Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

DOI Heft:
Fasc. I
DOI Artikel:
Corrieri
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0094

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
CORRIERI

Notizie di Francia.

Nuovo incremento dei Musei nazionali. — Mesi
or sono ebbe luogo a Parigi la vendita di una parte
della collezione del celebre archeologo Victor Gay,
autore del glossario attualmente non finito, ma tut-
tavia così prezioso per le notizie e le riproduzioni che
esso contiene. Questa vendita aveva attirato a Parigi
numerosi amatori e compratori d’ogni paese e diede
luogo ad aste interessantissime.

La somma totale oltrepassò di quasi 100,000 franchi
le previsioni migliori e tuttavia ciò che si vendeva al
pubblico non era che una parte, e quasi la meno im-
portante della collezione.

Il Louvre, affidandone l’incarico al signor Gaston
Migeon, aveva acquistato la raccolta degli oggetti
d’arte lasciati da Victor Gay e dai suoi generosi amici.

Per un accordo preso il Museo avrebbe fatto la
scelta nella raccolta, il resto doveva esser venduto al-
l’asta pubblica ed il Louvre avrebbe pagato la diffe-
renza fra il prezzo dell’acquisto totale ed il risultato
parziale. La vendita fu così animata che il Museo non
solo non dovette pagar nulla per conservare gli og-
getti scelti, ma il guadagno fu di circa 100,000 franchi
rimessi ai compratori della collezione, della qual somma
però, essi fecero subito approfittare il Louvre e la Bi-
blioteca mediante nuovi ed opportuni acquisti. Gli
oggetti rimasti al Louvre furono già studiati con molta
esattezza dal signor G. Migeon.1 Ci limiteremo sol-
tanto a segnalare quegli oggetti che per la loro ori-
gine o per altra causa, possono particolarmente in-
teressare i lettori italiani.

Dei tre dipinti che penetrarono in questo modo al
Louvre, il più bello è una figura d’angelo in adora-
zione, le mani giunte sul petto, la parte superiore del
corpo leggermente inclinata a destra ; la figura gio-
vanile dai capelli biondi inanellati, dal colorito deli-
cato è una squisita opera del B. Angelico; la tunica
è rosa, il fondo del dipinto è dorato e la parte infe-
riore è danneggiata, ma il dipinto non ha subito alcun
restauro; esso formava con un’altra figura d’angelo

1 Gazette des Beaux aids, i° maggio 1909.

volta a sinistra, attualmente in una collezione pari-
gina, un tempo parte del Ciborio di San Domenico
in Firenze. Tutto l’insieme, nella sua integrità, fu altra
volta presentato al Museo di Berlino, che dopo molte
incertezze, non si decise ad acquistarlo.

Di arte toscana o pisana è forse una statua d’an-
gelo in marmo bianco, vestito di un mantello a pieghe
fitte, con bordo a ricami con molta cura lavorato dallo
scultore. La facciata della chiesa di San Michele di
Groppoli 1 è ornata di una grande figura d’arcangelo
che presenta i medesimi caratteri, secondo noi, di
questa statua, la quale doveva certamente decorare
qualche pulpito, come se ne vedono ancora molti a
Pistoia, a Cagliari ed a Pisa.

Una Vergine di più piccole dimensioni doveva altre
volte far parte di un gruppo dell’Annunciazione, essa
mostra in modo manifesto l’influsso della scuola pi-
sana nella forza espressiva del viso e nella nobile sem-
plicità del vestito.

Figuravano in questa collezione anche alcune buone
sculture francesi ; non ci soffermiamo su di esse, tut-
tavia segnaleremo le due mani giunte del sepolcro del
duca di Borgogna, che il Museo di Dijon conserva
con giusto orgoglio. Queste mani hanno ormai ripreso
il posto per il quale erano state meravigliosamente
scolpite.

Gli avori, gli smalti di epoche antiche, l’oreficeria
erano assai numerosi nella collezione Victor Gay, e
fra gli oggetti più importanti, una pedina da scacchi
in osso, di origine tedesca che risale al xii secolo ed
una croce smaltata, francese, del secolo xm firmata
Johannes Garnerius.

Nella ceramica, quattro oggetti di arte italiana che
fortunatamente vengono ad arricchire le serie del
Louvre: un piatto cioè, del xv sec. decorato di due
personaggi, noma e donna, in mezzo ad alberi e sn
l’orlo del piatto, animali fra arabeschi ; la colorazione
è bleu su fondo bianco. Un piatto del tutto simile
possiede il Museo archeologico di Rouen.

Due vasi di Faenza, xv sec., con decorazioni di
animali, bleu scuro tra foglie ad intrecci, ed un alba-

1 Venturi, Storia dell’arte Hai., voi. Ili, pag. 839.
 
Annotationen