MISCELLANEA
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ma più nel fondo, dispose la scena quasi nello stesso
modo in una stanzetta tutta occupata dal letto del Pon-
tefice, ai piedi del quale due assistenti sembrano ripo-
lico maestro, nè il grande pittore di San Francesco
avevano potuto insegnargli. In questo quadro il Goz-
zoli volle figurata l’apoteosi ed il trionfo dello spi-
Fig. 8 — Ottava storia di Santa Rosa
quale era dipinta da Benozzo Gozzoli nella chiesetta delle monache
di Santa Rosa a Viterbo.
sare. Ma, se pure egli pensò al quadro d’Assisi ebbe
anche presente, nel disporre la visione in una nuvo-
letta tondeggiante, il sogno del giovane Francesco
che egli stesso aveva dipinto a Montefalco, e, nel
porre il Papa fra le coltri, il suo Innocenzo III dor-
rito profetico di Santa Rosa: e intorno all’esile corpo,
portato finalmente verso la sospirata pace di Santa Ma-
ria delle rose, egli pose il clero in gran numero
ed il papa Alessandro IV seguito dai cardinali,
quello stesso papa a cui Santa Rosa, apparsa in
Fig. 9 — Nona storia di Santa Rosa
quale era dipinta da Benozzo Gozzoli nella chiesetta delle monache
di Santa Rosa a Viterbo.
rmente, riuscendo così più ad imitare se stesso che
altrui.
Nell ultima delle nove storie di Santa Rosa (fig. 9)
Benozzo tentò ardimenti nuovi, quali nè il suo auge-
sogno, aveva comandato di compiere la sua profezia.
Avendo Benozzo posto in fondo al quadro la chiesa
ed il convento delle monache viterbesi con le suore
pronte a ricevere il sacro corpo sul sagrato della
L’Arte. XIII, 6.
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ma più nel fondo, dispose la scena quasi nello stesso
modo in una stanzetta tutta occupata dal letto del Pon-
tefice, ai piedi del quale due assistenti sembrano ripo-
lico maestro, nè il grande pittore di San Francesco
avevano potuto insegnargli. In questo quadro il Goz-
zoli volle figurata l’apoteosi ed il trionfo dello spi-
Fig. 8 — Ottava storia di Santa Rosa
quale era dipinta da Benozzo Gozzoli nella chiesetta delle monache
di Santa Rosa a Viterbo.
sare. Ma, se pure egli pensò al quadro d’Assisi ebbe
anche presente, nel disporre la visione in una nuvo-
letta tondeggiante, il sogno del giovane Francesco
che egli stesso aveva dipinto a Montefalco, e, nel
porre il Papa fra le coltri, il suo Innocenzo III dor-
rito profetico di Santa Rosa: e intorno all’esile corpo,
portato finalmente verso la sospirata pace di Santa Ma-
ria delle rose, egli pose il clero in gran numero
ed il papa Alessandro IV seguito dai cardinali,
quello stesso papa a cui Santa Rosa, apparsa in
Fig. 9 — Nona storia di Santa Rosa
quale era dipinta da Benozzo Gozzoli nella chiesetta delle monache
di Santa Rosa a Viterbo.
rmente, riuscendo così più ad imitare se stesso che
altrui.
Nell ultima delle nove storie di Santa Rosa (fig. 9)
Benozzo tentò ardimenti nuovi, quali nè il suo auge-
sogno, aveva comandato di compiere la sua profezia.
Avendo Benozzo posto in fondo al quadro la chiesa
ed il convento delle monache viterbesi con le suore
pronte a ricevere il sacro corpo sul sagrato della
L’Arte. XIII, 6.