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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. 5
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D'Ancona, Paolo: La miniatura ferrarese nel fondo urbinate della vaticana
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0397

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LA MINIATURA FERRARESE

NEL FONDO URBINATE DELLA VATICANA

uando Vespasiano da Bisticci si recò a Urbino a visitare quell’ap
passionato e illuminato bibliofilo che fu Federigo da Montefeltro,
rimase a lungo ammirato a contemplare l’ordine e lo splendore
della Biblioteca che egli stesso aveva in gran parte contribuito
a formare. Dalle schiette e semplici pag-ine delle sue Vite 1
giunge a noi l’eco del suo entusiasmo: noi indoviniamo la
compiacenza del Duca nel mostrargli tanti tesori messi assieme
senza guardare « ne a spesa nè a cosa ignuna », e del pari
quasi ci sembra di udire le reiterate espressioni di maraviglia
del buon cartolaio dinanzi alle ben ordinate scansie, in quella
sala dalle cui pareti pendevano le immagini degli antichi filo-
sofi e de’ Padri della Chiesa, nello sfogliare i libri « ognuno
coperto di chermisi e fornito d’ariento », tutti scritti su cartapecora e « miniati elegantissi-
m am ente ».

Molti di questi libri, a cominciare dalla Bibbia « in dua volumi istoriati tanto ricco e
degno quanto dire si potesse», eran vecchie conoscenze di Vespasiano: usciti dalla sua
bottega di Badia stavan lì a ricordargli lunghi anni di assidue cure e di intenso lavoro. Ma
altri codici anche per lo stesso Vespasiano eran forse delle novità, per quanto il suo occhio
esperto a giudicare della provenienza dalla foggia dei mini, non abbia dovuto tardare a
discernere nel gruppo quelli antichi e nuovi oriundi da Bologna (lat. u, 157, 159, 160, 161,
163, 164, 165, 166, 169, 175, 356, 364, 377) dagli altri originari di Francia (lat. 7, 12, 62,
355, 376). Tuttavia allora come oggi nel gran fondo Urbinate il nucleo maggiore di libri
manifestava tosto la sua provenienza da Firenze e da Ferrara, o, in altra ipotesi, rivelava
l’opera di artisti di queste due regioni temporaneamente raccolti in Urbino mentre più ferveva
il lavoro.

* =1= *

Sui più insigni codici fiorentini e ferraresi della Biblioteca Urbinate già ha richiamato
l’attenzione degli studiosi, con l’acume e la diligenza che gli è particolare, Federico Iier-
manin, in due articoli che videro la luce in questo medesimo periodico;2 e se oggi noi
siamo in grado di portar qualche aggiunta a quanto da lui fu scritto, lo dobbiamo alle spe-

1 Vespasiano da Bisticci, Vite di uomini illustri rigo d’Urbino nella Biblioteca Vaticana, in L’Arte,
del secolo XV, Bologna, Romagnoli, 1892, pag. 266 1898, pag. 256; Idem, Le miniature ferraresi della

gg. Biblioteca Vaticana, in L’Arte, 1900, pag. 341.

Federico Hermanin, La Bibbia Latina di Fede-

2

L’Arte. XIII, 45.
 
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