trova questo musaico sia
quella di Aleramo.
Di Aleramo e della sua tomba spero di poter dire più
ampiamente in un lavoro da me preparato : basterà qui ora
un cenno.
Aleramo nel 961 (1) fondò la badia di Grazzano e nel
967 (2) ricevette vaste donazioni dal grande Ottone. Da un
documento autentico del 991 (3) ricaviamo ch'egli era già
defunto in tale anno. Gli scrittori (4) che trattarono di cose
aleramiche dicono che fu sepolto in Grazzano, ove si vede
la seguente iscrizione:
montisferrati AlEDRAMUS marchio primus
HlC i a cet merito nunc super astra v i G e t.
Cuius ossa Stefanus Rolla Commendatarius
Perpetuus Abbatiae Sanctorum Salvatoris , Victoris
et Coronae Alias Coronatae in hoc divae Virginis
Sacellum e peristilio ecclesiae veteris destructo
Transportavit. m. d. lxxxi. Idibus Octobris.
Ora da mss. tuttora esistenti nell'archivio parrocchiale
di Grazzano risulta che per ecclesiae veteris dobbiamo inten-
dere la vecchia chiesa campestre di S. Martino, e che della
supellettile della tomba prima del trasporto faceva parte una
spada, che andò perduta: però da un disegno dell'elsa
tuttora visibile in ms. del citato archivio risulta che questa
(1) Ughelli, It. Sacr., IV, p. 770; R. I. S. XXXIII, p. 322; Mo-
RiONDO, M. Ag., II, p. 292.
(2) R. I. S., XXXIII, p. 325; H. P. M., Chart., I, p. 217; M. G. H.,
Dipi. I, p. 462.
(3) Mon. Ag., I, p. 9.
(4) R. I. S., XXXIII, p. 326: Dentis, Compendio Islor., p. 79,
Torino, 1707; Molinari, Storia d'Incisa, I, p. 114, Asti, 1808-10; Gior-
celli, Cronaca del Monferrato di Galeotto del Carretto, p. 225, Ales-
sandria 1897.
archeologia e belle arti
Si dice che la tomba su cui si trova questo musaico sia
quella di Aleramo.
Di Aleramo e della sua tomba spero di poter dire più
ampiamente in un lavoro da me preparato : basterà qui ora
un cenno.
Aleramo nel 961 (1) fondò la badia di Grazzano e nel
967 (2) ricevette vaste donazioni dal grande Ottone. Da un
documento autentico del 991 (3) ricaviamo ch'egli era già
defunto in tale anno. Gli scrittori (4) che trattarono di cose
aleramiche dicono che fu sepolto in Grazzano, ove si vede
la seguente iscrizione:
montisferrati AlEDRAMUS marchio primus
HlC i a cet merito nunc super astra v i G e t.
Cuius ossa Stefanus Rolla Commendatarius
Perpetuus Abbatiae Sanctorum Salvatoris , Victoris
et Coronae Alias Coronatae in hoc divae Virginis
Sacellum e peristilio ecclesiae veteris destructo
Transportavit. m. d. lxxxi. Idibus Octobris.
Ora da mss. tuttora esistenti nell'archivio parrocchiale
di Grazzano risulta che per ecclesiae veteris dobbiamo inten-
dere la vecchia chiesa campestre di S. Martino, e che della
supellettile della tomba prima del trasporto faceva parte una
spada, che andò perduta: però da un disegno dell'elsa
tuttora visibile in ms. del citato archivio risulta che questa
(1) Ughelli, It. Sacr., IV, p. 770; R. I. S. XXXIII, p. 322; Mo-
RiONDO, M. Ag., II, p. 292.
(2) R. I. S., XXXIII, p. 325; H. P. M., Chart., I, p. 217; M. G. H.,
Dipi. I, p. 462.
(3) Mon. Ag., I, p. 9.
(4) R. I. S., XXXIII, p. 326: Dentis, Compendio Islor., p. 79,
Torino, 1707; Molinari, Storia d'Incisa, I, p. 114, Asti, 1808-10; Gior-
celli, Cronaca del Monferrato di Galeotto del Carretto, p. 225, Ales-
sandria 1897.