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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. 4
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Corrieri
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0342

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300

CORRIERI

Le due Madonne di Raffaello appartenenti a Lady
Covvper sono già così conosciute dal mondo intero che
è quasi inutile di discuterne ; esse sono : quella cono-
sciuta sotto il nome di « Madonna Niccolini» dell’anno
1508 (11. 66) e l’altra, assai più attraente e di epoca an-
teriore (1505) chiamata « la piccola Madonna Covvper »
(n. 70), che sta in relazione col cartone grande di Fi-
renze.

Fra le opere non mai viste prima d’ora a Londra
erano nella Esposizione delle Gallerie Graffon alcuni

zione che ne fu fatta si capisce, benché debolmente,
qualche cosa dell’incanto di quella composizione poe-
tica e misteriosa.

Meno impressionante ma pure di grande bellezza, era
il ritratto (n. 86, app. a Sir Hugh Lane) di un gio-
vanotto avente in dosso un mantello guarnito di pel-
liccia ed in testa una berretta rossa : tipo pieno di
vitalità, ma meno ispirato del precedente. Veniva
ascritto nel catalogo al Tiziano attribuzione non
del tutto convincente ; se passiamo in rivista, del
resto, altri pittori di scuola veneziana non ce n’è uno
cui si otrebbe veramente attribuire questo ritratto

Fig. i —- Sebastiano del Piombo :

Ritratto del card. Ferry Carondelet e del suo segretario.
Collezione del Duca di Grafton.

mirabili quadri : primo fra tutti, e forse il gioiello della
intera mostra, era il meraviglioso ritratto d’uomo (n. 84)
della Collezione di Tempie Newsam vicino a Leeds.
Esso colpiva subito pèr la maestria della esecuzione,
per le alte qualità psicologiche e per la nobile sem-
plicità del concetto. Ricordato dal Waagen come opera
di Tiziano fu prima ascritto, e con ogni ragione, da
Mr. Herbert Cook a Giorgione e nominato anche da
Ludwig Justi nel suo secondo volume sul Maestro da
Castelfranco. La nobiltà, il fascino di quel ritratto che
si avvicina ai più splendidi ed autentici esempi di
Giorgione, sono indescrivibili ; anche dalla riprodu-

tanto che dobbiamo disporci ad attribuirlo ad altra
scuola.

Vicino a questo ritratto stava il tanto discusso
quadro dell’Adultera dinanzi a Cristo (n. 85), prove-
niente dalla Galleria di Glasgow, al quale il catalogo
dedicava una lunga dissertazione con citazioni di vari
autori intornò alla identità del pittore, che rimane
però sempre un problema insoluto. Attribuito a Boni-
fazio nel 1854, veniva in seguito ascritto a Giorgione,
al Cariani e al Campagnola. La copia esistente a Ber-
gamo nell’Accademia Carrara ci dà, come dimostrava
il justi, la prova che in origine vi era una figura di
 
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