DOI Heft:
Fasc. 4
DOI Artikel:Ravà, Aldo: Lodovico Gallina Ritrattista Veneziano (1752-1787)
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2Ó 4
ALDO RAVÀ
e in Francia. Caduta la Repubblica, si lasciò indurre a far parte del Governo Democratico.
Accusato di sacrilegio, risultò innocente e fu Capo della Deputazione mandata a Parigi
nel 1806 a prestare giuramento di fedeltà a Napoleone. Uomo studioso e amante delle belle
arti, ebbe una raccolta ricchissima delle migliori stampe di Bartolozzi, Schiavonetti, Volpato
Morghen. Morì nel 1808.
Francesco, nato nel 1759, fu Caipitano a Verona, ambasciatore in Ispagna fino alla
caduta della Repubblica.
Elena che sposò nel 1774 Andrea da Pezze.
Elisabetta che sposò nel 1778 Andrea da Mula
e Marina andata sposa nel 1784 a Nicolò Corner.
Infine Giustiniana Pisani q.11' Vincenzo sposatasi nel 1775 al summenzionato Alvise.
Il Duge Renier, 1779
Museo Correr — (Fotografia Filippi).
Chiudiamo questa pur utile parentesi biografica intorno ai Pisani e continuiamo ad
occuparci del nostro Gallina.
Già nel 1777 egli aveva dipinto il ritratto del Doge Alvise Mocenigo IV, una grande
tela [ora al Museo di Padova] che risente però la freddezza un po’ rigida e talvola incerta
del principiante. Ma la sua fama raggiunse l’apogeo nel 1779 quando egli fu chiamato dal
Doge successivo, Paolo Renier, che volle posare per lui. (Questo bellissimo ritratto che fu
intagliato da Giov. Vitalba, trovasi ora al Museo Correr). Si narra che il Doge sia rimasto
così soddisfatto, dti volere il Gallina alla sua mensa, dove con le sue stesse mani gli mescè
da bere.
Le commissioni di ritratti e di pale da altare continuarono ad affluire ; fra queste qna
per la Chiesa di San Trovaso, un’altra per San Lio, rappresentante Santa Barbara, San Luigi
e San Vincenzo. Anche in questo genere il Gallina, pure non toccando altissime cime,
riuscì di una notevole efficacia, abbastanza disinvolto e personale ; il disegno è corretto,
piacevole la composizione, i colori sobri ed armonici.
ALDO RAVÀ
e in Francia. Caduta la Repubblica, si lasciò indurre a far parte del Governo Democratico.
Accusato di sacrilegio, risultò innocente e fu Capo della Deputazione mandata a Parigi
nel 1806 a prestare giuramento di fedeltà a Napoleone. Uomo studioso e amante delle belle
arti, ebbe una raccolta ricchissima delle migliori stampe di Bartolozzi, Schiavonetti, Volpato
Morghen. Morì nel 1808.
Francesco, nato nel 1759, fu Caipitano a Verona, ambasciatore in Ispagna fino alla
caduta della Repubblica.
Elena che sposò nel 1774 Andrea da Pezze.
Elisabetta che sposò nel 1778 Andrea da Mula
e Marina andata sposa nel 1784 a Nicolò Corner.
Infine Giustiniana Pisani q.11' Vincenzo sposatasi nel 1775 al summenzionato Alvise.
Il Duge Renier, 1779
Museo Correr — (Fotografia Filippi).
Chiudiamo questa pur utile parentesi biografica intorno ai Pisani e continuiamo ad
occuparci del nostro Gallina.
Già nel 1777 egli aveva dipinto il ritratto del Doge Alvise Mocenigo IV, una grande
tela [ora al Museo di Padova] che risente però la freddezza un po’ rigida e talvola incerta
del principiante. Ma la sua fama raggiunse l’apogeo nel 1779 quando egli fu chiamato dal
Doge successivo, Paolo Renier, che volle posare per lui. (Questo bellissimo ritratto che fu
intagliato da Giov. Vitalba, trovasi ora al Museo Correr). Si narra che il Doge sia rimasto
così soddisfatto, dti volere il Gallina alla sua mensa, dove con le sue stesse mani gli mescè
da bere.
Le commissioni di ritratti e di pale da altare continuarono ad affluire ; fra queste qna
per la Chiesa di San Trovaso, un’altra per San Lio, rappresentante Santa Barbara, San Luigi
e San Vincenzo. Anche in questo genere il Gallina, pure non toccando altissime cime,
riuscì di una notevole efficacia, abbastanza disinvolto e personale ; il disegno è corretto,
piacevole la composizione, i colori sobri ed armonici.