Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bandini, Angelo Maria
De obelisco Caesaris Augusti e Campi Martii ruderibus nuper eruto commentarius — Rom, 1750 [Cicognara, 2516]

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.8409#0128

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
102

de Augusti Cms. Obelisco Cap.XIX.

Finalmente non deepassarfi fìtto Jìlenzio, che
abbiamo giujìo motivo di credere , che cadesse pure
neW animo di Alessandro VII. di sar [coprire , e di-
sotterrare il nosir Obelifco : poiché da una lettera in-
edita del celebre Kirchero data nel mdclxvi.'appari-
risce , ejser egli andato per ordine Pontisicio a vifitar
detta mole .
In che occasione sia slato scoperto per la
terza voJta l'Obelisco e in che maniera ti-
rato fuora dalle rovine di Campo Marzo
Capo XX.
FAcendo i PP. Agojliniani della Madonna del
Popolo gettare a terra alcune case antiche in
Campo Marzo per sabbricarne delle nuove , più va-
ghe, e comode , su per la terza volta nel principio dell'
anno uiT>cc)iLY\n.fcoperto l'Obelisco, di cuiparliamo,
che reslava sotterrato xjv.palmi incirca sitto il piano
della Città , e rotto in cinque pezzi, che ad ogni modo
rimanevano di vajìa mole . Giuntane la notizia a
-BENEDETTO XIV. Pontesice di eccelsa mente ,
giudicando egli doversi in ogni conto conservare la me-
moria di un sì prezioso avanzo della più remota
antichità per sì lungo tempo sepolto, ordinò, che si
procurasse di tirarlo fuori, impegnandosi a sar egli
(i) Comes Josephus Garampius morum probitate , ac
rnultiplici eruditione juvenis ornatissimus , mihique ami-
ciuìmus, cum superiori Autumno Urbinatem agrum per-
agrarct , ut , invisis Bibliothecis & Archivis , reconditos
eruditionis thesauros sibi compararet, mihi per literas fi-
gnisicavitj se in conluffranda Prasulis Chriftophori Bat-
telli Bibliotheca, quas Sascoborenfi in Oppido extat, Ur-
banier.sis Dicecefìs , literas duas Tom. vi. Mifcellan.pag.
168. isi feqq. Athanafii Kircheri , inveniifej quarum
imam occafione Obelifcum noflmm Pontisìcio jussu invi-
(eiidi, alterati! vero de ufu ejufdem exaraverat. Hoc
itaque nuncio permotus , nulla interposta mora , ut eas
prae manibus haberem , ad amplhsimum Urbini Prassidem
Stoppaniunn mihi consugiendum duxi, quippe qui probe
noverarci quam fpe^tatas probitatis, humanitatis, ac do-
ctrinas Pral'ul ab omnibus haberetur, dum ad Magnuin
Jìtruriae Ducem , Oratoris munere laudabiliter funge-
retur. Qua occafione, docìis viris summa benevolen-
za , ac munifìcentia fovendis , ac promovendis immor-
tale fibi nomen comparavit . Illeigitur, has Kircheri
literas mihi diligentisfime tranfcriptas mifit, quarum pri-
ma ita fe habet.
Èmìnentifi. Sig. e Padron mio Colendiss.
Ho efeguito V ordine di T^pSlro Signore andandome-
ne tre volte per ojservare la fotterranea Guglia , che
nelle cantine di Campo Marzo fi vede; ed ho o/ferva-
to parimente con ogni diligenza il fitto, la grandezza,
e la corrozz'ione di quella , nelle già dette due Can-
tine , dalle quali ano de'fuoi lati fi feopre . Vertanto
tutto ciò, che è Slato ojservsto da me , ho giudicato
impediente [(negarle con quelle poche righe". Isella
prima Cantina fi vede un pezzo grande e più grojfo,

minoris notae Scriptores 5 quos siìentio praeter-
eundos esse existimo .
Heic poftremo adnotand um censeo , nos me-
rito suspicari poffe .Obeliscum hunc insignem
detegendi, Se e Campi ruinis emendi, in men-
tem quoque Alexandri VII. venisse Ex Celebris
enim Kircheri ms.epistola de An.MDCLXvr.'col-
ligitur , quod ipse laudati Pontisicis jussu se ad
Obeliscum invisendum contulerat.
Qua occasione tertio repertus Obeliscus, & qua
razione erutus e Campì Martii
ruderìbus .
Caput XX.
CUm Augustiniani PP. , qui Caenobium in-
colunt Porte Flaminia adjacens , yetuftas
quisiam sedes in Campo Martio evertendas cu-
rarent, ut novas ibidem extruerent, fplendidio-
resque;tertio detedlus eli ineunteA.MDCcxLvm.
Obeliscus de quo agimus , sex circiter cubitos
insra Urbis solum depreffus, & in quinque, ma-
gn^e tamen adhucmolis sruita dissractus. Id ubi
ad BENEDICTUM XIV. Pontisìcem fapien-
tissimum delatum eft , pneclarum adeo vetuftis-
siraa: antiquitatis monumentum tamdiu confe-
pultum ab oblivione vindicandum ratus, fta-
tim imperavit, ut prasclarissimse molis emenda*
ratio
la base del quale dovrebbe ejsere quasi dodici palmi,
ed alquanto più . T^ell' eSlremità però è rotto, onde
non moSlra continuazione con l'altro pezzo • Ho tro-
vato anche vicino a quello pezzo il 'Piedestallo anti-
co , nel quale fu fermata la detta Guglia ; vi 2 anco-
ra il principio deW inficrizione , che in tal guifia co-
mincia C^ESAR DIVI. Il rimanente , per ejsere sot-
ta della terra , non su pofibile poterlo leggere . Il
principio però della inficrizione corrifiponde a quella ,
che fu /coperta , e copiata dal Signor Michele Mer-
cato nel tempo di Giulio IL "Pontefice ; V altro pezzo
nella seconda Cantina fi vede. Sopra quegli due pez-
zi ( il fecondo dei quali ì longo due palmi; e diSlac-
cato per la rottura dal primo ) è fondata la mura-
glia di due Cafe. L'ultimo pezzo della Guglia fi emen-
de dalla Cantina fiotto la Strada pubblica, verfo il "Pa-
lazzo del Signor Cardinale d'Jtcquaviva , ed è prò*
sondo siotto terra 3. , 04. palmi , di modo che potreb-
be ficoprirfi tutto queSlo con pocbijftma fpefa, poiché
dalla proporzione della Guglia mi fono avveduto, che
la punta non pojfa arrivare ne anche al detto "Palaz-
zo . Se però queSV ultimo pezzo fia intiero , 0 rotto
non ne pojso aver feienza , mentre la notiz'a di que-
Slo depende dal fuo feoprimento . Efendo dunque la
prefente Guglia [partita in più frammenti , farà più
sacile il cavarla fuori e di meno fpefa, come anche ad
alzarla ; nel reSlo io mi rimetto al parere di circhi-
tetti. E non occorrendomi altro, con profondo inchi-
no bacio la Sagra Porpora , e pregando!; da f)io ogni
contento.
Coli. I{om. 28. di Luglio 1(566.
Jji VoSìra Eminenza
Servo "Vmilist. e Divotifs-,
~4tanafio Kircber.
 
Annotationen