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GIULIO L OR E NZ ETTI
notava come « ...i tagli a quartobuono nelle cornici... mostravano doversi proseguire la
fabbrica anche su gli altri tre lati del Campanile... 1 ». Non molti anni or sono, intorno
al 1870 quando si trattò di demolire le botteghe, che cingevano su tre lati la base del Cam-
panile e si addossavano quindi in parte sui fianchi della Loggetta, fu risollevata tale que-
stione. Una commissione incaricata di studiare e riferire in proposito, riconobbe pur essa
nella interruzione dei voltatesta lungo le due alette laterali un carattere di temporaneità,
cui recava conferma l’aspetto rude e semplice dei due fianchi, in cui erano state praticate
le grandi trifore. Non si esitava perciò a riconoscere nelle due alette l’indizio sicuro del-
l’intenzione un tempo avuta di continuare la Loggia negli altri tre lati : essi avrebbero anzi
big- 9 — Il gruppo in terracotta del Sansovino
dopo il restauro.
segnato, secondo il giudizio della Commissione, nella progettata Loggetta « ...i punti estremi
delle murature di perimetro quali sarebbero state necessarie per rispondere al fatto divi-
samente ... 2 ».
Se non che per « mutate circostanze della piazza » (?) e per l’enorme spesa necessaria
a porre in atto il grandioso progetto, la Commissione ritenne allora miglior partito di rimet-
tere, i fianchi della Loggia liberati dalle botteghe nella loro forma più semplice, solo deco-
rando «...il rovescio delle alette con un voltatesta simile a quello del suo fianco per finire
la sovrapposta cornice contro la ricorrenza dell’architrave delle trifore...».
Op. cit., pag. 231.
2 Atti dell’Ateneo veneto, serie II, voi. XI, p. I, 1872-73, pagg. 9-22.
GIULIO L OR E NZ ETTI
notava come « ...i tagli a quartobuono nelle cornici... mostravano doversi proseguire la
fabbrica anche su gli altri tre lati del Campanile... 1 ». Non molti anni or sono, intorno
al 1870 quando si trattò di demolire le botteghe, che cingevano su tre lati la base del Cam-
panile e si addossavano quindi in parte sui fianchi della Loggetta, fu risollevata tale que-
stione. Una commissione incaricata di studiare e riferire in proposito, riconobbe pur essa
nella interruzione dei voltatesta lungo le due alette laterali un carattere di temporaneità,
cui recava conferma l’aspetto rude e semplice dei due fianchi, in cui erano state praticate
le grandi trifore. Non si esitava perciò a riconoscere nelle due alette l’indizio sicuro del-
l’intenzione un tempo avuta di continuare la Loggia negli altri tre lati : essi avrebbero anzi
big- 9 — Il gruppo in terracotta del Sansovino
dopo il restauro.
segnato, secondo il giudizio della Commissione, nella progettata Loggetta « ...i punti estremi
delle murature di perimetro quali sarebbero state necessarie per rispondere al fatto divi-
samente ... 2 ».
Se non che per « mutate circostanze della piazza » (?) e per l’enorme spesa necessaria
a porre in atto il grandioso progetto, la Commissione ritenne allora miglior partito di rimet-
tere, i fianchi della Loggia liberati dalle botteghe nella loro forma più semplice, solo deco-
rando «...il rovescio delle alette con un voltatesta simile a quello del suo fianco per finire
la sovrapposta cornice contro la ricorrenza dell’architrave delle trifore...».
Op. cit., pag. 231.
2 Atti dell’Ateneo veneto, serie II, voi. XI, p. I, 1872-73, pagg. 9-22.