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GIUSEPPE WILPERT
che rimarranno poi tipici per la sua figura nell’ arte medioevale. Ha barba lunga e capelli
lunghi che cadono giù sulle spalle. L’iscrizione che accompagna questa figura: f 0 A HOC
ìwANNIC presenta lettere eguali a quelle delle iscrizioni, presso le figure di San Demetrio
e dei dottori del 650, e ciò agevola la data nel tempo del papa Martino I.
Quando il gruppo era già terminato vi fu aggiunta a sinistra della Madonna la figura del
donatore, ma senza aver riguardo alcuno per le figmre che già esistevano. Egli ha barba corta
ed i capelli allontanati dal capo e tagliati al disotto delle orecchie e porta dinanzi a sè le
mani coperte dalla penula, volgendo lo sguardo degli occhi spalancati fuori dalla composizione,1
Fig. 11 — Cristo fra Maria, Giovanni e il Donatore.
In due posti, nella figura di Cristo e in quella della Madonna, si è staccato un pezzo
dello stucco superiore, cosicché si è reso visibile l’affresco che si trovava di sotto. I colori,
rosso intenso e turchino scuro, indicano un oggetto puramente decorativo e questo, secondo
ogni probabilità, si riferisce alla decorazione primitiva della Biblioteca.
L’affresco di contro rappresentava I tre giovani nella fornace ; oggi è distrutto ad ecce-
zione della parte di mezzo del primo ed il braccio destro, la spalla e una parte dell’aureola
del secondo. Se non fosse il ricco panneggiamento si crederebbe di vedere un affresco delle
catacombe : come colà i giovani erano rappresentati con le braccia stese in atto di preghiera.2
Dei nomi scritti accanto non rimangono che tre lettere del primo: [f OATIOC AZA]I>IA[C],
I tre affreschi descritti in ultimo, appartengono, molto probabilmente, alla decorazione
di Martino I, la quale, come vedemmo, fu in parte risparmiata quando Giovanni VII fece dipin-
gere la basilica. In ogni caso non assegnerei loro una data più recente del secolo settimo.
(Continua) GIUSEPPE WlLPERT.
1 Si osservi la differenza fra i vari gesti delle figure; prega a mani coperte.
Maria prega a mani scoperte mentre il fedele comune 2 Dan. 3, 25 seg. e 80 seg,
GIUSEPPE WILPERT
che rimarranno poi tipici per la sua figura nell’ arte medioevale. Ha barba lunga e capelli
lunghi che cadono giù sulle spalle. L’iscrizione che accompagna questa figura: f 0 A HOC
ìwANNIC presenta lettere eguali a quelle delle iscrizioni, presso le figure di San Demetrio
e dei dottori del 650, e ciò agevola la data nel tempo del papa Martino I.
Quando il gruppo era già terminato vi fu aggiunta a sinistra della Madonna la figura del
donatore, ma senza aver riguardo alcuno per le figmre che già esistevano. Egli ha barba corta
ed i capelli allontanati dal capo e tagliati al disotto delle orecchie e porta dinanzi a sè le
mani coperte dalla penula, volgendo lo sguardo degli occhi spalancati fuori dalla composizione,1
Fig. 11 — Cristo fra Maria, Giovanni e il Donatore.
In due posti, nella figura di Cristo e in quella della Madonna, si è staccato un pezzo
dello stucco superiore, cosicché si è reso visibile l’affresco che si trovava di sotto. I colori,
rosso intenso e turchino scuro, indicano un oggetto puramente decorativo e questo, secondo
ogni probabilità, si riferisce alla decorazione primitiva della Biblioteca.
L’affresco di contro rappresentava I tre giovani nella fornace ; oggi è distrutto ad ecce-
zione della parte di mezzo del primo ed il braccio destro, la spalla e una parte dell’aureola
del secondo. Se non fosse il ricco panneggiamento si crederebbe di vedere un affresco delle
catacombe : come colà i giovani erano rappresentati con le braccia stese in atto di preghiera.2
Dei nomi scritti accanto non rimangono che tre lettere del primo: [f OATIOC AZA]I>IA[C],
I tre affreschi descritti in ultimo, appartengono, molto probabilmente, alla decorazione
di Martino I, la quale, come vedemmo, fu in parte risparmiata quando Giovanni VII fece dipin-
gere la basilica. In ogni caso non assegnerei loro una data più recente del secolo settimo.
(Continua) GIUSEPPE WlLPERT.
1 Si osservi la differenza fra i vari gesti delle figure; prega a mani coperte.
Maria prega a mani scoperte mentre il fedele comune 2 Dan. 3, 25 seg. e 80 seg,