Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bandini, Angelo Maria
De obelisco Caesaris Augusti e Campi Martii ruderibus nuper eruto commentarius — Rom, 1750 [Cicognara, 2516]

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.8409#0107

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
dell' Obelisco di Cesare Aug. Cap.XIV.

si

servatur ,quod, licet ad perpendiculum extol-
lantur , aliquantilper traclu temporis decli-
nant.
Neque dicendum eft, id accidiffe ex inter-
no ingentis marmoris meatu, bafi fubpofiti,
quod antiquitus fedimentum facerepotuerit;ob-
fervatum enirn fuit, cum impofìta bafis fubdu-
ceretur, ex ea parte marmor omnino in fruita
fuiflè contritum ; Hsec enim marmoris debilitas
fieri tunc potuit, cum magna vi ad terram Obe-
lifcus profterneretur; cum prcefertim a nobis id
in ea parte accidisse deprehenfum fit, qua ja-
cens Obelifcus innitebatur .

Quod quidem mirifice confirmatur
ex hoc , quod iubneélam experimento .
Duabus ingentibus quadratis marmoreis bafi-
bus ( quarum prima, ut innuimus , plures in
partes in uno ex angulis consradta eli; ) iiiper-
imponebatur ftylobata. Sub hisce paulo am-
plior pariter quadrata bafis, leu area ex la-
pide tiburtino porrigebatur. Stylobata , &
basibus arnotis, aliòque advecìis, fepe laudatus
Jacobus Stuartus summa quidem solertia inve-
ftigare sategit, num amplior hx,c basis, seu area
ad libellam composita aquae qute undique inibi
asfluebat,luperficiei,responderet:invenitque an-
gulum illum , cujus latera ad meridiem <Sc occi-
dentem respiciebant.maxime depressìim , & per
duas Anglicani pedis uncias humiliorem oppo-
sito .
Si itaque in hujus sedimenti cauflàs , ex
quo in Obelisco inclinationem induci necelìà-
rio debuerat, inquirere velimus ; nemo unquam
sibisuadebit,illud ab eorum artificum.quiaream
hanc ftraverunt, inscitia , vel ofcitantia ortum
duxiflè ; fed atotius molis fundamento , quod
eo in angulo vel vitio foli ; vel inundationibus
Tiberis ; vel terrsemotibus aliquantifper cefse-
rit . Quapropter non temere affirmarì pone
exiftimo , tremoribus potius, atque inundatio-
nibus, quam alia quacumque de caufia Obelifci
umbram, ad ftratas ex aere regulas non amplius
refpondissè.
De varia Obelisci sortuna posi Plinii
tempora.
Caput XV.
T)Ost Plinii aetatem , Obelifcum ad priftinum
-■- usum redigere , ut mihi videtur, nemini
cordi suit ; iique, qui fubfecuti funt Scriptores
hac de re, ne verbum quidem protulere . Ex eo
vero, quodinhumo essodienda ftratum lapi-

tiientedimeno col tratto del tempo qualche poco in-
clinare .
Ne vale il dire, che la variazione dell' uso
dell' Obelifco pojfa ejfer nata da una interna ca-
vernetta di un gran pezzo di marmo , pojìo im-
mediatamente fotto il piedijìallo che potejfe aver
ceduto nel tempo antico ; ejfendofi osservato , nel
tirar fuori il piedijìallo che venne da quella par-
te a mancare affatto detto marmo, col ridurfi in
più pezzi ; poiché pub esfer provenuta una tal de-
bolezza del marmo dal grande impulfo , fatto dall'
Obelifco, mentre veniva atterrato a gran forza ,
da quella parte appunto , fopra la quale si e offer-
vato , che effo per anche poggiava .
E che ciò fia la verità apparifce evidente-
mente dalla qui anneffa efperienza . Il piedijìallo
reflava fopra due zoccoli di marmo , il primo dei
quali in un angolo fi rompe in più pezzi, come
abbiamo accennalo . Sotto di quejìi ci era un altro
più largo zoccolo,oplateari quadrata compojìadi gran-
difsimì pezzi di travertino . Dopo che fu levato
e il piedistallo, e i detti zoccoli , il più volte loda-
to Signor Giacomo Stuart lafciò ,che si riempieffe
tutto lo spazio di acqua, che abondantemente da
ognintorno vi fcorreva , per ritrovare se il detto zoc-
colo o platea scsse a livello , corrifpondendo efatta-
mente alla superficie dell' acqua ; e trovo, che quell'
angolo , i cui lati voltavano a mezzodì, e all'
occidente , era più baffo dell'oppojìoper due once del
piede Inglese .
Consederando per tanto un tale abbassamento,
che dovea necessariamente sar piegare V Obelisco,
neffuno potrà mai perfuadersi esser nato quejto da
negligenza degli artesici, che sormarono detto slrato,
o platea , ma bensì dal sondamento m e defimo , che
in quella parte , o per vizio del fuolo , o per le
inondazioni , o per i tremoti abbia alquanto ce-
duto . Perciò panni , che fi poffa con tutta proba-
bilità ajferire , che dalle inondazioni , o tremo-
ti più tofto che da qualunque altra caufa poffa ef-
ferfi mutata la esatta corrifpondenza dello Gno-
mone .
Stato dell' Obelifco dopo i tempi di
Plinio .
Capo XV.
DOpo V età di Plinio , non pare, che vi sia
siato alcuno , che abbia pensato di risiorare
l'uso dell'Obelifco ; e quelli Scrittori , che ne han-
no di poi fatta menzione, nulla ci dicono sopra di
ciò. Dall' efferfi però offervato nello fcavare , che
l era
 
Annotationen