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Bandini, Angelo Maria
De obelisco Caesaris Augusti e Campi Martii ruderibus nuper eruto commentarius — Rom, 1750 [Cicognara, 2516]

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https://doi.org/10.11588/diglit.8409#0202

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(LX)
LETTERA X. EPISTOLA X.

DEL SIGNOR WEIDLERO
al medefimo.
ILpasso di Plinio nellib.xxxvi. cap.x.siccome sono
ancora molti altri, e corrotto . Specialmente le
parole , che s'incontrano nelle principali edizioni im-
prefse giujìa la fede dei Codici mss. così .
Strato lapide, ad Obelisci magnitudinem,
cui par fieret umbra Romae, confecìo die , ho-
ra fexta, che fi devono emendare , acciò convenga-
no alla pofizione dell' orizonte di Roma . Cioè che il
lafìrico di pietra, Jìeso folamente , fecondo la gran-
dezza dell' Obelifco , non può comprendere V ombra
masfima brumale . Inoltre non e menzionato ne il me-
fe, ne il giorno, nella di cui ora fejìa equinoziale , o
sia neW ora meridiana , V Obelisco gettosfe in Roma
l'ombra eguale alla fua lunghezza . Ejfendo adun-
que chiaro, che /' altezza del Polo fopra V orizonte
in Roma e di xli. J4. e l'altezza dell' equato-
re XLviir. 6. ne fegue, che intorno al tempo bru-
male , oppure nello Jìejfo giorno del Solflizìo inver-
nale , la minima altezza del Sole meridiana ivi e
xxiv. 36. alla quale corrifponde quella ragione^
tra il Gnomone , e 1'ombra , che e tra L. cix. La-
onde in quel tempo V ombra epiù lunga due volte e
più dell' Obelifco, dijìendendofi nel piano orizonte'
le . Gheftapoi eguale all' Obelifco diventa, alzan-
Aofi il Sole xlv. quale appunto fi vede in Roma nel
mezzo giorno , quando la declinazione del Sole in
Anjìro ili. 6. moflra il diluì luogo neW eclittica
xxii. 10. dove trovafi il Sole otto giorni in circa pri-
ma del fine dell' inverno , 0 avanti V equinozio di
primavera . Quefle ragioni agronomiche m induco-
no a credere, che Plinio, comecché efperto nella
fcienza delle felle , abbia forsè fritto nel modo , che
segue : Strato lapide ad umbra; Obelifci magni-
tudinem , cui par sieret umbra, bruma ( cioè
nell' inverno ) consecìa sere hora sexta. Del re-
Jìante , dicendo chiaramente Plinio , che il mirabi-
le ufo , aggiunto all' Obelifco da Augurio , era di
ritrovare le ombre del Sole, e le grandezze dei gior-
ni , e delle notti, e che serviva per V ojfervazione
dei giorni, e manifeflo, che V Obelifco una volta
eretto nel Campo Marzo, servisse principalmente di
gnomone, sintanto che non sifacesse mutazione alcu-
na nel lajlrico, e che fegnati sossero nella linea meri-
diana i decrementi dei giorni, e delle notti, coli' in-
tervallo della mezza ora , avendo noi da Tolomeo
(Geogr lib. i. cap.xxill.) che gli Antichi in tal
modo filiti erano d; dividere i climi del mondo. Addio.
Vittemberga 20. Marzo.

W E I D L E R I
ad eumdem .
LOcus Plinii xxxvi.x. quemadmodumplu-
rimi paffim , mendosus eft . Singillatim
verba in primis editionibus ad sidem' codicum
mss. impreffis obvia.
Strato lapide , ad Obelifci magnitudinem , cui par
sieret umbra Roma , confecìo die, hora fexta, qua?
emendanda sunt , ut polmoni horizontis Ro-
mani congruant. Scilicet ftratum lapideum ,
tantum ad Obelifci magnitudinem exporre-
cìum umbram brumalem maximam non capit.
Prseterea deeft mentio menfis & diei, cujus ho-
ra fexta aequinoctiali, five meridiana Obelifcus
Roma? umbram longitudini suas parem proji-
ciat. Gum itaque conftet, Roma? polum xli.
54. iEquatorem xlviii. 6. fupra horizon-
tem attolli, fequitur , quod circa brumam, vel
ipfo folftitii hyberni die , altitudo Solis meri-
diana ibi minima fit xxrv. 36, cui ratio gno-
monis ad umbram l. cix. refpondet. Quapro-
pter eo tempore umbra duplo , Scamplius lon-
gior fit Obelisco, fiquidem in planitie horizon-
tis diifundatur . Veruni umbra Obelifco par
redditur , ad Solis altitudinem xlv. qualis in
meridie Romae vifltur, cum Solis declinatio in
Aultrum locumejus in Ecliptica xxn.io.
notat , ubi Sol circiter oiliduo ante hiemem
fìnitam , live ante iEquinoctium vernum verfa-
tur . Hte rationes Aftronomicae movent me ,
ut credam , Plinium , quippe fideralis fcientiae
gnarum, sorfan sequentem in modum fcripsifle:
Strato lapide ad umbra. Obelifci magnitudinem , cui
par fieret umbra , bruma ( hieme ) confecìafere ho-
ra fexta. Geterum cum Plìnius diserte narret,
mirabilem usum 5 quem Auguflus Obelisco ad-
didit, spedlasse ad deprehendendas Solis um-
bras, dierum nocìriumque magnitudines , èc
ad observationem dierum , liquet Obeliscum
in Campo Martio olim eredlum , usum preci-
pue gnomonicum , quamdiu stratum vitium
non fecerat, habuissè , ac decrementa dierum
& noélium in linea meridiana semihorse inter-
vallo sìgnata suissè , quandoquidem a Ptolem&o
Geographice lib.i. cap.xxui. discimus, Vete-
res ea ratione climata orbis terrarum discrimi-
naflè. Vale .

Vitembergd die 20. Martii.

EPI-
 
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