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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. I
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0076

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MISCELLANEA

giare la sua vena architettonica negli edifìci del fondo
e dare, specie nel palazzo di sinistra, un saggio del suo
gusto nel comporre con motivi classici portici o logge,

grande quantità di gente accorsa dai bizzarri edifici
del fondo, parte gotici e parte classicheggianti, do-
vette anche ricorrere ad artifici per riempire con rocce,

Fig. 3 — Terza storia di Santa Rosa
quale era dipinta da Benozzo Gozzoli nella chiesetta delle monache

di Santa Rosa a Viterbo.

trabeazioni o finestre, gusto che egli aveva invero
ereditato dall’Angelico.

Non altrettanto felice fu forse Benozzo nel conce-
pire il quadro seguente in cui rappresentò l’apparizione
dell’Angelo a Santa Rosa per annunziarle la morte di

con piante e con mura la parte di destra. Forse, fu
un ritratto d’uno dei principali uomini di Soriano la
figura del personaggio effigiato a destra della scena
in atto solenne e grave.

Con la serie dei miracoli, incominciata nel primo

Fig. 4 — Quarta storia di Santa Rosa
quale era dipinta da Benozzo Gozzoli nella chiesetta delle monache

di Santa Rosa a Viterbo.

l'ederico li, che ella comunica al popolo adunato sopra
una piazza di Soriano (fig. 4). Egli divise anche qui
il quadro in due episodi come tutti i precedenti e
se raggruppò efficacemente intorno alla Santa una

quadro, si riconnette la quinta storia di Santa Rosa,
in cui appare la S inta nell’atto di risanare una cieca;
le due scene immediatamente successive (fig. 5) del-
l’arrivo di Santa Rosa e del miracolo sono divise da

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