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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. 3
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Papini, Roberto: Polittico d'alabastro
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0251

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POLITTICI D'ALABASTRO

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Questa ricchezza di colori, di intagli, di dorature,
la trasparenza e la morbidezza dell’alabastro grigio
giallognolo, lucido nei rilievi e come untuoso, ravvi-

vato dalla porpora, dal verde e dall’oro spiega facil-
mente come questi polittici, di cui certo è possibile
trovare altre tracce in Italia, venisse}' di moda e fos-
sero importati in gran numero anche quando da noi
l’arte era molto, più progredita, quando al nostro sole
già erano sbocciate le forme nuove d’un’arte che do-
veva tenere il dominio del mondo.

Ma, una volta riconosciuto che tanto lo stile di que-
ste sculture quanto l’iconografia delle loro figurazioni
non sono certo d’Italia, una domanda ci viene spon-

tanea : donde ci vennero esse e per che via? e quale
fu il loro luogo d’origine?

Poche e non certo sufficienti a dirigerci sono le
notizie che dei quattro polittici si hanno. Assoluta-
mente ignota è la provenienza di quelli di Genova
e di San Benedetto a Settimo ; di quello di Ferrara
si sa che esso provenne al Museo Civico nel 1865 al-

Fìg. 6 — La Trinità. Londra, Collezione Fitzhenry.
(Galvanoplastica del R. A. I.).

L’Arte. XIII, 27.
 
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