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Bandini, Angelo Maria
De obelisco Caesaris Augusti e Campi Martii ruderibus nuper eruto commentarius — Rom, 1750 [Cicognara, 2516]

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https://doi.org/10.11588/diglit.8409#0132

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io6 de Augusti Cìes.
dell' Aguglia , caduta verso l'aspetto di mezzo gior-
no . Qnesìa adunque giaceva insranta in cinque
pezzi con la farti inseriore più elevata, , e posa-
va al principio spra del piedi/tallo , il rimanente
poi declinava , ma più immerso nel suolo, essendo
la cuspide prù prosondata, del rimanente di ejso.
La supersiae di quejìo Qbelifco , che in parte
reslava occupata dal muro divisorio delle cantine,
e in parte reflava sitto la Jìrada pubblica, sco-
perra che su , si trovò tutta siortecciata, e spo-
gliata di Geroglifici > la quale scortecciatura si essen-
deva anche dai due lati, per la metà incirca del-
ti loro larghezza , e il lato, che riposava sopra
l terreno, con la metà incirca degli altri due la-
ti » poco, o niente era danneggiato nella superficie,
conservando imprejsi i Geroglisici, che oggi si ve-
dono nel luogo , in cui si "e tra/portato, e si e espo-
sio alla visia degli eruditi *
La parte poi, che più di ogni altra conserva
imprejsi i Geroglifici , "e appunto quella , che quando
si trovava inalzato V Qbelisco , era esposid all'aspetto
di mezzo giorno ; come si pub osservare nelle ta-
vole diligèntemente incife > e posie nel sine di que-
Jìa Opera.
Continuarosi a prosondare lo favo nel luogo del
pkdsiallo , cominciò a sopri.si in quella parte
che riguardava Ponente V Insirizione solpna in
bellijsimi caratteri, e confidi ivamente l'altra in
caratteri egualmente grandi nel lato oppofto, e re-
spettivamente all' aspetto di Levante* le quali In-
srizioni sono del tu"to unisormi . Gli altri due
lati poi , sì all' aspetto di Tramontana , che di
Mezzogiorno, si trovarono senza alcuna Insiri-
zione .
Scopertasi tutta V altezza del vivo del piedi'
Jìallo, che e di palmi xix} non su ritrovato al-
la cima del medefimo alcun segno di Cimasa, o
Cornice , che gli sacejse corona , bensì a pie di esso
cominciò ad apparire una risega di marmo di pal-
mi ± di projettura suori del vivo del piedisiallo
all' intorno, che veniva a sormare un primo zoc-
cclo alto palmi nl| di projettura , satto di
marmo Bardiglio tutto di un pezzo , largo in qua-
dro palmi xi v. Succedeva a quesio, altro simi-
le secondo zoccolo, che sormava risega della siefsa
projettura , alto palmi 111 ~ e largo in quadro
palmi xv. dello stesso marmo Bardiglio , che era
diviso in due pezzi di unisorme grandezza, ben
congiunti nel mezzo V uno all' altro.1
All' intorno di quesio secondo zoccolo esisieva un
gradino di marmo scorniciato nella saccia, e per
( i ) Id minime congruit cura a eli. Mercato tra-
dhìs Càp.xxiv., videlicet Julii II. state in Martio Cam-
po Obelisci ab Augusto politi basim fuisse deteflam , ea-
que occasione ipsum se observasse , supra fundamentum
quadratum stylobatam ex albo marmore confe&um , fuis-
se locatum, altitudine vu. ped. semis, cujus infima pars

Obelisco Cap.XX.
que partes diffradlusata tamen, ut pars inferior,
ea videlicet, quae stylobatae ari tea innitebatur,
altior ceteris emineret, dum interim partes re-
liquie , quo magis adcuspidem accedebant, eo
profundius solo immergerentur.
Hujusce Obelisci superficics , quae partim a
pariete , vinarias celiulas dividente , partima
via publica tegebatur, detedla vix ruit, cum de-
corticata , ac hieroglyphicis notis carens re-
perta eri ; decorticatio vero duorum hinc inde
laterum, dimidiam ferme eorum latitudinem
complexa erat, dum reliquie horurri laterum
partes, una cum integro latere, telluri antea
innixo, nihil ferme , quoad superficiem Jncom-
modi passae sunt, adeó ut arcana impressà serva-
verint, quae etiamnum eo loci eruditorum ocu-
lis subjiciuntur .
Pars vero , quae prae Ceteris integra servat
hyeroglyphica , ea profecto est , qua; Pyramide
adhuc ltante ad meridiem diredla erat, ut in ta-
bulis diligentissimc aere incisis , in calce hujus
Operis observare per se qu'sque potei! .
Profundiori deinde eo loci facta cavitate ,
ubi stylobata locatus erat.ea innoteseere inscri-
ptio coepit, quae Occasum respiciebat elegan-
tilTìmis literis insculpta: altera dein detecta in-
scriptìo fuit priori opposita , seilieet Orienterà
verliis direéla, literis ejusdem magnitudinis de-
signata.quae quidem inscriptiones eaedem omni-
no sunt. In aliis vero lateribus ad meridiem ,
Boreamque direétismulla comparuit inscriptio.
Integra stylobatae soliditate detecìa, quae
palmorum eli xixì nullum in ejus vertice co-
ronae vestigium observatum fuit, inferius tamen
patere caepit circa basim marmorea projedlu-
ra { unius palmi, basim primam esformans ex
indiviso marmore, quo J vulgo Bardiglio vocant,
elaboratane , cujus altituJo palm. erat iili ta-
titudo vero , uti ajunt, quadrata, cujusvis la-
teris longitudine erat palm. xiv. Huic primae
basi consimilis altera visebatur , eamdem proje-
cìuram esficiens , eodemque marmore consta-
bat, alta quidem palm id[ sed latitudinem ,
ut ajunt, quadratam habens palm. xv. Ea vero
ex duabus , iisdemque aequalibus componeba-
turpartibus , mutuo firmiterque connexis . '
Gradus marmoreus, tam laterali, quam su-
periori corona expers, secundam hanc basim
inclu-
per iv. altitudinis pedes , xn. pedes latitudine Compiè-
eìebatur, luperior vero per reliquos ni. pedes semis
paullatim imminuebatur pedes il.,ut ita marmoris, quod
vulgo granito rosso nuncupant, superinnixi latitudine"1
exasquaret.
 
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