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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 11.1908

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Fasc.3
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Frizzoni, Gustavo: Diverse opere d'arte evocate da una nota illustrazione di disegni
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https://doi.org/10.11588/diglit.24153#0209

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DIVERSE OPERE D'ARTE

163

l’atteggiamento del braccio sinistro appoggiato all’anca,
ogni cosa apparisce intesa diversamente, a comin-
ciare dalla testa per venire al movimento delle spalle,
del braccio destro e delle gambe.

Un amico intelligente, il conte Carlo Gamba bene
avvertì un tratto di somiglianza con certo nudo, di
mano di Lorenzo di Credi, somiglianza da ritenersi
non puramente accidentale, ma che potrebbe anzi in-
durre a ritenere del suddetto artista (altro degli allievi
del Verrocchio) il disegno stesso, anziché del Gra-
nacci, come opinerebbe il Berenson. Il nudo al quale
accenniamo è quello della sua Venere, quale vedesi
dipinta in una tela da parecchi anni in qua esposta
in Galleria degli Uffizi (fig. 3). E notevole in entrambi
i lavori, che porgiamo a confronto, la linea serpeg-
giante che segna il lato destro di ciascuna figura e
dà un risalto esagerato al rispettivo fianco. Così pure
le forme e l’atteggiamento delle gambe si corrispon-
dono sensibilmente. La tecnica stessa, ossia il pro-
cesso alla punta d’argento con la lumeggiatura a biacca
trova alla sua volta la sua applicazione in buon nu-
mero di disegni di mano di .Lorenzo.

Per la genesi di una delle storie dell’Antico
Testamento, trattate da Michelangelo sulle volte della
Sistina, ha un significato notevole il foglio contenente
due distinti affollamenti di figure nude, i cui movi-
menti accennano ad una straordinaria agitazione. Si
riferisce indubbiamente al fatto del castigo mandato
da Dio al popolo d’Israele con una invasione di ser-
penti, dal quale non poterono liberarsi se non rivol-
gendo lo sguardo, secondo l’ordine di Mosè, ad un
serpente di bronzo innalzato alla loro presenza ; sim-
bolo adottato più tardi come accenno al salvamento
delle anime mercè la fede rivolta al Redentore, nel
nuovo patto. E uno dei fatti dell’Antico Testamento rappresentati dal Buonarroti sulla
volta della Sistina. Il foglio di Oxford ce lo mostra appunto preoccupato di siffatto sog-
getto, ma con una ampiezza cui egli non potè dare seguito nell’affresco, per mancanza di
spazio. Si direbbe infatti che prima di preoccuparsi del posto entro il quale aveva da
trattare l’argomento, egli si fosse compiaciuto dare libero sfogo alla sua ardente fantasia
coll’imaginare espresso da prima nel movimento di moltissime figure lo scompiglio, lo spa-
vento, suscitato in una fitta accolta di mortali pel flagello da cui in quel momento viene
terrorizzata, di poi in una seconda composizione un argomento da dare luogo ad un altro
quadro, nel quale è intesa una nuova moltitudine egualmente appassionata, nell’atto di ri-
volgere lo sguardo al segno di salvamento. Indizi mirabili della potenza del suo pensiero,
tali schizzi sono in parte ombreggiati ed accuratamente elaborati, in parte appena legger-
mente indicati, producendo comunque sia un’impressione grandissima, di un valore sug-
gestivo, che va bene oltre quanto vi è effettivamente rappresentato, come ebbe ad osser-
vare giustamente un noto critico. 1

1 The drawings of Michel Angelo and Raffaello in thè University Galleries, Oxford, by J. C. Robinson.
Oxford at thè Clarendon Press 1870, pag. 39.

Fig- 3 —- Lorenzo di Credi : Venere
Galleria degli Uffizi - (Fotografia Brogi)
 
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