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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. 6
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0525

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BIBLIOGRAFIA

RECENSIONI.

Louis Hourticq : La fteinture des origines
au XVI siede (Manuels d’Histoire de
l'Art ; pubbliés sous la direction de M.
Henry Marcel). Pag. 500 con 17 1 illustra-
zioni in zincografìa. Paris, H. Laurens, édi-
teur, 1908.

L’A. stesso premette nell’ introduzione che il suo
manuale non è opera di scienziato. Ma ciò non toglie
che l’Hourticq vi riveli conoscenza profonda della ma-
teria presa a trattare e della relativa bibliografia, così
che, nonostante la forma breve e sintetica, noi vediamo
nel suo libro assai seriamente studiata l’evoluzione
dell’arte, quasi sempre felicemente definiti i caratteri
delle varie scuole e la fisonomia artistica dei maggiori
maestri, delineati con evidenza ed imparzialità nei loro
pregi e nelle loro manchevolezze.

D’altra parte merita pure lode l’economia generale
dell’opera, notevolmente originale, nella quale, al con-
trario di quanto pur troppo si usa da molti scrittori
d’oltralpe, è concesso un posto veramente d’onore
alla pittura italiana,

Col che non vogliamo dire che il manuale dell’Hour-
ticq sia esente da mende. Così, per quanto riguarda
l’arte italiana, 1’A. cade in alcuni tradizionali errori
dai quali parrebbe che la sua cultura avrebbe dovuto
preservarlo (quale l’attribuzione a Giotto degli affre-
schi della volta a crocera nella basilica inferiore d'As-
sisi), laddove il suo entusiasmo per l’arte fiorentina
lo rende troppo severo e laconico rispetto agli artisti
delle altre' scuole d’Italia, delle cui opere spesso egli
sembra non avere inteso il vero spirito di bellezza,
dimostrandosi particolarmente severo per la scuola
lombarda, sì da negare quasi ogni valore a forti artisti
quali il Poppa e Gaudenzio Ferrari, a cui prepone
l’uniforme Duini.

Inoltre anche nell'aggruppamento che, seguendo
particolari criterii, l’Hourtcq fa di artisti di scuole e
tempi diversi, giunge talvolta a risultati ben stupefa-

centi, quantunque non errati secondo il punto di vista
da lui seguito: così di Diirer e Lucas Cranach si
tratta nella parte dedicata alla pittura merlandese del
XV sec., e, laddóve limite cronologico del volume è
il sec. xvi, vi si parla anche del Tiepolo e dei pae-
saggisti veneziani del sec. xvm !

Ma, nonostante tale eccessiva noncuranza dei cri-
teri cronologici ed altri errori inevitabili in un’ o-
pera riguardante tanta vastità di materia, il libro del
l’Hourticq è nel complesso assai buono anche per là
forma chiara ed efficace, e merita davvero di essere
segnalato fra i numerosi manuali storico-artistici che
si vanno oggi pubblicando.

Lisetta Motta Giaccio.

Georges Delahaohe : La Cathédrale de

Strasbourg. Paris, Longuet, 1910.

La casa Longuet dopo aver pubblicato le mono-
grafie di Saint-Denis, di Paul Vetry, e di Notre-Dame
de Paris di Marcel Aubert, ci dà oggi la Cattedrale
di Strasburgo di Georges Delahache, e-ci annunziale
monografie del Palazzo di Giustizia di Parigi, della
Abbazia di Westminster, del Palazzo dei Papi di Avi-
gnone e della Cattedrale di Burgos — scritte tutte dai
migliori critici d’arte francesi.

La Cattedrale di Strasburgo rappresenta una delle
meraviglie dell’arte gotica e, sebbene situata ai con-
fini dell’influenza francese, è opera specialissima e af-
fatto francese. Di stile molto composito fu cominciata
nel xii secolo e terminata agl’inizi del xvi, offrendoci
così successivi capolavori di tutte le epoche, .special-
mente le meravigliose sculture del transetto, le quali
risalgono al xm secolo, e la facciata cominciata da
Erwin de Steinbach nel xiv secolo.

Senza l’accuratissima documentazione, quale quella
offertaci dal Delahache, monumenti di tal genere sa-
rebbero facilmente incompresi, e perderebbeio tutto
il loro interesse. Con tale guida tutto si spiega, ogni
 
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