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Bandini, Angelo Maria
De obelisco Caesaris Augusti e Campi Martii ruderibus nuper eruto commentarius — Rom, 1750 [Cicognara, 2516]

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https://doi.org/10.11588/diglit.8409#0135

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dell' Obelisco di Cesàre Aug. Cap.XXL 109
regulasex are inelusas , strato silo. Super limite ho- è CG . La curva più vicina alla base C è la Ara-
ne xi i.suemnt adnotata dierum, ae noclium magni- da dell' ombra nel giorno del Solstizio estivo ,
tudines intra limitesfignorum . Per eas regulas decre- e 1' ombra meridiana corrispondente, è CE . La
scebant umbra, quando a bruma ex F mutabantur.per curva più lontana dalla base è la strada dell' om-
(j , & veniebant sub Solsticio in E, quando e fi brevif- bra nel Solstizio jemale , e 1' ombra meridiana
sima umbra fecundum CE. Accrefcebant autem, quan- che le corrisponde, è CF . Le altre curve corri-
lo bine ad brumam rurfus extendebantur , & siebat spondono a i giornimei quali il Sole entra nei ri-
umbra meridiana CF . Dmbram enim meridianam manenti segni celesti, conforme si vede dalle no-
suìsse designatam, Plinius inquit, qualis eft sub ho- te astronomiche dei medesimi. Le linee d' ambe-
rà vi. die medio conseclo . Dicens autem umbram—> due le specie , cioè rette, e curve sono deseritte
trine sieri parem Obelisco ; ijìud haudquaquam intel- da Plinio , quando parla di righe di bronzo in-
lexit ad eamdem proceritatem , quod in uno tantum castrate nel pavimento . Nei termini della linea
climate Veneto evenit aquinocìiorum die , fed parem oraria xn. corrispondenti a ciaseun segno erano
dixit, quatenus umbra , & gnomon respondent ad ra- notate le grandezze dei giorni, e delle notti.
tionem , qualis Roma eft , videlicet ut umbra aquino- Per le righe già dette seemava 1' ombra, quando
clialis CG fit vili, partium , qualium ejì ix. CD dal Solstizio jemale segnato F camminava per g,
Obeliscus, quod tantumdem eft , quod umbra CG fit e veniva al Solstizio estivo segnato E , nel qual
chi. pedum , qualium eft Obeliscus cxvi. Ad fimi- tempo 1' ombra CE è la più breve di tutto F an-
lem rationem umbra CE sit xxxvni. pedum , & duo- no. Da quello termine creseeva di nuovo fino
rum terciorum , & umbra CF cclvii. pedum . Quod al Solstizio jemale , nel quale 1' ombra meridia-
no ratio umbra matutina , & -vespertina ad eundem na diventava cf . Imperocché dice Plinio , che
modum ineatur ,proveniet extrema designationis spa- era segnata la lunghezza dell' ombra , quale si
tìum , quale eft ex. gr. velsuper limite bruma ad fie- ritrovava nell'ora vi. , cioè passata appunto la
clionem vili, bora, vel iv. plus mille pedum , quale metà del giorno . Del resto dicendo , che 1' ora-
agre optari potuit in Campo Martio impedito aliispu- bra meridiana diventava pari alla Guglia, non
blicis operibus, qua & Taftitate aream , & altitudine intese , che divenirle perciò della medesima lun-
umbram negassent. ghiare in opinione sum, quod re- ghezza , non accadendo tal cosa se non nel Cli-
gulailla inJìrato lapide nihil nostra hujus defignatio- ma che passa per Venezia nei giorni degli
ttis prater umbras meridianas , continebant. Facit ad equinozzj : ma disse pari, cioè corrisponden-
conjecluram, quod Vitruvius memorato loco deferì- te al gnomone nella proporzione di vili.
ptionem suam ultra meridiana* umbras non exten- a ix. :cioè che 1' ombra equinoziale meridiana è
dit&c. di vi 11. parti, delle quali l'altezza della Gu-
glia è ix. che torna l'itìesTo con dire , che essen-
do la Guglia alta cxvi. piedi, la lunghezza.»
dell' ombra sarà piedi cui. Per una simil ragio-
ne F ombra Solstiziale CE sarà di piedi xxxvni.
e due terzi , e F ombra cf di cclvii. Che se nel-
F istesTo modo si farà il computo della lunghez-
za dell' ombra nella mattina, e nella sera, si tro-
verà il termine dell' ombra nel Solstizio d'In-
verno alle ore vili, avanti mezzo giorno , o iv.
doppo mezzo giorno distante dalla base della
Guglia più di m. piedi, il quale spazio difficil-
mente potè averli nel Campo Marzo occupato
da altri edifizj , i quali coll'ampiezza della pian-
ta , e coli' altezza averebbero tolto il luogo all'
ombra della Guglia . Che però sono di sentimen-
to, che le righe di bronzo menzionate da Plinio
nel pavimento , non contenessèro altro dell' o-
rologio solare deseritto fin ora, che le ombre
meridiane . Questa congettura vien favorita dalF
oiTervarsi , che Vitruvio nel passo citato non
estende la sua deserizione oltre le ombre meri-
diane .
Ex adlatis verbis patet, solare horologium Val difeorso satto sin' ora e chiaro, che lo Ziegle-
horizontale Zierìerum deseribere voluissè , in_, ro ha inteso di darci la deserizione di un orinolo Sola-
& re
 
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