GIUSEPPE WILPERT
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esse sono state discusse ; 1 qui vorrei esporre in breve, prima di presentare la mia opi-
nione, quanto egli scrive intorno all’epoca della fondazione della basilica e la cronologia
degli affreschi.
CAPO I.
L’epoca della fondazione della basilica.
Il Rushforth è fra coloro che non ammettono l’origine costantiniana allei basilica e ne
fissano una alquanto posteriore. Le sue ragioni, tutte quante negative, s’impongono nel loro
insieme, ma non hanno potuto convincermi.
Egli insiste prima di tutto sul tardo apparire della basilica nei documenti storici. Di
fatti l'Elenco delle chiese, del settimo secolo, è il documento più antico nel quale essa è
menzionata ; e il Liber pontificalis, che si trattiene tanto a parlare di chiese, non trova occa-
sione di nominarla prima di Giovanni VII (705-707). Un’epoca relativamente tarda è indi-
cata anche da un’altra circostanza, cioè che essa venne istituita entro un edifìcio pubblico,
perchè la prima trasformazione, quella del « Templum Sacrae Urbis » nella basilica dei Santi
Cosma e Damiano ebbe luogo sotto Felice IV (526-530); la seconda, quella del Pantheon in
« S. Maria Rotunda » sotto Onorio (625-638). Dacché, oltre a questo, l’iscrizione più antica
trovata in S. Maria Antiqua appartiene al 572, il Rushforth crede di dover concludere che la
basilica non sia stata fondata prima del 550. Per ciò solo, secondo lui, non sarebbe stata nomi-
nata prima, ma dopo S. Maria Maior in quell'Elenco ; a quest'ultima sarebbe dovuto il pri-
vilegio di essere la più antica delle chiese dedicate a Maria; e questa sarebbe stata l'unica
per qualche tempo e quindi denominata qualche volta semplicemente « S. Maria ». Solamente
più tardi, quando furono erette altre chiese dedicate alla Madre di Dio, avrebbe essa ricevuta
la qualifica « Maior » o « ad Praesepe ». Per tali ragioninoli sarebbe esatto di prendere il
nome di « S. Maria Antiqua » nel senso della più antica delle chiese dedicate a Maria. Quanto sia
falsa una tale spiegazione risulterebbe anche dal fatto che la basilica non esisteva più quando
la odierna chiesa di Santa Francesca Romana, erede dei suoi privilegi, assunse il nome di
« S. Maria Nova». Il Rushforth propone invece un’altra spiegazione: egli suppone che la
chiesa si fosse chiamata « Antiqua » perchè da principio era una chiesa di Maria, mentre la
Liberiana fu solamente da Sisto Ili (432-440) consacrata alla Santa Vergine e quella di Giulio
più tardi ancora col nome di « S. Maria Transtiberis ». Finalmente anche le pitture atteste-
rebbero, secondo il Rushforth, l’origine più tarda. Come punto di partenza, gli servono le
quattro figure dei Padri della Chiesa coi lunghi rotoli scritti, che si riferiscono al Concilio
Lateranense del 649 :2 queste devono essere state eseguite sotto Martino I (649-655), perchè
furono rimpiazzate da altri affreschi già sotto Giovanni VII (705 707) ; siccome anche questi
ultimi, dopo 50 anni dovettero in parte cedere il posto ad altri, il Rushforth vede in ciò la
ragione per credere che gli affreschi in S. Maria Antiqua siano stati in parte cambiati ogni
cinquantanni. Se noi tipplichiamo con lui, secondo questo principio, il computo ai « quattro »
strati del così detto palinsesto nel presbiterio (fig. 1), cominciando dal più recente, arrive-
remo risalendo da Paolo I (757-768), attraverso Giovanni VII e Martino I, al primo strato
con la rappresentazione della Madonna «bizantina», che dovrebbe fissarsi al 600 incirca.
Ecco in breve il ragionamento del Rushforth. 5
In quanto alla teoria dei « 50 anni », vorrei fin d’ora osservare che, nell’enumerare gli strati,
fu ommesso quello della bella testa d’angelo, che non ha niente di comune con le figure dei Padri
della Chiesti dovute a Martino I ; l’affresco della Madonna « bizantina » rimonterebbe quindi
1 Vedi il mio articolo : Appunti in Byzantinische Zeit-
schrift, XIV, 578 segg.
2 Scoperta magnifica del eh. Brightman.
3 The church of S. Maria Antiqua, 1-8.
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esse sono state discusse ; 1 qui vorrei esporre in breve, prima di presentare la mia opi-
nione, quanto egli scrive intorno all’epoca della fondazione della basilica e la cronologia
degli affreschi.
CAPO I.
L’epoca della fondazione della basilica.
Il Rushforth è fra coloro che non ammettono l’origine costantiniana allei basilica e ne
fissano una alquanto posteriore. Le sue ragioni, tutte quante negative, s’impongono nel loro
insieme, ma non hanno potuto convincermi.
Egli insiste prima di tutto sul tardo apparire della basilica nei documenti storici. Di
fatti l'Elenco delle chiese, del settimo secolo, è il documento più antico nel quale essa è
menzionata ; e il Liber pontificalis, che si trattiene tanto a parlare di chiese, non trova occa-
sione di nominarla prima di Giovanni VII (705-707). Un’epoca relativamente tarda è indi-
cata anche da un’altra circostanza, cioè che essa venne istituita entro un edifìcio pubblico,
perchè la prima trasformazione, quella del « Templum Sacrae Urbis » nella basilica dei Santi
Cosma e Damiano ebbe luogo sotto Felice IV (526-530); la seconda, quella del Pantheon in
« S. Maria Rotunda » sotto Onorio (625-638). Dacché, oltre a questo, l’iscrizione più antica
trovata in S. Maria Antiqua appartiene al 572, il Rushforth crede di dover concludere che la
basilica non sia stata fondata prima del 550. Per ciò solo, secondo lui, non sarebbe stata nomi-
nata prima, ma dopo S. Maria Maior in quell'Elenco ; a quest'ultima sarebbe dovuto il pri-
vilegio di essere la più antica delle chiese dedicate a Maria; e questa sarebbe stata l'unica
per qualche tempo e quindi denominata qualche volta semplicemente « S. Maria ». Solamente
più tardi, quando furono erette altre chiese dedicate alla Madre di Dio, avrebbe essa ricevuta
la qualifica « Maior » o « ad Praesepe ». Per tali ragioninoli sarebbe esatto di prendere il
nome di « S. Maria Antiqua » nel senso della più antica delle chiese dedicate a Maria. Quanto sia
falsa una tale spiegazione risulterebbe anche dal fatto che la basilica non esisteva più quando
la odierna chiesa di Santa Francesca Romana, erede dei suoi privilegi, assunse il nome di
« S. Maria Nova». Il Rushforth propone invece un’altra spiegazione: egli suppone che la
chiesa si fosse chiamata « Antiqua » perchè da principio era una chiesa di Maria, mentre la
Liberiana fu solamente da Sisto Ili (432-440) consacrata alla Santa Vergine e quella di Giulio
più tardi ancora col nome di « S. Maria Transtiberis ». Finalmente anche le pitture atteste-
rebbero, secondo il Rushforth, l’origine più tarda. Come punto di partenza, gli servono le
quattro figure dei Padri della Chiesa coi lunghi rotoli scritti, che si riferiscono al Concilio
Lateranense del 649 :2 queste devono essere state eseguite sotto Martino I (649-655), perchè
furono rimpiazzate da altri affreschi già sotto Giovanni VII (705 707) ; siccome anche questi
ultimi, dopo 50 anni dovettero in parte cedere il posto ad altri, il Rushforth vede in ciò la
ragione per credere che gli affreschi in S. Maria Antiqua siano stati in parte cambiati ogni
cinquantanni. Se noi tipplichiamo con lui, secondo questo principio, il computo ai « quattro »
strati del così detto palinsesto nel presbiterio (fig. 1), cominciando dal più recente, arrive-
remo risalendo da Paolo I (757-768), attraverso Giovanni VII e Martino I, al primo strato
con la rappresentazione della Madonna «bizantina», che dovrebbe fissarsi al 600 incirca.
Ecco in breve il ragionamento del Rushforth. 5
In quanto alla teoria dei « 50 anni », vorrei fin d’ora osservare che, nell’enumerare gli strati,
fu ommesso quello della bella testa d’angelo, che non ha niente di comune con le figure dei Padri
della Chiesti dovute a Martino I ; l’affresco della Madonna « bizantina » rimonterebbe quindi
1 Vedi il mio articolo : Appunti in Byzantinische Zeit-
schrift, XIV, 578 segg.
2 Scoperta magnifica del eh. Brightman.
3 The church of S. Maria Antiqua, 1-8.