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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc. 2
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D'Ancona, Paolo: Un ignotto collaboratore del Beato Angelico (Zanobi Strozzi)
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0125

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UN IGNOTO COLLABORATORE DEL BEATO ANGELICO

(ZANOBI STROZZI)

ELLA numerosa schiera degli artisti cui la sorte fu ingrata rientra
Zanobi di Benedetto Strozzi. Di lui che a’ suoi tempi dispiegò
un’attività non comune, e, al dir del Vasari, « fece quadri e
tavole per tutta Fiorenza per le case de’ cittadini » 1 non è dato
al giorno d’oggi ricordare con sicurezza cosa veruna. Anzi la
critica recente non può concedergli neanche l’unica opera dal
biografo aretino particolarmente indicata come sua, vogliami
dire il ritratto di Giovanni di Bicci de’ Medici, che era nel
secolo xvi custodito nella guardaroba ducale ed è oggi esposto
agli Uffizi.1 2 Qualche notizia biografica sul conto del nostro
artista dette solo il Baldinucci,3 che lo volle nato nel 1412 da
Benedetto di Caroccio di Lionardo e da Antonia di Zanobi di
Francesco degli Agolanti. Più tardi il Milanesi,4 sulla scorta dei documenti, riusci a rile-
varne l’attività di miniatore.

Alla fama e all’arte dello Strozzi nocque forse il paragone col suo grande maestro, di
cui si affaticò invano di seguire le idealità. Al pari di altri oscuri imitatori e seguaci del-
l’Angelico, egli fu come piccola meteora confuso nella luce dell’astro maggiore. Se riusciremo
a determinarne adesso la fisionomia artistica, avremo agio di constatare come nel mondo suo
non regni la luce pura e il limpido azzurro propri alle regioni abitate dall’Angelico, ma
l’aria vi sia meno tersa, meno trasparente, più greve.

* * *

Nella saletta dell’Angelico, alla Galleria dell’Accademia di Firenze, si trova l’opera che
noi crediamo con tutta sicurezza di poter attribuire allo Strozzi. Si tratta dei ben noti spor-
telli d’armadio già fatti a custodia delle cose preziose e delle sacre reliquie conservate nella
Cappella della SS. Annunziata. Ad essi accenna anche il Vasari nella Vita di Fra Gio-
vanni colle seguenti parole: «Nella cappella similmente della Nunziata di Firenze, che fece
fare Piero di Cosimo de’ Medici, dipinse gli sportelli dell’armario, dove stanno l’argenterie,
in figure piccole, condotte con molta diligenza ».s

1 Ediz. Sansoni, tomo II, pag. 520.

2 Emil Schaeffer, Das Bildnis des Giovanni Bicci
de' Medici in- den Uffizien, in Zeitschrift fùr Bildende
Kunst, 1902, XIII, pag. 40.

3 Baldinucci, Notizie dei professori del disegno,

Firenze, 1845, tomo I, pag. 501.

4 G. Milanesi, Storia della miniatura italiana
(estratto dall’ediz. del Vasari di Le Monnier), Fi-
renze, 1850, pag. 187.

s Ediz. Sansoni, t. II, pag. 511.

L’Arte. XI, 11.
 
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