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Bandini, Angelo Maria
De obelisco Caesaris Augusti e Campi Martii ruderibus nuper eruto commentarius — Rom, 1750 [Cicognara, 2516]

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https://doi.org/10.11588/diglit.8409#0216

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( LXXIV )

zione dello slejso piedestallo , e però anche delle saceta,
dell'Obelijco dalla drittura della linea meridiana, verfo
Ponente di gradi i 5 , maravigliato al fommo dell'efi-
to inaspettato , per più giorni rifeci più volte la mia_>
ojservazione , e per non rimanere ingannato da alcun
disetto dell' ifìrumento, misi in opera più bussale ,
sempre collo fiejso efito,venendo fempre la medefìma de-
clinazione de'me de fimi fianchi dell'Ob eli fio digra-
di 1 J verfo Ponente . D' onde mi fembra di potere con
tutta fìcurezza inserire , che 0 lapofitura della linea
meridiana da' tempi di Augufio fino ad ora fi e muta-
ta per 15 gradi, cofa , che mi fembra affatto inve-
rifìmile , 0 pure, che quando da principio to ssejso
Óbelifco si inalzò in Roma, non fi pensò punto a un
Uso tale , aggiuntovi solàmente dopo /' erezione mede-
firna t
Fin qui fulla direzione de' sianchi dell' Óbeli-
sco : ora dirò ciò , che ho trovato appartenente alle
basi, e al sondamento. Sotto ilpiedeftallo medefimo fi
e trovato uno zoccolo tutto di un pezzo di quel marmo,
che qui chiamafi cipollino. EJso in più luoghi era gua-
jìo i e corrofo, e intorno ad ejfo vi rimanevano molti
pezzi di un fidile, che gli era fiato attaccato , ve-
dé'idofi a pie del medefimo ìtn lafirico di peperino .
tolto via quefto lafirico fi ritrovò un altro sintigli ante
zoccolo sirmato di duepezzi dello fiesso marmo, molto
bene confervato, e i medefimi pezzi in tal maniera
erano congiunti insierite nelle due facce orientale , e oc-
cidentale , che i più lunghi , e non interrotti fianchi
de' ine defimi riguardavano il Mezzodì, e il Setten-
trione . Per tutte le quattro sacce di quefio zoccolo fi
vedea correre una linea orizontale in un alrezzaugua-
le affatto all' altezza del fidile di fopra , la quale io
credo , sojse mèjsa per servire di regola agli artesici,
mentre daprincipio nel far qmff opera vifiaddattò
quel sidile medefimo . Imperocché dell' essere siato det-
to fidile daprincipio ivi affijso , e indi coli' andare del
tempo , alzato fu quél piedefiallo più alto , ne dà un
sicuro indizio sì l' accurata misiura dell' altezza , sì il
tratto del lafirico inferiore in una diftanza dalle sacce
del medefimo zoccolo corrìfpondente alla larghezza
dello flejfo fidile alquanto corrofo , e incavato , essendo
flato logorato da' piedi di que' , che vi sedevano attor-
no . Era quesio lafirico laparte la più alta del fonda-
mento , che rimanendo fiotto a tutta la mole, ne usiciva
in sinora per ogni banda. Veniva ejso sormato danove
gran majfi di travertino, ai quali da ogni parte era
attaccato il lafirico dello fpiazzo, che giaceva intorno,
e nel medefimo ultimo margine degli flejfi majsi fi vede-
va iiììpiccolo taglio, che riceveva ì lastroni del mede-
simo lafirico incafirativi.L'intervallo sra quefti due la-
Jìrichi eccedeva alquanto due piedi Inglefi , e il lafiri-
co inferiore rimaneva fìtto al prejènte piano della Città
per 30 palmi Romani ; potendofi indi ricavare per

tem . Cum inde viderem illud consequi, ut illa;
ipsa; ejusdem stylobata; , atque adeo ctiam Obe-
lifci facies in Occidentem declinarent a meri-
diana linea; ductu gradibus 1 ; , inexpeélatum
rei exitum summopere admiratus , observatio-
nem meam per plures dies iteravi pluribus vi-
cibus , ac plures , ne forte aliquod instrumenti
vitium me falleret , adhibui pyxides , eodem
semper eventu , eadem nimirum semper pro-
deunte eorundem Obelisci laterum declinatio-
ne graduum 15 in Occidentem ; unde illud mi-
ni videor satis tuto polse colligere , vel meridia-
na; linea; duétum ab Augusti astate adhsec no-
stra tempora 15 gradibus immutatum , quod
mihi quidem videtur prorsus inverosimile , vel
ubi primum Obeliscus ipse Roma; erectus est ,
nihii de usuejusmodi , post ejus nimirum ere-
«ftionem deinde addito , cogitatum .
Ha;c quidem de directione laterum Obeli-
sci : jam de basìbus & fondamento prodam_,,
qua; invenerim . Sub ipso stylobata inventa est
balìs quadrata ex unica ingenti ejus marmoris:
malsa , quod Itali dicunt Cipollino . Ea tamen
erat pluribus locis diffranta , atque exesa, circa
quam multa sedilis ipiì olim adnexi fruita super-
erant, Se ad ejus pedes area Albano constrata
lapide visebatur . Amoto hocce strato alia infe-
rior ac pari ter quadrata balìs inventa est ex bi-
iiis ejusdem illius marmoris massis compatta ,
satis illa quidem Ìntegra ; atque ipse malsa; ita
in Orientali, & Occidentali fronte conjunge-
bantur , ut Meridiem ac Septentrionem longio-
ra atque integra smgularum partium latera re-
spicerent. In singulis ejusdem frontibus linea
quidam ducili ad horizontem parallelo excur-
rebat, in ea altitudine , qua; altitudinem supe-
rioris sedilis accuratissime ada;quaret , quam
quidem prò nonna quadam opifìcibus proposi-
tam fuilse crediderim , dum ibidem in prima_s
operis construcrione illud ipsum ledile apta-
rent. Ibi enim primum sedile ipsum fuilse affi -
xum , ac deinde progrelsu temporis in superio-
rem basemelatum, tum illa satis indicat accura-
ta mensura, tum area; subjecla; tradtus eo a fron-
tibus ejusdem balìs intervallo, quod sedilis ipsìus
latitudini responderet, corrosus nonnihil , at-
que excavatus , pedibus nimirum attritus cir-
cumsedentium . Erat autem ha;c area ipsius fun-
damenti luprema pars , qua; toti subjecfta moli
circumquaque excurrebat. Ea quidem ingenti-
bus novem Tiburtinis lapidibus constrata erat ,
quibus quaquaversum adnectebatur lapideum
pariter circumjacentis area; stratum , ac in ipso
extremo eorundem lapidum margine incisura
tenuis visebatur,qua strati ejusdem circumjacen-
tis lapides iis inserri excipiebantur . Interval-
limi
 
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