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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. 3
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Zappa, Giulio: Bramante alla Certosa di Pavia
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0210

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GIULIO ZAPPA

i 70

de’ Roberti. Nessuna delle opere di Bramante sinora note confermava, è vero, una tale
possibilità offrendoci il modello esatto di tale particolare; ma da cjuelle poche figure, di cui
pochissime ci sono giunte senza mutilazioni, era anche quasi impossibile arguire come Bra-
mante usasse atteggiare le mani. Appunto la scarsa conoscenza del maestro poteva lasciar
credere, con un facile abbaglio, originale il discepolo là dove realmente non è; gl’integri
gruppi di santi della Certosa, che per la prima volta ci danno dell’arte del primo una piena,
completa imaginé, dicono invece ad evidenza che il Bramantino quando nella sua giovanile
Natività piegava le mani in quel caratteristico modo che noi abbiam tentato di definire, o
nel quadro di Colonia cercava di dare tanta evidenza all’irto e rigonfio panneggio, altro
non faceva che studiare e copiare Bramante. 1

Quand’anche alla nostra prima attribuzione non fosse venuto meno il fondamento lo-
gico, essa avrebbe urtato, per se stessa e per le deduzioni che se ne potevano trarre, contro

Fig. 9 — Bramante: Un Maestro d’Arme. Milano, Pinacoteca di Brera.

una profonda incompatibilità stilistica. Poiché se si prescinde dai più o meno copiosi dati
storici e dalle esterne coincidenze formali, e si bada solo a ciò che è vera sostanza d’arte,
una confusione o una sovrapposizione dei due gruppi di opere che vanno sotto i nomi di
Bramante e di Bramantino appare impossibile, tanta è la fondamentale disparità di tempe-
ramento artistico ch’essi tradiscono. Le parole col quale il pittore Lomazzo definisce « le
pitture con grandissima ragione proporzionate di Bramante, alle quali egli diede i lumi così
fieri e regolari con le ombre et i lor mezzi, che la natura propria gli resta appresso fredda

1 Vogliamo qui notare, poiché ancora non abbiamo
potuto farlo, come al panneggio dalle pieghe esage-
ratamente sostenute, quasi incollate che si nota nel
San Bernardo, perfettamente si applichi una notizia
del Lomarzo, di cui può ora apparire più evidente la
esattezza. Riconosce il Lomarzo in quel suo passo come
« molte [cose] forti però di panni si trovino dipinte,
come da Bramante, da Andrea Mantegna, e da altri,

tolte da modelli vestiti di carte, e tela incoiate. La
qual via seguì anco Bramantino avanti che andasse a
Roma ( Trattato cit., pag. 457)- Le pieghe angolose,
poligonali che s’affastellano nei maniconi di quella
stessa figura trovano parziali ma evidenti riscontri
nell’« Uomo dall’alabarda» (fig. n) e nell’« Uomo
dallo Spadone ».
 
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