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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. 2
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Lorenzetti, Giulio: La Loggetta al Campanile di S. Marco: Note storico-artistiche
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0146

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LA LOGGETTA AL CAMPANILE DI S. MARCO

NOTE STORICO-ARTISTICHE.

isale iicl epoca abbastanza remota l’istituzione in Venezia di
un Ridotto o, come anche allora si diceva, di una Loppio, ove
era solita convenire e trattenersi conversando la nobiltà vene-
ziana. Narra il Dolfin 1 nella sua cronaca che nel 1282 crasi
decretata l’erezione di questo « redutto o Loggia dei Nobili » :
sorto però dapprima nella contrada di San Basso, solo più
tardi, forse nel xv secolo, esso fu costrutto alla base del Cam-
panile di San Marco, sul lato prospiciente la Basilica ed il
Palazzo Ducale. Quelle fosse allora la struttura architettonica
della Log-getta noi possiamo solo e a mala pena arguire da
qualche antica incisione del Quattrocento o del principio del
Cinquecento, in cui la Loggia si intravvede come una costru-
zione alquanto bassa, d’aspetto assai umile e disadorno, poco dissimile dalle botteghe di legno
che si addossavano sui due lati liberi del Campanile: coperta da un tetto a spiovente, essa
aveva nel centro della sua facciata una porta e ai lati due ampi veroni, come ci si mostra
nella incisione del Reuwich del i486, nella Peregrinano del Breydembach o nei Paesi nuova-
mente ritrovati editi a Venezia da Zorzi de Rusconi nel 1517.2

Solo nel secolo XVI la Loggia ricevette l’aspetto e l’importanza di grande monumento
d’arte: solo allora la rozza e povera costruzione si trasformò per il genio di Jacopo Sanso-
vino in ricca e suntuosa fabbrica, ove accanto alle rare breccie orientali furono signorilmente
profusi tesori d’arte decorativa.

Tra le fabbriche, sorte numerose a Venezia in quel fortunato periodo di splendore
d’arte, che tenne dietro agli anni paurosi di guerra, con cui s’apre a Venezia il xvi. secolo,
la Loggetta occupa un posto di notevole importanza poiché oltre all’offrirci un interessante
esempio di architettura classica, essa ci tramandò incastonate nella sua facciata decorazioni
plastiche in marmo e in bronzo, fra le più belle, che la scultura veneziana del Cinquecento
abbia prodotto. In tal modo la Loggetta accoglie in sè il duplice pregio di monumento
architettonico e di plastica decorazione: in essa gli elementi costruttivi sì strettamente si
connettono e vicendevolmente si integrano coi motivi ornamentali, da formare piuttosto che
una vera e propria costruzione architettonica, una decorazione plastica, vivacemente pitto-
rica, 1 creazione di un artista, che alla sapienza dell’architetto riuniva la tresca e spigliata
fantasia del decoratore.

1 Galliccioli, Delle memorie venete antiche, 1795,
libro I, cap. Vili, pag. 240.

2 Molmenti, Venezia nella vita privala, voi. II,
pag. 66.
 
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