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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. 3
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Foratti, Aldo: L' arte di Giovanni Cariani
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0218

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i78

ALDO FORA TTJ

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Ammesso ch’egli sia nato fra il 1485 e il 90, dobbiamo far risalire al primo decennio
del Cinquecento l’affresco, staccato con poca perizia su tela, nella sagrestia della chiesa di
Villa di Serio, presso Bergamo. Vi è rappresentata la Natività; i lineamenti di Maria, specie
nel naso uncinato, mostrano le abitudini della mano; un pastore nudo, col perizoma dalle
pieghe assai tirate, posa un ginocchio a terra e contempla il bambino deposto nella culla ;
nel secondo piano San Giuseppe, in piedi, meditabondo, dalla barba a ciocche serpentine,
e i due animali del presepio. Lo sfondo montuoso col gregge che pascola, mentre i pastori
meriggiano, e, a sinistra, qualche rudere ci rammentano la tela centinata di Zogno, ove
l’arte progredisce notevolmente nella linea d’insieme e nella religiosa umiltà delle figure
adoranti il piccolo Gesù, difettoso nelle gambe senz'articolazione e nel petto sproporzionato
al ventre. L’insulto del ridipinto, cui fu soggetta questa tela, per opera di un pseudo sco-
lare dell’Albani, non ci permette di farle un minuto esame ; ma in essa sono evidenti le
forme palmesche. Nelle chiese delle valli bergamasche, ove il pennello del Palma aveva lasciato
tracce della sua brillante morbidezza, anche il Cariani colorì qualche quadro ; devesi ricor-
dare il trittico di Locatello in Valle Tmagna conservato, in parte, nell’Accademia Carrara
di Bergamo (lascito Lochis, nn. 196-192). Una tavola rappresenta Santa Caterina, giovane
rigogliosa, in veste color verde cupo a lumeggiature gialle e manto a orli ricamati ; l’altra
Santo Stefano dal dolce aspetto d’efebo ; il colorito è caldo e accordato, ma il disegno delle
estremità è scorretto.1

Risentono della prima maniera palmesca la tavoletta, molto guasta dal ritocco, delle
RR. Gallerie di Venezia (n. 156), la tela dell’Accademia viennese di belle arti (11. 77) eia
Madonna della galleria Morelli ; in tutt’e tre sono magri i contorni e stentato il tocco.

Due frammenti, in pessimo stato, che danno un’idea de’primi passi del Cariani, sono
una gloria angelica e una mezza figura di pastore, visibili negli uffici della Brera. Nel primo
si nota una lodevole varietà di mosse ; in questo stormo di fanciulli uno suona la mandòla,
un altro batte il sistro, un terzo, volando, striscia l’arco sul violino. La stempiatura, il roseo
della guancia che sfuma, come la polvere di un pastello, nel carnicino, e il floscio model-
lato ce li fanno confrontare con quelli della grande pala della stessa pinacoteca (11. 1 16),
ove c’è pure un busto di Madonna (n. 129) che, forse, faceva parte di una Natività, e che
fu ivi traspotato nel 1808 dalla chiesa di Santa Caterina dei cappuccini di Crema.2

Entra in questo gruppo, con un crescendo di perizia nell’uso del colore, il quadro della
galleria milanese3 (fig. 1), proveniente dalla chiesa di San Gottardo in Bergamo; il quale, se
si discosta dagli altri per il minor numero delle spighe raccolte nel campo del Palma, non si
esime però dalla cadenza villereccia, in cui v’è un po’ di temperamento. Non v’ha sceltezza
nei santi aggruppati intorno al trono della Vergine; il servita San Filippo Benizzi, esile e
ligneo, fa riscontro al tozzo Sant’Agostino, la cui testa e quella dottamente squadrata di

1 I. Lermolieff, Runstkritische Studien, Leipzig,
1890-93, II, pag. 32; G. Frizzoni, Le gallerie del
l’accademia Carrara in Bergamo, Bergamo, 1907,
pag. 40.

2 C. Ricci, La pinacoteca di Brera, Bergamo, 1907,
pag. 288; F. Malaguzzt Valeri, Catalogo della R.

Pinacoteca di Brera, Bergamo, 1908, pag. 60, e Gli
ultimi acquisti della Pinacoteca di Brera, in Rassegna
d'Arte, 1909, pag. 139. Un frammento di tela, con la
testa della Vergine, che ha analogia col su citato brai-
dense, e che appartiene certo alla scuola del Busi, fu

da noi rinvenuto, assai alterato, in casa del signor Siila
Pasquali a Roma.

3 Pinacoteca del pai. Reale delle Scienze e delle Arti
di Milano pubbl. da M. Risi col testo di R. Gironi, Mi-
lano, MDCCCXII (Se. venez., n. 3); O. Mundler,
Beitràge zn J. Burckhardt’s Cicerone, Abtheilung :
Malerei (Abdruck aus den Jahrbuch. fùr Funstwis-
senschaft, II, Jahrg), Leipzig, 1870, pag. 64); Ricci,
op. e pag. citate; Malaguzzi Valeri, op. cit. pa-
gine 54-55; Tassi, op. cit., pag. 35-36; Locatellt,
op. cit., pag. 17.
 
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