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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. 6
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Frizzoni, Gustavo: La galleria Hage a Nivaagaard presso Nivaa in Danimarca
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0447

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LA GALLERIA HAGE A N1VAÀGAARD PRESSO NIVAA

IN DANIMARCA

UELLA che si vorrebbe rivelare qui ai lettori de IJArte è una
pregevole galleria di quadri, a pochi accessibile invero, non già
per impedimenti opposti dalle disposizioni del proprietario, cor-
tese e liberale quanto altri mai, ma per l’ubicazione lontana dal
centro del continente europeo, nei remoti lidi della Danimarca.
Si tratta di un vero piccolo tempio, dedicato alla raccolta con
buon intendimento, costruito all’uopo non più di sette anni or
sono, da un signore residente nella sua vasta tenuta di Nivaa-
gaard presso Nivaa, a poche miglia in su da Copenhagen.

Mercè le sue cognizioni, il suo buon gusto e le cospicue
relazioni nei principali centri del mondo artistico gli venne
fatto di riunire in breve volgere di anni una copiosa colle-
zione, degna di essere illustrata nelle sue diverse sezioni, massime per quanto si riferisce
all’arte dei secoli passati.

I.

Incominciando coll’arte italiana, che vi è rappresentata vari capi, da meritare di essere
conosciuti anche fra noi, eccoci in presenza di un delicato ritratto di giovine uomo imberbe,
ritenuto quale opera di Giovanni Bellini, rievocato qui nella fig. i. Se si abbia a ravvisarvi
propriamente la mano del maestro oppure quella di qualche suo allievo o seg'uace è cosa ardua
a decidersi in grazia della scarsità degli elementi contenuti in così limitato soggetto. Pen-
sando quanto rari sono in realtà i ritratti di Giambellino — tanto rari che, forse, com’ebbe
ad osservare il dott. Gronau, non vi è da considerare come veramente di sua mano se non
quello del doge Leonardo Loredan, ora nella Galleria Nazionale di Londra 1 — sembra azzar-
dato l’ascrivergli quello della galleria Llage, tanto più per non essere il medesimo interamente
conservato nella sua originale freschezza. Comunque sia è un dipinto di non comune finezza
e nobiltà, che quand’anche avesse da taluno ad essere disputato al grande maestro, si potrà
sempre considerare non indegno del suo pennello.

Con maggiore sicurezza ci è lecito determinare un altro pregevole quadro di un con-
temporaneo dei Bellini, quello vale a dire di alcune mezze figure, veramente tipiche, del
ben noto e simpatico nostro Gian Batt. Cima da Cotiegliano. L’iscrizione, che per quanto
mutilata, risponde al suo nome, aveva dato luogo all’equivoco con quello del già rammen-

1 V. Die Kùnstlerfamilie Bellini, von G. Gronau u. Leipzig Verlag. voti Velhagen u. Klasing 1909, pa-
mit einem Titelbilde u. 107 Abbildungen. Bielefeld gin a IT7-

L’Arte. XIII, 51.
 
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