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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. 3
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Foratti, Aldo: L' arte di Giovanni Cariani
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0230

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188

ALDO FORATTI

chis (n. 2) una donna bionda, di profilo, lievemente inclinata a sinistra, arieggia la cosi detta
maniera bio?ida del Palma ; le carni di questo tipo sensuale, dall’occhio piccolo e ceruleo,
sono impastate senza freschezza; poche sfumature gialle rialzano le linee serpeggianti dei
capelli, con minor artifizio che nel gruppo Albani, in cui manca pure la lucente fusione
dei toni d’oro, sfoggiata nella gentildonna della galleria Carrara (n. 85). Il busto di un no-
vizio camaldolese della quadreria Lochis (n. 153), fu opportunamente rivendicato al Cariaci
dal Morelli ;1 il disegno e la distribuzione delle masse di luce sono aggiustati ; gli occhi, i
cui bulbi mostrano un tocco di bianco dalla pupilla alla sclerotica, spirano una scaltra pa-
catezza. Questo è uno dei più espressivi e corretti volti ritratti dal Cariani, che cominciò
a raccogliere le fisonomie dal vivo con una titubanza imperdonabile alla sua perizia tecnica,
in che emulò i grandi, non potendo mai rapir loro la scintilla informatrice di una concezione
individuale. Chi ha visitato l’Accademia Carrara non dimentica, di certo, una testa d’uomo,
dall’ampio berrettone (n. 135, fig. 12), che guarda con occhi biechi sotto le ciglia aggrottate.

Fig. 12 — G. Cariani: Ritratto d’ignoto
Bergamo, Accademia Carrara - (Fotografia Taramelli).

In quella tavoletta (che non si potrà mai sbattezzare, per la forma del naso e dell’orecchio
cartilaginoso col lobetto staccato) c’è una tedesca singolarità d’espressione.

Il Vastiri1 2 descrive, come opera « stupendissima » del Palma, l’autoritratto che ci sembra
di poter ravvisare al n. 1107 della pinacoteca di Monaco, senza cederlo al Cttriani e senza
volervi riconoscere le sembianze del suo maestro, del che si è forse arbitrato la storico are-
tino. Al Morelli3 non sfuggi la notevole difformità fra la fiera spavalderia del rappresentato
e la fine compostezza dello stile palmesco ; ma noi, pur respingendo l’opinione, del Vasari,
teniamo per fermo che questo ritratto lo si debba lasciare al Palma. La testa, girata di tre
quarti a destra, guarda sospettosa, immobile; la modellazione dei piani del viso, la narice
leggermente arcuata, la bocca acerba con le labbra grosse e angolose, l’orecchio col padi-

1 Op. cit., II, pag. 30.

2 Op. cit., V, pag. 246-47. Il ritratto di un tedesco
di casa Frigger (che a Venezia esercitava la merca-

tura), attribuito dal Vasari (IV, pag. 99) a Giorgione,
non è, come lo diceva un vecchio catalogo della Pi-

nacoteca di Monaco, l’autoritratto dell’artista, e non
può corrispondere al ricordo vasariano e all’altro, più
particolareggiato, del Ridolfi (I, pag. 136), giusta l’opi-
nione del Milanesi.

3 Op. cit., II, 23-26, 30-31.
 
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