( LXXXII )
Beco dunque un accordo delle mìsure ammirabile^
anzi incredìbile , del quale co fa si pofsa dtfiderare di
più aopropojico, per dimoftrare l'assunto , io per me
non lo vedo. Se quesìe mifure avesse avute in mano il
Kirchero , avrebbe senza sallo più mitemente trattato
Plinio allora , che propoli que' no. palmi, disse : Un-
de miror, quid Plinio in mentem venerit, quod
altitudinem ejus 120. pedum assèrat.... Sed qui
Plinium attente legerit, eum in multis similibus
deliquillè reperiet. Anche il Mercati avrebbe erra'
to meno, ove riducendo quejìi 11 o. palmi a' piedi an-
tichi al capo 14., e 1 j. asserma , che lo Jìejjb piede se-
condo V opinione comune degli Architetti conteneva
impalmo Romano, e minuti 14., 0 minuti 74., onde
gli vengono in cambio di piedi 82. piedi 89.7;. Im-
perocché più toslo giujìa la comune opinione contiene
minuti 80., e giujìa la determinazione del P. "Reyil-
las 79. £, i quali numeri da quel 74. del JMercati
dijseriscono più del dovere .
Corretto si selicemente Plinio , e determinata la
vera misura del piede Romano, e laverà altezza—»
dell' Obelisco in ejjìpiedi, rimane aperto V adito alla
correzione ancora di altri antichi Autori, sicchi esiì
quantunque e molto pojìeriori sieno, e per colpa de'
Copijìi sorsi anche asfai più corrotti, e guafti ; ad ogni
modo tolto V errore de' codici ricavati col copiare ,
dieno la misura vera,. lo ne metterò qui imo sidamente,
cioè Pub. Vittore, il quale nel libro de Regionibus
Urbis Roma; quell' Obelisco del Circo Massimo lo
mette dipiedi lxxxviii. e mezzo, e quesio di Campo
Marzo lxxii. Che quejìi numeri 0 prejso /' Autore
medesimo sieno siati poco esatti, 0 guafti dappoi per
colpa de' Copijìi , abbastanza si raccoglie, dal vede-
re , che così la disserenza sra detti Obelisci sarebbe di
piedi 16. 4- , la quale asserma Plinio, che su di soli 9.
Ma e se dicessimo, chepressolo siejsi Autore da princi-
pio vi fojse Lxxxxi. hi. con qualche cisra , che efpri-
messe da quegli idtimi numeri denotarfi tre palmi mi-
nori , cioè il dodrante del piede ; che indi i Copijìi ab-
biano in primo luogo tralasciato il punto, poseia per
evitare quel imi. inusitato , di quei primi il. abbiano
sormato quel sio v., e la cisra aggiunta V abbiano
presaper segno di una meta ? 'Noi avremmo piedi 82.
col dodrante , alla quale misura abbiamo satto venire
ancora Plinio. Che fe inoltre dove V Obelisco di Campo
Marzo dovette esprimersi con pied lxxi i l. e un do-
drante , si dica , ejserfi tralasciata l'ultima lettera 1,
e lo siesso dodrante , ogni cosa andrà bene d' accordo .
Ghie fio veramente sarà un tirar a indovinare , e pic-
colo p e so si aggiungerà da talipassi alla misura da me
propojìa . Piùtojìo la propojìa misura darà lume per
la Obelisci particularum 108574- Ksf > habebun-
tur palmi 110 ita accurate , ut quatuor tantum-
modo ejusmodi particulae desint , live minus
quam dimidia Parisiensis pedis linea, qua; in tam
immani mole sentiri omnino non poteft .
En igitur admirabilem quendam , atque in-
credibilem sané mensurarum consensum , quo
quid aptius ad evincendum proposìtum deside-
rari podit, ego sané non vi leo . Si hasee mensu-
ras habuisTet pr* manibus Kircherus.mitius uti-
que egisset cum Plinio , ubi propositis palmis
illisno. : V>ide miror , inquit, quid Plinio in
mentem venerit , quod altitudinem ejus 120. pedum
asserat.....Sed qui Plinium attente legerit, eum in
multis similibus dehqmsse reperiet . Mercatus quo-
que minus a ventate aberrassfet, ubi hosee no.
palmos revocans ad pedes antiquos cap. 14.
& i %. affirmat, pedem ipsum juxta communem
Architecìorum opinionem continere palmum
Romanum & minuta 14, live minuta 74.quo pa-
olo ei prodeunt prò pedibus 8a. pedes 89.,! .
Nam potius juxta communem opinionem conti-
net minuta 80. & juxta determinationem P. Re-
villas 79. £ , qui numeri ab ilio Mercatiano 74.
plus aequo distant.
Rertituto tam felici succeffu Plinio , ac vera
pedis Romani mensura , vera Obelisci altitudi-
ne iisdem pedibus desinita, patebit aditus ad
alios quoque Auclores veteres reitituendos ita ,
ut licet ipsi & pofteriores multo sint, &c libra-
riorum vitio sortaslè etiam multo magis corru-
pti, ac depravati, veram tamen mensuramj sub-
lato codicum exscriptorum mendo, exhibeant.
Unicum proseram Pub.Viclorem, qui in regio-
nibus Urbis Roma; Obeliscum illum Circi Ma-
gni statuit pedum lxxxviii. cum semiilè , hunc
autem Campi Martii lxxii. Hosce numeros vel
apud Auctorem ipsum suiiTe parum accuratos ,
vel deinde vitio librariorum corruptos, inde
satis colligitur, quod diserimen inter ejusmodi
Obeliscos elset pedum ió.cumsemisTe, quod Pli-
nius diserte asHrmat suilTe 9. tantummodo.
Quid vero si apud Aucìorem ipsum, dicamus ,
initio mine lxxxii. ih. cum aliqua notula, qua;
exprimeret, a poiìerioribus numeris illis exhi-
beri palmos minores tres, nimirum pedis do-
drantem , tum librarios primo quidem omisinc
pundìum , deinde vero ad evitandum inusita-
tum illud nm. e primis 11. essormaffe suum v.
& notulam ipsam adjeclam accepisTe prò nota
semissis ?Prosecìo jam illos haberemus pedes 82.
cum dodrante, quo etiam Plinium pertraximus.
Quod si pariter ubi Campi Martii Obeliscus ex-
primi debuit pedibus lxxiii. cum dodrante,
omilsam dicamus poftremam litteram i.cum do-
drante ipfo , satis omnia consentient. sibec qui-
dem divinatio quidam erit, & exiguum ex ejuf-
Beco dunque un accordo delle mìsure ammirabile^
anzi incredìbile , del quale co fa si pofsa dtfiderare di
più aopropojico, per dimoftrare l'assunto , io per me
non lo vedo. Se quesìe mifure avesse avute in mano il
Kirchero , avrebbe senza sallo più mitemente trattato
Plinio allora , che propoli que' no. palmi, disse : Un-
de miror, quid Plinio in mentem venerit, quod
altitudinem ejus 120. pedum assèrat.... Sed qui
Plinium attente legerit, eum in multis similibus
deliquillè reperiet. Anche il Mercati avrebbe erra'
to meno, ove riducendo quejìi 11 o. palmi a' piedi an-
tichi al capo 14., e 1 j. asserma , che lo Jìejjb piede se-
condo V opinione comune degli Architetti conteneva
impalmo Romano, e minuti 14., 0 minuti 74., onde
gli vengono in cambio di piedi 82. piedi 89.7;. Im-
perocché più toslo giujìa la comune opinione contiene
minuti 80., e giujìa la determinazione del P. "Reyil-
las 79. £, i quali numeri da quel 74. del JMercati
dijseriscono più del dovere .
Corretto si selicemente Plinio , e determinata la
vera misura del piede Romano, e laverà altezza—»
dell' Obelisco in ejjìpiedi, rimane aperto V adito alla
correzione ancora di altri antichi Autori, sicchi esiì
quantunque e molto pojìeriori sieno, e per colpa de'
Copijìi sorsi anche asfai più corrotti, e guafti ; ad ogni
modo tolto V errore de' codici ricavati col copiare ,
dieno la misura vera,. lo ne metterò qui imo sidamente,
cioè Pub. Vittore, il quale nel libro de Regionibus
Urbis Roma; quell' Obelisco del Circo Massimo lo
mette dipiedi lxxxviii. e mezzo, e quesio di Campo
Marzo lxxii. Che quejìi numeri 0 prejso /' Autore
medesimo sieno siati poco esatti, 0 guafti dappoi per
colpa de' Copijìi , abbastanza si raccoglie, dal vede-
re , che così la disserenza sra detti Obelisci sarebbe di
piedi 16. 4- , la quale asserma Plinio, che su di soli 9.
Ma e se dicessimo, chepressolo siejsi Autore da princi-
pio vi fojse Lxxxxi. hi. con qualche cisra , che efpri-
messe da quegli idtimi numeri denotarfi tre palmi mi-
nori , cioè il dodrante del piede ; che indi i Copijìi ab-
biano in primo luogo tralasciato il punto, poseia per
evitare quel imi. inusitato , di quei primi il. abbiano
sormato quel sio v., e la cisra aggiunta V abbiano
presaper segno di una meta ? 'Noi avremmo piedi 82.
col dodrante , alla quale misura abbiamo satto venire
ancora Plinio. Che fe inoltre dove V Obelisco di Campo
Marzo dovette esprimersi con pied lxxi i l. e un do-
drante , si dica , ejserfi tralasciata l'ultima lettera 1,
e lo siesso dodrante , ogni cosa andrà bene d' accordo .
Ghie fio veramente sarà un tirar a indovinare , e pic-
colo p e so si aggiungerà da talipassi alla misura da me
propojìa . Piùtojìo la propojìa misura darà lume per
la Obelisci particularum 108574- Ksf > habebun-
tur palmi 110 ita accurate , ut quatuor tantum-
modo ejusmodi particulae desint , live minus
quam dimidia Parisiensis pedis linea, qua; in tam
immani mole sentiri omnino non poteft .
En igitur admirabilem quendam , atque in-
credibilem sané mensurarum consensum , quo
quid aptius ad evincendum proposìtum deside-
rari podit, ego sané non vi leo . Si hasee mensu-
ras habuisTet pr* manibus Kircherus.mitius uti-
que egisset cum Plinio , ubi propositis palmis
illisno. : V>ide miror , inquit, quid Plinio in
mentem venerit , quod altitudinem ejus 120. pedum
asserat.....Sed qui Plinium attente legerit, eum in
multis similibus dehqmsse reperiet . Mercatus quo-
que minus a ventate aberrassfet, ubi hosee no.
palmos revocans ad pedes antiquos cap. 14.
& i %. affirmat, pedem ipsum juxta communem
Architecìorum opinionem continere palmum
Romanum & minuta 14, live minuta 74.quo pa-
olo ei prodeunt prò pedibus 8a. pedes 89.,! .
Nam potius juxta communem opinionem conti-
net minuta 80. & juxta determinationem P. Re-
villas 79. £ , qui numeri ab ilio Mercatiano 74.
plus aequo distant.
Rertituto tam felici succeffu Plinio , ac vera
pedis Romani mensura , vera Obelisci altitudi-
ne iisdem pedibus desinita, patebit aditus ad
alios quoque Auclores veteres reitituendos ita ,
ut licet ipsi & pofteriores multo sint, &c libra-
riorum vitio sortaslè etiam multo magis corru-
pti, ac depravati, veram tamen mensuramj sub-
lato codicum exscriptorum mendo, exhibeant.
Unicum proseram Pub.Viclorem, qui in regio-
nibus Urbis Roma; Obeliscum illum Circi Ma-
gni statuit pedum lxxxviii. cum semiilè , hunc
autem Campi Martii lxxii. Hosce numeros vel
apud Auctorem ipsum suiiTe parum accuratos ,
vel deinde vitio librariorum corruptos, inde
satis colligitur, quod diserimen inter ejusmodi
Obeliscos elset pedum ió.cumsemisTe, quod Pli-
nius diserte asHrmat suilTe 9. tantummodo.
Quid vero si apud Aucìorem ipsum, dicamus ,
initio mine lxxxii. ih. cum aliqua notula, qua;
exprimeret, a poiìerioribus numeris illis exhi-
beri palmos minores tres, nimirum pedis do-
drantem , tum librarios primo quidem omisinc
pundìum , deinde vero ad evitandum inusita-
tum illud nm. e primis 11. essormaffe suum v.
& notulam ipsam adjeclam accepisTe prò nota
semissis ?Prosecìo jam illos haberemus pedes 82.
cum dodrante, quo etiam Plinium pertraximus.
Quod si pariter ubi Campi Martii Obeliscus ex-
primi debuit pedibus lxxiii. cum dodrante,
omilsam dicamus poftremam litteram i.cum do-
drante ipfo , satis omnia consentient. sibec qui-
dem divinatio quidam erit, & exiguum ex ejuf-